Si sveglia presto, tiene ancora tra le braccia Alex.
Un pò intontito dopo la nottata passata in bianco, si alza senza svegliarlo, lo copre bene con le coperte ed esce dalla stanza solo dopo avergli dato un bacio sulla fronte.
Entra nella sua stanza notando con piacere che Ziva dorme beatamente, così prende in braccio Crystal e la porta con se in cucina, riempiendo un biberon di latte caldo.
Si siede a tavola cullando sua figlia che pian piano apre gli occhi, dell'intenso colore del cielo, lei sorride vedendo suo padre, così le allunga il biberon cullandola costantemente, tenendo il suo sguardo fisso sui suoi occhi così belli.
"Hai gli occhi della nonna, Principessa..."
Sorride malinconico pensando a sua madre, a quanto gli ha voluto bene e quanto gli sarebbe piaciuto che avesse conosciuto i suoi nipotini.
In quel momento Gibbs appare sulla porta, lo guarda incantato senza farsi notare.
Vede come si prende cura della sua bambina, di quanto è dolce nel cullarla.
Rivede se stesso molti anni prima quando teneva in braccio Kelly, ricorda quanto amava fissarla per ore negli occhi leggendovi all'interno pace e serenità, le sue prime parole, il momento in cui iniziò a camminare senza sostegni... pensa che probabilmente anche Tony avrà quei ricordi e se li porterà dietro per il resto della sua vita, raccontando ai suoi figli quando saranno grandi tutte quelle piccole cose che bastavano a renderlo felice, che bastava un loro sorriso per farlo sciogliere come neve al sole, che con uno sguardo gli facevano capire se andava tutto bene, se erano tristi, felici, preoccupati...tutto in un solo sguardo, quello che guardi commosso mentre salgono sull'altare per sposarsi, per poi renderti il padre e il nonno più felice del pianeta...
Pensa a tutto questo mentre li osserva in silenzio.
Tony si accorge di lui in un secondo momento, troppo inpegnato a guardare 'la sua principessa' per accorgersi di lui e di quel bel sorriso involontario nato sulle sue labbra.
"Sei gia sveglio, Gibbs. Sono solo le sei del mattino, non andiamo all'NCIS prima delle nove..."
"Non preoccuparti, è l'abitudine. Sai, è la prima volta che ti vedo così assorto... a cosa pensavi?"
"È davvero bella, non trovi? Ho notato che ha gli occhi di mia madre... amavo guardare i suoi occhi, ne ero ipnotizzato."
"Cos'è successo stanotte con Alex?!"
"Lui... è spaventato, come me... era con me quando è esplosa la bomba, Ziva te ne ha parlato in ufficio...
È rimasto scosso da tutto questo. Non si è mai trovato ad affrontare la morte, io ho rischiato davvero tanto per proteggerli, c'era la possibilità che rimanessi in sedia a rotelle a causa della schiena, per fortuna mi hanno curato in tempo e mi sono fatto operare immediatamente, Alex sa che ora sto meglio, ma ora ha ancora più paura che possa succedermi qualcosa per cui potrei morire.
Non volevo mentirgli, così gli ho spiegato a grandi linee cosa comporta il mio lavoro.
Sa che rischio di morire, prima ero io a proteggerlo, ora è lui che cerca di proteggere me!
Credo che da grande farà il poliziotto... o il medico... è davvero speciale!"
"Questo è solo merito tuo, Tony.
Gli stai insegnando il bello e il brutto di vivere, cosa è bene e cosa è male... non tutti hanno le capacità di insegnare ai propri figli come va la vita, per questo ritengo che tu sia un ottimo padre... e te lo dice un uomo che di errori ne ha fatti parecchi prima di arrivare fin qui. Ti ammiro per le tue spiccate doti di padre, sei spontaneo, sei sempre te stesso e un giorno i tuoi figli sapranno apprezzare quello che fai ogni giorno per loro..."
"Grazie... quanti bei complimenti oggi! Sembri di buon umore..."
"E lo sono... credo sia la prima volta dopo anni che mi sveglio così bene..."
"Washington ti fa male... te lo dice uno che ora sta benissimo, nonostante tutto quello che succede."
STAI LEGGENDO
Se Si Potesse Non Morire 2 - Un Arrivo Inaspettato
Fiksi PenggemarSeguito di 'Se si potesse non morire' La storia riprende dalla gravidanza di Ziva e vedremo come con Tony porterà avanti la sua nuova vita. Intanto qualcuno sta arrivando per scombussolare le loro vite...