Cap. 26 Resa dei conti

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-Noi vi precediamo!- urlò Pam, mettendosi a correre.Ryan e Kyle annuirono, poi raggiunsero di corsa il garage. Il cuoco estrasse le chiavi della sua Ferrari ed aprì rapidamente la portiera, scivolando all'interno dell'abitacolo subito dopo.Il biondo lo imitò ed in poco si ritrovarono a sfrecciare per le strade di Tokyo, diretti verso il luogo dell'attacco.-Ne stanno parlando al telegiornale..!- realizzò il moro.L'amico alzò il volume della radio e si mise in ascolto, cercando di ottenere più informazioni possibili.-... sono misteriosamente apparsi dal nulla. Animali enormi e violenti, che stanno attaccando le giostre e i visitatori...- disse la telecronista. -... la polizia sta andando sul posto...- aggiunse poco dopo.-No, la polizia no!- Ryan sbatté il pugno sul cruscotto. Se l'area veniva circondata dalle forze dell'ordine, per loro sarebbe stato ancora più difficile agire.-Calmati. Troveremo un modo.- rispose Kyle, sterzando. Il ragazzo gli lanciò un'occhiata, reggendosi alla portiera.-Quale?- volle sapere. Quando l'altro scosse la testa, puntò lo sguardo sulla strada. -Accelera.-Non posso andare più veloce di così.-Dobbiamo fare in fretta!- urlò Mew Berry, immettendosi in una strada laterale.Per quanto ne pensasse la gente, non potevano saltare da un palazzo all'altro stile Spider man, quindi l'unico modo per raggiungere il parco era correre.Il più velocemente possibile. L'unica che poteva spostarsi diversamente era Mina, subito sopra le loro teste. Le sue piccole ali si spostavano quasi di volontà propria, cercando di captare le correnti d'aria. -Vedi qualcosa?- si sentì chiedere la ragazza.Puntò verso il cielo, cercando di liberare la visuale. Era difficile intravvedere qualcosa tra tutti quei muri di vetro. Si bloccò a mezz'aria e scrutò all'intorno: sembrava tutto normale, nonostante non fossero molto distanti.-Non vedo fumo o simili.- comunicò, planando verso le compagne.-Vuoi dire che non ci sono gli alieni?- domandò Paddy, perplessa. Le altre quattro si scambiarono sguardi incerti.-Non importa, non abbiamo tempo da perdere!- la prima a riscuotersi fu Strawberry. Prese un respiro profondo e poi ricominciò a correre, dileguandosi nell'ombra di due edifici.-Seguiamola. Non vorrei che commettesse imprudenze.- disse la mew lupo, affrettandosi dietro di lei.In poco ripresero a muoversi, diretto verso il parco Inohara.***-Com'è la situazione?- domandò, accennando un movimento del capo.-Siamo quasi pronti.- fu la risposta. Sorrise, soddisfatto. -Bene... lasciamo che si stanchino. Lasciamo che credano che quello sia l'attacco principale.- disse, pregustando la battaglia.Aveva pianificato a lungo quell'invasione, aveva dovuto rivedere i propri piani per colpa di incidenti di percorso e collaboratori reticenti, ma alla fine il momento era giunto: poche ore e avrebbe finalmente conquistato la Terra.-Pie, Quiche, dividevi in due squadre.- diede disposizioni. I due alieni chinarono il capo, dando segno d'aver capito. -Tart, tu ti occuperai della retroguardia. Il più piccolo dei suoi sottoposti annuì, leggermente in soggezione. Dopotutto era poco più di un bambino e quella era una battaglia vera. Come quelle che erano state combattute sul loro pianeta, diversi anni prima.-Andrà bene.- suo fratello gli si avvicinò. Per poco non sobbalzò. -Non ho paura.- disse, mostrandosi spavaldo.Pie sorrise. -Lo so.Gli diede un buffetto sulla testa e si allontanò, affrettandosi ad obbedire agli ordini ricevuti. Quiche gli dedicò un'occhiata, sollevando leggermente un angolo della bocca. Spostò lo sguardo verso il grande portale alle proprie spalle, tentando di vedervi qualcosa. Sapeva cosa stava aspettando dall'altra parte, anche se sarebbe stato difficile indovinarlo, dato che non si vedeva nulla se non un vortice d'energia.-Il portale è stabile?- s'informò Profondo Blu.-Sì, signore.-Bene. Aspettiamo il segnale.- sorrise nuovamente, tornando ad osservare quello che stava accadendo sul pianeta Terra.***Più si avvicinavano, più difficile era avanzare con l'auto.Ad un certo punto la folla diventò così numerosa che furono costretti a fermarsi. Ryan si guardò intorno, innervosito."Non vedo nulla, c'è troppa gente!", pensò. -Kyle, lasciamo l'auto. Nel caso, te ne comprerò una nuova.- disse, aprendo la portiera e sgusciando fuori.-Cosa...? Ryan, aspetta! Ehi!- il ventunenne si ritrovò a doversi far strada a forza di spallate, per poter star dietro al giovane. -Aspetta!Lo perse di vista, probabilmente perché si era trasformato in Art. Un'imprecazione gli salì alle labbra, ma si trattenne. -Kyle!Si voltò di scatto, sentendo pronunciare il proprio nome. Si ritrovò davanti Lucas, apparentemente guarito dalle ferite riportate non molto tempo prima. Indossava un completo di pelle, che lo faceva assomigliare ad un'ombra. Sulla schiena gli spuntavano i foderi delle due katana.-Dov'eri finito?- domandò. Non appena ricevuta notizia dell'attacco era sparito. -Sono andato a prendere l'artiglieria.- disse, raggiungendolo. La gente, attorno a loro, continuava ad accalcarsi e urlare, tentando di fuggire il più lontano possibile dal pericolo. -Dov'è Ryan?- chiese il dampyr, ad un certo punto. Stava avanzando a forza di spintoni, in modo abbastanza rude. Ma sembrava essere l'unico metodo efficace.-E' andato avanti, si è trasformato.- sospirò il cuoco. "Stupido testardo.", pensò l'europeo. -Ho visto la polizia.- disse, ricordandosene.Il moro annuì. -Raggiungi Ryan e le ragazze. A loro ci penso io.- decise.-Sei sicuro?Lo sospinse avanti. -Vai. Muoviti!Annuì e saltò sul muro di recinzione di una casa. Si bloccò un attimo per controllare la situazione e poi balzò sul tetto dell'abitazione, scomparendo ben presto alla vista.Mentre scattava da un appoggio all'altro, i suoi occhi cambiarono colore. "Mio padre è qui vicino.", realizzò. Senza rendersene conto accelerò il passo, sfruttando il ramo di un albero per darsi più slancio.La folla, sotto di lui, sfilava sempre più veloce, rapida come il fluire di un fiume.Ad un certo punto si ritrovò nel parco, tra i ciliegi. Si affidò al naso e captò diversi odori animali."Lupi... e orsi?", si bloccò. Le ipotesi erano due: Revenge aveva chiamato a raccolta la cavalleria o i suoi sensi erano alterati.Optò per la prima e si rimise a correre.-E questi da dove spuntano?- chiese Paddy, bloccandosi.Davanti a loro c'era il parco a tema, ormai completamente svuotato. Le giostre continuavano la loro corsa, accogliendo ospiti inusuali. Le sagome di enormi lupi e orsi inseguivano i pochi malcapitati che non erano riusciti a mettersi in salvo, distruggendo tutto quello che incontravano sul loro cammino.-Non so cosa siano, ma prima mettiamo in salvo quelle persone.- decise Strawberry, agguerrita. Le altre annuirono, sparpagliandosi.Pam raggiunse una coppia di anziani e li fece spostare appena in tempo: se avesse esitato qualche secondo in più sarebbero stati travolti da un grosso lupo grigio. La mew si rese conto che l'animale aveva delle strane escrescenze sul muso e un paio di zampe in più. -Sono stati contaminati! Sono chimeri!- avvertì le compagne.-Cosa...?- Lory si voltò, colta di sorpresa. Aveva tra le braccia una bambina piccola.All'improvviso le si parò davanti un orso col pelo striato di rosso. La bestia si alzò sulle zampe posteriori e si preparò ad attaccarla. La ragazza spostò la piccola sulla propria schiena ed estrasse le nacchere, colpendo l'avversario sul muso.L'animale ruggì e tornò sulle quattro zampe, scuotendo l'enorme testa. La mew ne approfittò per portare in salvo la bambina.Con la coda dell'occhio vide Mina colpire con una freccia un lupo dal pelo simile al metallo. La punta rimbalzo, spaccandosi. -Bene, ora abbiamo anche i cani di ferro!- sbottò, irritata. Lory la raggiunse e sferrò un attacco.L'acqua produsse un sinistro sfrigolio e la bestia si allontanò uggiolando.-Grazie.- sorrise la mew bird.Poco più in là Paddy si stava divertendo con un altro nemico, rimbalzando di qua e di là come una piccola scimmia. La povera creatura non sapeva da che parte andare, confusa dalle sue mille acrobazie. Ad un certo punto, la biondina si fermò e la intrappolò dentro la sua campana di gelatina.-Ben ti sta!- esultò. Raggiunse un cespuglio e ne fece uscire diverse persone, dicendo loro di raggiungere l'uscita del parco.Fecero appena in tempo a superare gli ultimi alberi che la strada fu sbarrata da altri animali.In tutta quella confusione, Mew Berry si era ritrovata a dover scalare la ruota panoramica. Alcuni lupi stavano tentando di abbatterla a suon di spinte e morsi.Aveva sentito delle urla ed era andata a controllare.-Aiutateci! Qualcuno ci sente?Arrivò in cima e si mise a controllare tutte le cabine, fino a quando non trovò quelle occupate. C'erano tre coppie di giovani, tutti ugualmente spaventati. -Non vi preoccupate, ora vi tiro fuori!- promise, cercando di trovare una buona posizione per poter lavorare in sicurezza. Lanciò un'occhiata in basso, in cerca dell'aiuto delle compagne, ma le trovò impegnate.-Dobbiamo sfondare i vetri, se no non so come farvi uscire.- disse ai ragazzi più vicini. Loro annuirono.Vide il giovane avvolgersi la giacca attorno al pugno, chiuso, in modo da non ferirsi. Si allontanò per non farsi colpire dai vetri. Il finestrino era appena stato rotto, quando la ruota oscillò pericolosamente, mandando rumori sinistri. Tutte e tre le coppie vennero sbalzate contro i sedili delle cabine e Strawberry per poco non perse la presa sulla struttura metallica a cui era ancorata.Si guardò attorno, cercando di capire cosa stesse succedendo e si rese conto che uno degli animali, un orso, stava risalendo faticosamente la ruota. -Non vi muovete!- ordinò e balzò giù, atterrando davanti alla creatura. Mulinò le braccia per ritrovare l'equilibrio e poi estrasse la sua arma.L'orso grugnì, infastidito dalla sua presenza. La mew notò che aveva una strana coda, che assomigliava a quelle dei primati."Un chimero...", realizzò, non troppo stupita. Divaricò leggermente le gambe e si mise in guardia, pronta ad attaccare.Il suo avversario fece lo stesso, piegandosi in avanti come se fosse un ariete di sfondamento.Si studiarono per qualche istante, poi lei scattò in avanti. Sfortunatamente la ruota sussultò all'improvviso, facendola scivolare. Allarmata, tentò di trovare un appiglio e di difendersi al contempo."Cado!", pensò. Udì un miagolio e, subito dopo, si sentì afferrare da due forti braccia. L'impatto la mandò a sbattere contro il metallo che reggeva la giostra e le fece sputare l'aria dai polmoni.-Scusami!- riconobbe quella voce.Alzò la testa e si ritrovò ad osservare l'espressione dispiaciuta, ma determinata, di Lucas. Più in alto, sui binari della ruota, Ryan si ergeva davanti all'orso. -Cosa fate qui?- domandò, stupita.-Ti aiutiamo, no?- rispose l'altro, sorridendole e issandola nuovamente sulle travature. -Occupati delle persone assieme a Ryan, all'orsacchiotto ci penso io.Annuì e raggiunse il suo fidanzato.-Ehi, tutto a posto?- le chiese lui, preoccupato. -Cosa fai qui?La guardò con tanto d'occhi. -Come "cosa faccio qui"? Che razza di domanda è? Sono venuto ad aiutarvi.-Ma, Ryan...- iniziò.-No, niente ma. Aiutami.- la zittì e si chinò per far uscire i primi due ragazzi. Ci volle del tempo per portare in salvo i sei ragazzi.Senza contare le continue oscillazioni della giostra, dovute al combattimento tra Lucas e l'orso con la coda prensile.Una volta arrivati a terra, i giovani ringraziarono e si affrettarono a scappare.-Ryan!- chiamò il dampyr.L'americano sollevò gli occhi verso l'alto e si vide lanciare la sua katana. L'afferrò al volo e la liberò dal fodero, impugnandola per fronteggiare l'ennesimo lupo. -Grazie!- disse.Non sentì la risposta perché fu distratto dal suo avversario."Dov'è Revenge?", si chiese, perplesso. Non lo vedeva da nessuna parte e ormai era buio, quindi non avrebbe dovuto avere problemi con la luce solare.Con la coda dell'occhio colse una giravolta di Strawberry e, poco più in là, alcuni schiocchi della frusta di Pam. Le ragazze se la stavano cavando molto bene.Evitò per un soffio le fauci dell'animale e sferrò un fendente, ferendolo all'altezza della spalla. Il lupo ringhiò e afferrò la spada, strappandogliela di mano e lanciandola lontana.-Dannazione!- imprecò Ryan.Trovandosi disarmato, non poté far altro che trasformarsi in Art e portare la creatura dalle ragazze, in modo che la abbattessero. Fu Mina ad ucciderlo, piantandogli una freccia sotto la gola. -Grazie mille!- le disse il biondo, recuperando la propria arma. -Figurati. Mi concederai un aumento.- fu la risposta.Un improvviso tonfo distrasse tutti quanti dai combattimenti. Si voltarono verso la ruota panoramica e videro, ai suoi piedi, il cadavere dell'orso. -Ops, scusate. Cercherò di fare meno rumore.- disse Lucas, dispiaciuto. Ridacchiarono, divertiti e poi tornarono ad occuparsi degli altri avversari rimasti. Degli alieni neppure l'ombra. "Ma quanti sono?", si chiese.Sembravano non finire mai: spuntavano dagli alberi come se fossero un prodotto della notte, pura e semplice aria fattasi viva.Non erano chimeri ordinari, avevano qualcosa di più. Forse c'entrava il potere di Revenge.Lui era in grado di cambiare la propria forma, ricordava bene quel lupo sotto il lampione. Peccato che non sembrasse in grado di evocare altri animali. Abbandonò quei pensieri per concentrarsi sullo scontro. Si era lussato leggermente la spalla sinistra e i suoi movimenti erano più lenti, meno fluidi.Anche le ragazze iniziavano a riportare qualche ferita. L'unico incolume era Lucas, escluso il sangue proveniente dalle sue vittime.Pur non avendo il tempo per rimanere ad osservarlo, sentiva la sua forza, il suo potere. Aveva le stesse abilità di un vampiro, ma la sua scia era calda, pulsante. Come il vento nel deserto, si avvertiva il suo passaggio, ma era difficile vederlo arrivare. Avrebbe dovuto tenere a mente che lo stesso valeva per il non morto. All'improvviso si ritrovò scaraventato lontano. Mantenne la presa sull'elsa della katana e tentò di arrotolarsi in aria, per cadere in piedi. Peccato che qualcuno glielo impedì.Ricevette un pugno allo stomaco e concluse la propria corsa contro un albero. Ultimamente aveva uno strano rapporto con gli alberi: finiva sempre per sbatterci contro e rompersi qualche osso.-Bene, bene... Ryan Shirogane.- il volto di Revenge comparve nel suo campo visivo.Sputò un po' di sangue e gli puntò la lama alla gola. Il vampiro assottigliò gli occhi, infastidito dalla presenza dell'arma. -Vedo che hai fatto i compiti.- sorrise, beffardo.-Certo, ne dubitavi?- domandò, costringendolo ad arretrare per dargli modo d'alzarsi.-No... dopotutto hai un dampyr per amico.Comparve una seconda lama. -E tu dovresti imparare a guardarti le spalle.Il capo del progetto osservò l'espressione del proprio avversario e valutò che non sembrava eccessivamente sorpresa o spaventata.Ebbe appena il tempo di registrare un movimento ai margini del suo campo visivo e urlare:-Lucas!L'europeo ruotò su se stesso ed alzò la katana nel momento esatto in cui il lupo con sei zampe gli si scagliava contro. L'impatto fu così violento che la spada del dampyr volò via e i due contendenti finirono nella neve.Le fauci della bestia si chiusero sulla spalla del giovane, facendolo urlare.-Maledetto!- imprecò Ryan.Fece fare un arco alla sua lama, tentando di ferire il vampiro al fianco, ma quello glielo impedì, fermando l'acciaio con le mani.Per un attimo la situazione rimase in stallo, poi Revenge fece forza e disarmò l'americano. Senza perdersi d'animo, si allontanò con un balzo dal proprio avversario e si piegò sulle ginocchia, pronto a fronteggiarlo.-Vorresti combattere disarmato? Devi essere molto coraggioso... o molto stupido.- commentò il vampiro, divertito.-Non ho voglia di farmi ammazzare.- replicò il ragazzo, ostile. Alla sua destra Lucas stava combattendo col lupo, in un feroce corpo a corpo che portò i loro corpi ad aggrovigliarsi più e più volte.La parte sinistra del suo corpo era chiazzata di sangue, ma non sembrava preoccuparlo. Il suo sguardo era fisso sull'avversario."Revenge!", si era stupidamente distratto. Spostò lo sguardo davanti a sé ed evitò per un pelo le unghie del non morto, che si piantarono nella corteccia di un albero. La pianta scricchiolò e poi il suo tronco si ruppe, esplodendo in mille pezzi.Ryan si affrettò a spostarsi per evitare di essere travolto dai rami.-A quanto pare sei veloce.- l'uomo dai capelli color della luna si voltò, infastidito dalla resistenza della sua vittima. -Ma io lo sono di più. Un attimo.Il tempo di un battito di ciglia e Ryan si ritrovò a galleggiare in aria, una mano che gli artigliava il collo.Annaspò in cerca d'aria, mantenendo gli occhi color acquamarina in quelli di ghiaccio del suo avversario.-Lascialo stare!- Lucas doveva essersi liberato del lupo, perché si scagliò sul padre.I tre caddero nella neve, rotolando.Il dampyr fu rapido a rialzarsi e a bloccare il vampiro a terra. Gli premette la katana alla gola, deciso ad ucciderlo. In poco lo raggiunse anche il biondo.-Ora come la mettiamo...?- domandò l'europeo, gli occhi iridescenti che mandavano scintille.Revenge non rispose.Ad un certo punto si sentì, in lontananza, il suono di quello che, a primo impatto, sembrava un corno. Un corno di guerra.Le Mew Mew si bloccarono, circondate dai cadaveri dei loro avversari.Avevano gli abiti laceri e sporchi di sangue. Erano ferite, ma nessuna in modo grave, anche se la fatica iniziava a farsi sentire.Avevano udito anche loro quello strano lamento, simile ad un grido.Ed ora si guardavano intorno, confuse.-Cos'era?- domandò Lory, preoccupata. Accanto a lei stava Paddy, ugualmente in ansia.-Non lo so.- Pam e Strawberry erano accucciate a terra, pronte a scattare. Avevano teso le orecchie per poter capire da che direzione provenisse il suono. Nessun odore estraneo che presagisse l'arrivo di altri problemi.Poi, dal nulla, apparve un vortice dimensionale.Le cinque arretrarono, spaventate, ma comunque pronte a combattere. Dapprima non videro nulla, poi iniziarono a scorgere delle sagome. Ed ecco che un esercito di alieni sciamò fuori dal tunnel spazio dimensionale, invadendo il cielo del parco.Lucas e Ryan impallidirono.-E' arrivata la cavalleria.- sogghignò Revenge. Tutti i presenti alzarono gli occhi al cielo, per guardare i nuovi arrivati.Sopra di loro se ne stavano minacciosamente a mezz'aria una ventina di alieni, armati con ogni sorta di spada, pugnale o altro tipo di oggetto contundente.Tra di loro c'erano i tre fratelli Ikisatashi. E un alieno sconosciuto.Aveva lunghi capelli neri e occhi color del ghiaccio. Assomigliava a Revenge, fisicamente, anche se quello che emanava dalla sua persona non aveva nulla a che vedere col vampiro."Quello dev'essere Profondo Blu.", ragionò Ryan. -Finalmente a casa.- esordì il nuovo arrivato, atterrando al suolo.-Questa non è casa vostra! Voi siete degli invasori!- protestò Paddy, agitando il pugno per aria. L'uomo si voltò a guardarla e, con un semplice gesto, la mandò a terra. Lory si affrettò a soccorrerla, mentre le altre gli rivolgevano sguardi di fuoco. -Mew Mew, è un piacere incontrarvi. Finalmente lo posso fare di persona.- sogghignò, fermandosi su Strawberry. -Il tuo fidanzato è stato un involucro un po' riluttante.Lei ridusse gli occhi a due fessure, irritata. Anche se non stava più con Mark e non ne era innamorata, non poteva sopportare che qualcuno si prendesse gioco di lui.Men che meno il capo dei loro nemici.-Ragazze!- le chiamò all'adunata. -Spacchiamo qualche faccia aliena.-D'accordo!E si lanciarono all'attacco.Sembrava che i loro avversari non aspettassero altro che quel segnale. Si mossero come un sol uomo, scagliandosi contro le paladine.Ognuna di loro si ritrovò a dover combattere con tre alieni contemporaneamente.Sistemate le Mew Mew, Profondo si voltò a fissare il gruppo composto da Revenge, Lucas e Ryan.-Oh... il mio fedele alleato.- mormorò, celando a stento un sorriso di derisione.Il vampiro, pur dalla sua posizione sottomessa, gli scoccò un'occhiata di fuoco. Tra loro non scorreva buon sangue, l'accordo si reggeva su basi molto instabili.-Siete in ritardo.- fu il commento.-La morte non è mai in ritardo. Arriva quando deve farlo.- l'alieno sollevò un braccio e alcuni dei suoi sottoposti lasciarono le ragazze per scagliarsi sui tre.Immediatamente Ryan e Lucas scattarono in piedi, lasciando libero Revenge. Inaspettatamente vennero ignorati. Tutti gli alieni si scagliarono sul vampiro, tentando di ucciderlo. I due ragazzi si scambiarono uno sguardo confuso: c'era qualcosa che non quadrava. In tutta risposta, il non morto spezzo l'osso del collo ad uno dei suoi aggressori, ringhiando minacciosamente agli altri, che arretrarono.-Tutto qui, quello che sai fare?- sibilò, le mani piegate ad artiglio. La sua parte bestiale stava prendendo il sopravvento.Profondo Blu stese il braccio destro e poco dopo l'elsa di una spada si materializzò nel suo palmo. La strinse con forza e si lanciò contro il suo presunto alleato.-Noi ci prendiamo queste simpatiche farfalline, ok?- disse Lucas. Ryan sollevò un sopracciglio per l'espressione che aveva usato, ma poi annuì.Ruotò su se stesso ed incrociò le lame con... con Quiche. L'impatto fu violento.Le armi cozzarono e i due contendenti furono sbalzati indietro a causa della forza d'urto.Revenge ritrasse le unghie e si passò la lingua sulle labbra, pregustando la fase successiva del combattimento. Non aveva bisogno di lame, solo del suo corpo e delle sue abilità. Se voleva assicurarsi di uccidere suo figlio, doveva prima sistemare l'alieno. E la cosa gli avrebbe provocato enorme piacere.-Fammi divertire.- disse.-Stavo per dire la stessa cosa.- fu la risposta di Profondo Blu. Attorno a loro infuriavano tante piccole battaglie, ma a nessuno dei due sembrava importare. Men che meno al capo degli alieni, dato che aveva una barriera d'energia attorno a sé. Gli attacchi fisici non gli avrebbero fatto nulla, almeno fino a quando fosse rimasta intatta.Gli attacchi di un vampiro, be', quelli erano un'altra storia. Rimasero a scrutarsi per diverso tempo, studiandosi, cercando l'uno le debolezze dell'altro."L'unica sua debolezza pare essere la lama delle spade dei due terrestri.", ragionò Profondo, spostando impercettibilmente lo sguardo.Doveva impadronirsene.-Ma quanti sono? Non finiscono mai?- brontolò Mina, abbattendo l'ennesimo alieno.Il terreno iniziava ad essere ingombro di corpi e non era un bel vedere.L'unica consolazione era che i cadaveri degli alieni si dissolvevano, dopo un po' di tempo. Ma il sangue rimaneva. E non erano solo i nemici a sanguinare.Mew Berry prese un respiro profondo, affaticata. Aveva una ferita alla testa abbastanza profonda e il sangue le impediva di vedere bene.-Dobbiamo aiutare i ragazzi...- disse Lory, spalleggiando la compagna. Respinse per lei l'attacco di un alieno, dandole il tempo di prendere fiato.-Prima dovremmo sistemare Profondo Blu.- osservò Pam, strangolando il suo avversario grazie alla sua frusta. Quello tentò di liberarsi, ma alla fine si accasciò al suolo. -Io non voglio intromettermi tra quei due. Potrei rimetterci la pelle.- protestò la mew bird. In effetti la sua era una valida obiezione e nessuna delle due aveva veramente il desiderio di finire all'ospedale con qualche ferita di troppo.Non potevano permetterselo, soprattutto dopo tutto quello che era successo.-Non so cosa stiate pensando di fare, ma sono qui per farvi giocare.- Pie le raggiunse, parandosi di fronte a loro. -Togliti di mezzo!- esclamò la rossa.-No.Fece comparire alcuni chimeri bomba e li scagliò contro di loro, obbligandole a dividersi. Nuovamente si ritrovarono circondate dagli alieni e furono costrette a riprendere i combattimenti. Il più grande dei fratelli Ikisatashi andò ad occuparsi di Lory.-Tranquillo, non ti ucciderò.Quiche sferrò l'ennesimo colpo, a cui Ryan rispose prontamente. Nonostante la sua sfrontatezza, erano pochi i fendenti andati a segno.Il biondo era diventato molto più veloce rispetto al loro ultimo scontro e la presenza dell'altro ragazzo lo infastidiva. Avrebbero dovuto trovarsi in difficoltà con tutti quei guerrieri, ma non ne sembravano granché impressionati. Il riccio maneggiava la spada con un'abilità fuori dal comune e aveva già abbattuto tre suoi compagni.-Mi sembri in difficoltà, Quiche, o sbaglio?- lo sbeffeggiò l'americano, assestandogli un colpo di piatto.-Ti piacerebbe, biondino.- replicò, slanciandosi in avanti e bloccando la sua lama coi sai. Per alcuni istanti rimasero immobili, non riuscendo a vincere la forza dell'altro.Poi Ryan piegò il braccio e liberò la katana, riprendendo pieno possesso della situazione. L'alieno dagli occhi d'oro imprecò.-Mi avete stancato!- con la coda dell'occhio vide Lucas rinfoderare la katana e abbattere gli ultimi avversari con le sue abilità da dampyr. Quelli caddero come foglie in un giorno d'autunno, stroncati. Sistemati gli alieni, raggiunse l'amico. Dopo un breve esame visivo decretò che l'allenamento aveva dato i suoi frutti: l'unica ferita abbastanza seria era quella al collo, in seguito all'attacco di Revenge.-Serve una mano?- lo affiancò, pronto a combattere.-No, grazie. Vai ad aiutare le ragazze.- rispose Ryan. L'altro non ne fu stupito e, senza aggiungere altro, fece per voltarsi e fare come gli era stato detto.Peccato che Profondo Blu gli piombò addosso, mandandolo a rotolare nella neve. -Lucas!Lottarono duramente e il giovane si ritrovò gli artigli dell'avversario piantati nel petto. L'impatto lo lasciò disorientato e permise all'alieno di rubargli la katana di mano.-No!- l'europeo gli artigliò il polso, ma sopraggiunsero due extraterrestri e gli puntarono contro le loro armi.Ryan sgranò gli occhi: il suo compagno di battaglia non sembrava in grado di reagire. La situazione stava per finire male.Fece per andare ad aiutarlo, ma Quiche gli si parò davanti. -Dove vai? Non abbiamo ancora finito.-Con te farò i conti dopo!- ringhiò e gli diede uno spintone. L'altro, però, si oppose, e lo imprigionò con braccia e gambe, facendolo franare al suolo.Nel mentre Profondo rimase ad osservare il dampyr. -Tempo scaduto, ragazzo.- fece un cenno ai due che lo tenevano sotto scacco, dando loro l'ok per l'uccisione. Il pugnale del più alto si alzò, pronto ad abbattersi sul collo di Lucas. Lui provò a ribellarsi, ma sentiva il cuore faticare a riprendersi. Nonostante avesse le capacità di un vampiro, aveva pur sempre una parte umana.-Nessuno mi ruba le prede.- Revenge comparve all'improvviso. Staccò letteralmente il braccio al povero malcapitato e poi scaraventò lui e il compagno a diversi metri di distanza. L'impatto fu fatale.Fatto ciò, il vampiro si girò lentamente verso Profondo Blu. I suoi occhi erano diventati così chiari da sembrare bianchi.Sapeva che non poteva (anzi, non doveva) morderlo. Quindi lo avrebbe ucciso in un altro modo. Iniziò ad ansimare, alzando ed abbassando le spalle ad un ritmo sempre più crescente. Ad un certo punto squarciò il suo involucro umano per assumere le sembianze di un lupo.Profondo balzò all'indietro, portandosi dietro la katana, ma l'animale lo seguì a ruota, slanciandosi verso di lui con le fauci spalancate.Stava puntando alla spada.-Pie, lasciaci passare! Non vogliamo ucciderti.- disse Strawberry.L'alieno scosse la testa, deciso. Lui e Lory se l'erano date di santa ragione ed era conciato maluccio.Suo fratello, Tart, era alle prese con Paddy. Ma nessuno dei due sembrava veramente intenzionato a far del male all'altro.-Devo obbedire agli ordini.- disse il ragazzo.-Ossia devi farti uccidere?- chiese Pam, detergendosi il sudore dal viso. Il braccio con cui agitava la frusta le doleva per lo sforzo prolungato.Non rispose e lanciò un'occhiata alle proprie spalle. In quell'esatto istante il suo signore fu atterrato da un grosso lupo. Sembrava uno degli animali evocati dal vampiro.-Mio si...!- fece per volare da lui, ma una freccia di Mina glielo impedì.La guardò in cagnesco, giusto in tempo per vedere la bestia trasformarsi in Revenge.-Ora come la mettiamo?- il non morto si chinò sul suo avversario, trionfante. Era riuscito a strappargli quella maledetta katana di mano e ora lo bloccava a terra col solo ausilio delle ginocchia. Avere ucciso la sua controparte buona era stata un'ottima idea.Nonostante le sue capacità magiche, se così si potevano definire, il suo corpo non era altrettanto forte. Era stato lui a far in modo che fosse così.L'uomo tentò di liberarsi, ma non riuscì a fare forza.-Sei troppo debole, ora.- gli fece presente Revenge. Sentiva la paura emanare da lui. -Appena mi sarò liberato...!Lo interruppe, per nulla impressionato. -Cosa mi farai?Profondo Blu chiuse gli occhi, per potersi concentrare ed evocare il proprio potere. Se fosse riuscito ad aver ragione della forza del vampiro avrebbe potuto vincere.Sondò nella propria mente, fino al fulcro dei suoi pensieri, del suo essere. Eccolo!Lo afferrò saldamente e lo riportò in superficie.Il suo corpo iniziò ad emanare scariche d'energia e l'aria attorno ai due contendenti prese a crepitare come un fuoco acceso.Revenge si scostò quel tanto per potersi difendere, ma non lo lasciò libero. Era morto, quindi l'elettricità non avrebbe danneggiato i suoi tessuti, al massimo avrebbe ridato loro un po' di vita-Improvvisamente, però, il campo di energia aumentò e divenne pressante. Si ritrovò a combatterlo, artigliando la terra sotto di sé. Prese a scavare, tentando di farsi strada a forza.Profondo Blu aprì gli occhi, soddisfatto.-Vediamo se riuscirai a superare la barriera.- lo provocò. "La mia ultima difesa.", pensò.Il vampiro digrignò i denti, mostrando i canini.I suoi capelli frustavano l'aria, liberi come serpenti d'argento. Tutt'attorno a loro i combattimenti continuavano.Con un enorme sforzo, Revenge riuscì a contenere l'espansione di quella bolla d'energia, impedendole di crescere ulteriormente. Avere poteri psichici aveva un suo vantaggio.Con grande disappunto del suo avversario iniziò a contrastarla. Tutto il suo corpo cambiava continuamente forma, le mani diventavano artigli e i denti fauci. Gli occhi erano l'unica cosa che rimase invariata.L'unico che assistette a quello sconto fu Lucas, che giaceva ancora a terra.Vide tutta la potenza di suo padre scagliarsi contro il potere del capo degli alieni. Uno scontro tra titani... che proseguì per una buona mezz'ora.Nessuno dei due cedeva, ma erano entrambi stanchi."Mi serve la forza della natura.", pensò Revenge. Questa volta fu lui a chiudere gli occhi e a richiamare l'essenza di ciò che lo circondava.Rapidamente ombre scure strisciarono verso di lui, avvolgendolo ed incrementando la sua forza. Man mano che si aggiungevano, la sua mano penetrava un po' più a fondo nella barriera di Profondo Blu.E gli occhi dell'alieno si dilatarono per il panico.Improvvisamente il vampiro fu saturo. Ci fu un attimo di puro silenzio, poi riversò tutta l'energia all'esterno, urlando.Raggiunge l'ultimo strato protettivo e lo infranse.Le sue unghie si infilarono a forza nel petto del capo degli invasori, lasciandolo basito. Si chinò su di lui, afferrandogli il cuore. -Ho vinto io.- sussurrò.Accentuò la presa sul muscolo e stroncò sul nascere il gemito che stava per uscire dalla bocca dell'alieno con un unico strattone.Gli occhi del suo avversario si fecero opachi e poi rimasero a fissare il cielo, ciechi. Qualcuno urlò.Profondo Blu era morto.Tutti gli scontri cessarono, anche Quiche smise d'incalzare Ryan. Gli alieni avevano perduto il loro capo.I pochi superstiti si scambiarono sguardi confusi, poi abbandonarono le armi. Esitarono un attimo e scomparvero, dileguandosi.-Dove state andando?- urlò Pie, sconvolto.-A quanto pare hanno deciso di abbandonare la causa.- disse Revenge, alzandosi lentamente. Ai suoi piedi, il corpo di Profondo Blu stava già iniziando a dissolversi. -Ora posso perdurare la mia.Si voltò a guardare Lucas.Ryan approfittò di quel momento di stallo per sfuggire a Quiche e pararsi di fronte all'amico. Doveva proteggerlo, anche perché avevano un discorso in sospeso.-Oh... dimenticavo. Ci sei anche tu, Shirogane.- sogghignò, divertito da quel pallido tentativo di opporglisi.-Pie, andiamocene.- Tart si avvicinò al fratello, spaventato. Lui lo guardò e poi tornò a fissare la scena. Non sapeva che fare.E lesse la stessa impotenza negli occhi dell'altro fratello.-Tu non ucciderai Lucas. Che razza di mostro sei, per voler uccidere tuo figlio?- il biondo si mise in posizione di difesa, pronto a battersi.-E' un sociopatico. Difficilmente potrebbe capire una cosa come l'amore paterno.- rispose Lucas. Il ragazzo si voltò a fissarlo, stupito. -Sto bene.- assicurò, nonostante si reggesse in piedi con difficoltà.-Non stai bene.- sussurrò Ryan.-Vi lascio decidere chi morirà per primo?- domandò il vampiro.-Il sarcasmo l'hai preso da lui, eh?- commentò il biondo, irritato. Perché li consideravano già spacciati quando in verità non lo erano?Mentre parlavano Quiche s'intromise. -Prenditi pure il riccio. Il biondino è mio.- disse.Revenge lo fulminò con lo sguardo, segno che non aveva approvato il suo intervento. Sollevò un braccio e lo afferrò per un polso, attirandolo contro di sé. -Non tollero interruzioni mentre sto cacciando.- sibilò.Poi lo scaraventò lontano, contro il gruppo delle ragazze, che stava accorrendo. Caddero in un groviglio di corpi.-Quiche, stai bene?!- chiese Tart, preoccupato.-Sì... sì, sto bene!- disse, rialzandosi. -Dannato vampiro! Giuro che...Pie lo fermò. -Non farai niente. Non da solo.Il ragazzo dai capelli verdi lo fissò, perplesso. -E che dovrei fare, allora?-Vendicheremo il nostro signore. Aiutiamo i terrestri ad uccidere il vampiro.- propose. Tutti i presenti sgranarono gli occhi. -Cosa?!Strawberry lo afferrò per le spalle e cercò di trovare quel qualcosa che le dicesse che era tutto uno scherzo. -Ma sei impazzito?-No.- scosse la testa. -Noi non possiamo ucciderlo.- protestò Lory.-E lascerete che i vostri amici muoiano?- domandò l'alieno, indicando la scena alle sue spalle. in quel esatto istante Revenge iniziò ad incalzare Ryan e Lucas, tenendoli entrambi a bada col solo ausilio della velocità.Mew Berry sentì una stretta al cuore. -Ryan...- sussurrò. Non poteva permettere che si battesse da solo. Non poteva permettere assolutamente che si ferisse, non quando c'erano loro. Erano state create per quello.-D'accordo. Escogitiamo un piano per aiutarli, ma facciamo in fretta.- la rossa si disse d'accordo. -Ma...- iniziò Mina.-Dobbiamo distrarlo. Dobbiamo aiutare Lucas: è l'unico che può ucciderlo.- s'intromise Pam. La mew neko le sorrise, grata per l'appoggio.E così iniziarono a confabulare con gli alieni per poter uccidere il vampiro Revenge.-Non so quanto potremo resistere.- ammise Ryan, all'ennesimo colpo.Gli dolevano entrambe le braccia a causa dei violenti contraccolpi. Revenge aveva una forza spaventosa.-Siete già stanchi?- domandò il non morto, continuando ad incalzarli.Erano entrambi pieni di lividi e la ferita al cuore del dampyr non era perfettamente risanata. Ogni tanto spillava ancora sangue.-Mai!- l'europeo caricò, lanciandosi di peso contro l'avversario. Riuscì a sbilanciarlo e caddero entrambi a terra.Il biondo ne approfittò per intervenire, ma dovette bloccarsi subito: se avesse sbagliato avrebbe potuto ferire Lucas."Dannazione! Ragazze, cosa state facendo?", imprecò dentro di sé.Detto fatto.-Allontanati da lui, Revenge!- intimò la sua gattina.Si voltò e vide le Mew Mew schierate con i tre fratelli Ikisatashi. Erano uno strano gruppo, ma non era il caso di essere schizzinosi.-Oh... ecco i rinforzi. Fa molto film sui cowboy.- commentò il vampiro. Le ragazze non si lasciarono impressionare e si lanciarono all'attacco. Con molta nonchalance, il non morto li fronteggiò tutti quanti, contemporaneamente. La sua straordinaria velocità gli permetteva di rispondere ad ogni singolo attacco con puntualità e precisione.Era impressionante. -Lucas, cosa diavolo dobbiamo fare?- Ryan andò ad aiutarlo.-Non è che riuscireste a fare un po' di luce, vero?- domandò lui, serio. Il ragazzo lo guardò, stupito, poi si rese conto che poteva farlo.-Sì... forse sì.- mormorò.Con sé aveva gli ultimi frammenti di Acqua Mew ritrovati. Li portava sempre con sé, sia per evitare che venissero rubati, sia per usarli in caso di emergenza. E quella era un'emergenza.-Mew Berry!- la chiamò.Lei uscì dalla lotta e lo raggiunse, ansimante. -Cosa...?-Dammi la mano.- le disse. Lei obbedì e si ritrovò ad osservare cinque piccoli cristalli. -Questa è...-Sì, è lei.- confermò.L'attimo dopo l'Acqua Mew reagì col DNA della giovane ed iniziò ad emettere luce. Una luce intensa, potente. Non propriamente il sole, ma abbastanza per poter infastidire un vampiro.Revenge, infatti, scattò all'indietro, tentando di proteggersi gli occhi.I vampiri ne approfittarono e riuscirono ad atterrarlo, subito aiutati dalle ragazze. -Lucas, muoviti!- urlò Mina.Il dampyr estrasse la katana e si sistemò sul corpo del nemico. -Ryan, aiutami.L'americano obbedì, raggiungendolo. Abbassò l'arma e la puntò alla gola del non morto, immobilizzato dalla luce.-Prima di morire voglio chiederti una cosa.- disse l'europeo.Revenge non rispose.-Hai mai amato mia madre?- chiese.Silenzio.La rabbia s'impossessò di lui e gli sembrò di vedere rosso. Dopo tutto quello che era successo, dopo tutto quello che aveva passato, aveva sperato di poter trovare una spiegazione alla propria vita. Un perché alla propria esistenza.Quell'essere abbietto sembrava non volergli concedere nemmeno quello.Rubò la katana dalle mani di Ryan e la sollevò assieme alla sua. Incontrò gli occhi di ghiaccio di quello che era suo padre, esitò un attimo, ma poi le conficcò in profondità nel suo petto.-A mio modo...- sussurrò la creatura, prima di spirare.All'udire quelle parole Lucas avvertì qualcosa rompersi, dentro di sé. -Allontanatevi. Devo decapitarlo e non sarà uno spettacolo piacevole.- mormorò.I presenti fecero com'era stato detto loro e gli diedero la schiena, allontanandosi. -Sei sicuro...?- Ryan allungò una mano verso di lui.-Sicuro.- sollevò un angolo della bocca, tentando di trattenere le lacrime di amarezza che sentiva pungergli gli occhi.Sapeva che erano riusciti ad ucciderlo solo perché aveva esaurito quasi tutte le sue energie nella lotta con Profondo Blu. Lo sapeva e non si sentiva affatto un eroe.Ma quella non era la sola ragione per cui si sentiva male.Si dispose a fianco del cadavere e si accinse a finire quello che aveva iniziato. Poco prima di abbassare la lama, una lacrima sfuggì al suo controllo, cadendo sul volto cinereo del vampiro. -Perché non mi hai amato almeno un po'?- chiese.

Un angelo a scuolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora