Cap. 17 Verità

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-Ryan!- si sentì chiamare dal piano di sotto.Estrasse il braccio da sotto il letto, stringendo saldamente il fodero della katana. -Eccomi!Attraversò la soglia ed imboccò le scale, facendo i gradini e due a due.-Ci sono, ce l'ho.- annunciò, arrivando nel salone. Le ragazze erano già in assetto da combattimento. -Strawberry è con Lucas. Ha detto che c'era solo il vampiro.- riassunse Kyle.-Gli alieni?- chiese il biondo.-Assenti, per ora.Annuì e si avviò, uscendo dalla porta sul retro. Il moro si premurò di girare il cartello all'entrata per avvertire i clienti dell'improvvisa chiusura.-Dove sono?- chiese Mina, guardandosi attorno. Pam, al suo fianco, chiuse gli occhi. Una delle sue orecchie da lupo scattò, captando dei rumori famigliari.-Di là.- indicò alla loro sinistra.Si misero tutti a correre, sperando di non arrivare troppo tardi.-Lucas... tu riesci a fronteggiarlo anche a mani nude?- domandò Mew Berry, visibilmente preoccupata.Il ragazzo non le rispose, troppo impegnato a scrutare il proprio avversario. Lei allora lo strattonò per il giubbino e lui si voltò a guardarla, le labbra arricciate in un ringhio.Quando la riconobbe rilassò i muscoli del viso. -Scusa... dicevi?-Se puoi combattere anche senza armi.- ripetè, lanciando un'occhiata al vampiro. Revenge era immobile e non sembrava volersi avvicinare.Il dampyr annuì distrattamente. -Sì... posso fronteggiarlo. Però avere una bella katana sarebbe d'aiuto.- era diventato mortalmente serio. Non sembrava nemmeno lo stesso ragazzo del giorno prima.-Io che devo fare?- domandò.Le lanciò un'altra occhiata. -Distrarlo il più a lungo possibile.-Ok. Posso farlo.- impugnò la propria arma, risoluta. Lui si lasciò sfuggire un sorrisetto: era molto coraggiosa o molto stupida. -Bene... vediamo se il nostro amichetto ha voglia di giocare.- mormorò, piegandosi sulle ginocchia.Anche se si trovava in fondo alla strada riusciva a vederlo chiaramente: i lunghi capelli d'argento, così pallidi da sembrare bianchi come la sua pelle e quegli occhi, di ghiaccio. Sì, era veramente inquietante.Proprio come lo ricordava.Il suo odore, quell'odore fatto apposta per attirare le vittime, gli arrivava distintamente. Storse il naso, infastidito.-Chi sei?- si sentì chiedere.Sollevò un sopracciglio. -Potrei farti la stessa domanda.- replicò, calmo.Revenge ridusse gli occhi a due fessure. -Non sapevo ci fossero cacciatori sul mio territorio.- commentò, avanzando di qualche passo. Degli alieni nessuna traccia. Meglio così, avrebbe potuto divertirsi a modo suo. Senza interruzioni di sorta.-Io non mi avvicinerei, se fossi in te.- lo avvertì il giovane.-Perché? La bambolina alle tue spalle potrebbe farmi male? L'ho già affrontata.- sogghignò. Lucas si voltò a fissare Strawberry, che fece un rapido gesto con la mano. Glielo avrebbe spiegato in un altro momento.Tornò a guardare il non morto. -Non badare a lei. Bada a me.-Non sei un bel vedere.- fu la risposta. "Simpatico.", pensò ironico. -Grazie, lo prendo come un complimento.- fece un mezzo inchino. Voleva provocarlo, mentre lui doveva rimanere il più possibile padrone di se stesso.Almeno fino a quando...-Eccoli!- esclamò la mew, alle sue spalle.Distolse lo sguardo dalla sua preda e notò il gruppo delle mew mew e i due americani. Ryan stringeva tra le mani la katana.Fece un passo indietro fino a toccare la ragazza. -Devi recuperare la spada per me. Io terrò occupato il nostro amichetto.- sussurrò.Lei deglutì, nervosa, ma poi annuì. Ce la poteva fare, non era così difficile.-Bene... al mio tre corri, intesi?Fece un cenno col capo, pronta a scattare.-Uno...- si piegò nuovamente sulle gambe, irrigidendo i muscoli. -Due...- digrignò i denti. Con la coda dell'occhio la vide tremare leggermente. -Tre.Scattarono in contemporanea e il vampiro fece lo stesso."Devo essere veloce!", si disse la mew neko, correndo sulla neve.La strada era scivolosa e i suoi stivali ogni tanto perdevano aderenza, facendola sbandare un po'.Con la coda dell'occhio aveva visto Lucas scattare assieme a lei. Ora le stava davanti.Il vampiro puntava dritto verso di loro. Ad un certo punto entrambi scomparvero e lei si ritrovò a correre da sola. Si impedì di fermarsi e guardarsi attorno.-Strawberry, muoviti!- la incitarono le compagne.Captò un movimento e saltò sul muro di recinzione di una casa, appena in tempo per evitare i due combattenti.Revenge e Lucas erano avvinghiati in un feroce corpo a corpo.Incespicò, rischiando di cadere. Appoggiò le mani sulla neve e avanzò un po' a quattro zampe, raddrizzandosi poco dopo.Accelerò l'andatura, sentendo già il respiro irregolare. Alle sue spalle la lotta continuava.-Dai!- la incitò Mina.Saltò giù ed atterrò poco distante da loro, in un mucchio di neve. Si piegò sulle ginocchia, riprendendo fiato.-Che dobbiamo fare...?- le chiese Lory, preoccupata.Allungò una mano alla cieca. -La spada...- ansimò.Ryan la osservò, poi fece per avvicinarsi, ma Pam gli si parò davanti. La guardò interrogativo. -Vado io, sono più fresca di lei.- disse a mo' di spiegazione.Il biondo la guardò dritto negli occhi e lesse la determinazione. Annuì. -D'accordo.La mew lupo afferrò saldamente il fodero e si mise a correre, dopo aver appoggiato una mano sulla spalla della compagna.-Ma...?- fece lei, stupita.-Lasciala andare. Avete visto gli alieni, per caso?- il diciottenne le si avvicinò. La rossa scosse la testa. -Mi chiedo dove siano...- mormorò, scrutando il cielo. Revenge si era accorto della presenza degli altri umani, alle proprie spalle.Ma loro non erano un problema.Il dampyr davanti a lui sì. Era abbastanza giovane, ma sapeva il fatto suo. Era sufficientemente forte per tenerlo impegnato mente e corpo.Di solito si lasciava andare all'istinto, ma con quel ragazzino non era il caso. All'improvviso sentì dei passi, probabilmente quella bambolina rosa stava tornando indietro con la katana. Non poteva permetterlo.Liberò un braccio e rifilò una gomitata nello stomaco al suo avversario, facendolo sbilanciare. Ne approfittò per buttarlo a terra e voltarsi ad accogliere l'eroina.La ragazza, però, non si lasciò cogliere impreparata ed estrasse uno strano oggetto da dietro la schiena. Ebbe giusto il tempo di chiedersi cosa fosse e subito dopo si ritrovò il collo stretto da un nastro di luce.Ringhiò in segno di protesta.-Lucas!- Pam volteggiò oltre il vampiro e lanciò la spada al suo compagno.Lui l'afferrò, stando ancora a terra, e si rialzò con un colpo di reni.Revenge si liberò con un urlo di stizza e si voltò a fronteggiare il dampyr, ora armato.-Grazie, Pam.- disse Lucas, lanciandole un'occhiata.Lei fece un cenno e tornò velocemente dagli altri.-Bene... adesso ti senti più forte?- domandò il non morto.Lui sembrò pensarci. -Mhm... in effetti avere tra le mani una katana mi dà una sensazione di potere.- ammise.-Ammesso che tu la sappia usare.- Revenge avanzò leggermente verso di lui.Gli occhi del giovane lampeggiarono, divenendo di un verde slavato. -Puoi stare certo.Estrasse la lama con un movimento fluido e gettò di lato il fodero. Divaricò le gambe, tenendosi ben saldo a terra.-Quando vuoi...- lo provocò, ghignando.Revenge non se lo fece ripetere due volte ed attaccò. Si gettò in avanti, ma all'ultimo fece una finta e scartò di lato, cercando di colpirlo al fianco.Lucas gli oppose la spada, bloccando le sue mani piegate ad artiglio. Si udì un rumore secco, quasi metallico.La pelle dell'essere era dura come la roccia."E' forte.", constatò Lucas, assorbendo la forza dell'impatto. Era da tanto tempo con non lo vedeva di persona e non aveva mai combattuto con lui.Con una rotazione del polso liberò l'arma e si rimise in guardia, mentre il suo avversario balzava indietro.Si scrutarono in silenzio, cercando i rispettivi punti deboli.Fecero per scattare di nuovo tra loro apparvero i tre alieni. Per poco il dampyr non perse la presa sull'elsa, stupito. Entrambi si arrestarono di colpo, ringhiando. Quell'interruzione proprio non ci voleva.L'alieno più alto, coi capelli color ametista, si rivolse al vampiro dicendo:-Cosa stai facendo?Revenge scoprì le zanne, minaccioso. -Sto difendendo il mio territorio dai parassiti.- replicò, con voce raschiante.-Devi far fuori l'umano.- fu la secca risposta."Quale umano?", si chiese Lucas, perplesso. Nessuno gli aveva detto niente.-Prima devo occuparmi di questo qui.- afferrò il ragazzo per una caviglia e lo lanciò lontano. I suoi compagni lo guardarono senza parole.-Come ti sei permesso!- gracchiò il più piccolo.-No... Tart, lascia perdere. Occupiamoci delle mew mew.- replicò il fratello, riemergendo dal cumulo di neve in cui era finito.L'ultimo del trio lanciò un'occhiata a Lucas coi suoi strani occhi gialli.-Gli alieni!- indicò Paddy.Erano comparsi all'improvviso, esattamente prima che i due contendenti potessero dar inizio alla seconda serie di colpi.-Ragazze, stiamo attente, il loro obiettivo è Ryan.- ricordò Pam, posizionandosi di fronte al biondo.-Ehi, so difendermi.- protestò lui, offeso dal loro comportamento. "Non sono una pecorella indifesa.", pensò.-L'ultima volta sei finito in ospedale. Sono stanca dei sensi di colpa.- Strawberry affiancò la compagna, lasciandolo senza parole. Ora ci si metteva anche lei?-Smettetela.- sibilò, quando anche Mina, Lory e Paddy si aggregarono alle compagne.-Ryan, hanno ragione loro...- cercò di convincerlo Kyle.Si scrollò la sua mano di dosso, infastidito. -Sono stato io a creare questo progetto, vi vieto di difendermi.- disse, cercando di trattenersi dall'urlare.Assurdo.Mew Berry scosse la testa. -No, non questa volta.Si passò una mano sugli occhi, tentando di mantenere la calma. Non ce ne fu bisogno, perché la voce di Quiche distrasse le ragazze.-Oh, ma che carine, un comitato d'accoglienza.- disse, lusingato.-Vattene.- rispose Strawberry.-Avete trovato un nuovo amichetto, eh?- lanciò un'occhiata a Lucas, che aveva ripreso a combattere con Revenge.-Delusi?- s'intromise Ryan.Quiche si voltò verso di lui. -Oh, ma ci sei anche tu. Non ti avevo visto in mezzo a tutte queste gonne.- lo schernì.Il biondo serrò i pugni. -Quiche, smettila. Attacchiamole e basta.- lo zittì Pie.-Kyle... vai al Cafè.- ordinò sottovoce l'americano. L'amico lo guardò con tanto d'occhi. -Vai!Scosse la testa, cocciuto. -Anche tu.Mentre loro discutevano sotto voce, Tart aveva iniziato a cantilenare:-Posso usare la neve?Suo fratello maggiore lo guardò, infastidito ed infine acconsentì.-Bene!- il ragazzino richiamò due chimeri e li lanciò verso due cumuli a lato della strada. Pian piano la neve si accumulò, assumendo le sembianze di due grossi pupazzi di neve.-Fantastico.- commentò Mina, arretrando.Pam, dopo aver notato che i due ragazzi erano ancora lì, partì all'attacco. Distrusse il braccio di uno dei due chimeri, ma subito dopo quello si riformò.Le sue compagne si divisero, aiutandola e attaccando l'altro.-Iniziano i giochi.- gioì Quiche, lanciando un'occhiata a Ryan. Ora che Revenge era occupato poteva approfittarne.A Profondo Blu non sarebbe importato, bastava che qualcuno uccidesse il ragazzo.-Sei forte per essere un moccioso.- si complimentò il vampiro all'ennesima parata.Lucas ansimava leggermente. -Grazie. Chissà quanto ti sarà costato ammetterlo.- lo sbeffeggiò.Il non morto socchiuse gli occhi. -Come mai sembra che tu mi conosca?- domandò, sospettoso.L'altro non gli rispose e tentò un affondo con la katana, strappandogli la manica della sua giacca di pelle. Era completamente vestito di pelle animale, da capo a piedi."Chissà che comodità...", pensò il dampyr, schivando un fendente. Le unghie gli passarono a pochi centimetri dal viso, portandosi via alcuni ciuffetti di capelli. -Ehi, lascia stare i miei capelli!- brontolò, facendo una capriola all'indietro per allontanarsi.Peccato che Revenge fosse lì ad aspettarlo. Dovette afferrare l'arma con due mani ed alzarla davanti alla faccia per evitare di farsi cavare un occhio.Il filo della spada segnò il palmo della mano di Revenge, aprendo una piccola bocca rossa.-Affilata.- il vampiro sorrise, riguadagnando una distanza di sicurezza. Si osservò la ferita e poi la leccò, indifferente.-Pensa a quando ti taglierò la testa.- suggerì Lucas.Il suo avversario scoppiò a ridere. -Non credo succederà mai.Il ragazzo serrò la mascella, irrigidendosi. Odiava il suono della sua risata, era una delle poche cose che ricordava di lui.L'aveva incontrato tre anni prima, quando era a caccia con alcuni compagni. Uno di loro ora zoppicava.Spinto da una nuova foga si gettò su di lui. Riuscì a procurargli una ferita all'altezza del collo, prima di vedersi afferrare e finire a terra. Sbatté violentemente la testa, sentendo la katana fendere l'aria e finire lontano da lui."Maledizione!", imprecò.Revenge sorrise. -Oh... e adesso come farai?- lo sbeffeggiò.In risposta lui gli rifilò un calcio al costato e un colpo di piatto sotto la mascella, facendolo cadere di lato. Sgusciò rapidamente via dalla sua presa e si rimise in piedi.Con la coda dell'occhio vide il debole luccichio della propria arma. Doveva assolutamente recuperarla, solo così avrebbe potuto ucciderlo.-Allora... vediamo, come posso divertirmi oggi?- Quiche passò distrattamente una mano sulla lama di uno dei suoi tridenti.Le ragazze erano impegnate a combattere coi pupazzi, cercando di schivare palle di neve grosse come la ruota di una bicicletta.L'alieno dai capelli verdi era, ovviamente, pronto a divertirsi con Ryan e Kyle. Col primo, soprattutto.-Kyle, vattene.- disse per l'ennesima volta il biondo.-No.-Su, non litigate. Ce n'è per tutti.- promise il ragazzo, avvicinandosi a loro. L'americano allora si mise in posizione di difesa, pronto a battersi. Non si sarebbe fatto ridurre come la volta precedente."Fatti avanti, bastardo.", pensò scrutandolo.Come se avesse intuito i suoi pensieri, l'extraterrestre si scagliò contro di loro. I due sai puntanti verso le sue prossime vittime.Senza esitare, Ryan spinse di lato Kyle e poi girò su se stesso, afferrando Quiche per un polso. Quello lo guardò, stupito, poco prima di finire ad impattare col suolo.-Mi sono allenato, dall'ultima volta.- gli disse il biondo.L'alieno si scrollò la neve dai capelli e poi si rimise in piedi, digrignando i denti. -Ti faccio fuori, giuro che ti faccio fuori! Fosse l'ultima cosa che faccio!A terra, Quiche non era così rapido come quando svolazzava per aria. Quindi l'americano riuscì ad assestargli diversi colpi prima che lui riprendesse quota.-Lasciali stare!- l'urlo della sua gattina lo colse impreparato e non riuscì a schivare il colpo, finendo a sbattere contro il muro di cinta di un'abitazione.-Ahi...- borbottò.-Battiti con me.- Mew Berry gli si parò di fronte. Si lasciò sfuggire un sorriso.-Con piacere.- sussurrò, prima di colpirla con un calcio. La fece barcollare, ma lei si riprese subito, impugnando la propria arma.L'alieno la mise alle strette con una serie di affondi, molto precisi e ravvicinati. Strawberry inciampò, finendo nella neve e lui le fu sopra, bloccandola col suo peso.-Mew Berry!- senza nemmeno esitare Ryan corse verso di loro. "Nessuna vittima. E soprattutto non lei.", pensò.Stava per trasformarsi in Art quando comparve improvvisamente il Cavaliere Blu. La testa di Quiche scattò all'indietro, i capelli stretti dalla mano pallida del nuovo arrivato.Rantolando, il ragazzo dagli occhi d'ambra, cercò di liberarsi.-Lascia stare Mew Berry.- sillabò il Cavaliere.Lei fece per chiamarlo per nome, il suo vero nome, ma si bloccò appena in tempo. -Strawberry!- si sentì improvvisamente chiamare. Voltò la testa e vide Mina imprigionata in una delle grandi mani del chimero.Si rialzò e corse in suo soccorso, sferrando un attacco contro il mostro.-E tu chi saresti...?- domandò l'alieno, rimasto solo.Il suo avversario lo fissò, imperscrutabile. -Non ti deve interessare."Mark... allora sei venuto...", Ryan era stupito. Dopo quello che aveva detto dubitava sarebbe corso in loro aiuto, anche se la sua fidanzata fosse stata seriamente in pericolo.-Sei un alieno. Perché combatti con loro?Nessuna risposta.Quiche allora gli sferrò un colpo al ginocchio con l'elsa di una delle sue armi e si liberò. -Non sei poi tanto furbo.- lo canzonò.L'altro alzò la testa e poi estrasse la propria spada, puntandogliela contro. -A noi due.Ed iniziarono a combattere.-Ryan, vieni via. Ora.- Kyle si era ripreso dalle innumerevoli sorprese ed ora aveva afferrato l'amico per un polso. -Non sto scherzando.-Non posso abbandonarle.- replicò lui, questa volta meno convinto. -Non sarai d'aiuto morto.- gli fece notare.Lui allora abbassò il capo ed acconsentì a farsi trascinare al sicuro, vergognandosi immensamente per la propria debolezza. Lucas grugnì per lo sforzo.Era riuscito a mettere la lama al collo del vampiro, ma quello stava opponendo strenua resistenza. Le sue mani erano viscide di sangue, ma non mollava la presa sulla spada.-Dannato!- imprecò, mettendoci ancora più forza.Aveva ricevuto un colpo poco sotto il costato ed era sicuro che gli sarebbe venuto un bel livido. Il suo avversario, però, non se la passava molto bene, in quel momento.-Non ci riuscirai...- la voce di Revenge uscì a fatica.-Credi? Mi sembra di esser a buon punto.- replicò, provando a distrarlo con le provocazioni. Ma quello non cedette e lo sentì spostare un piede.Anticipò la sua mossa e si allontanò, liberandolo dalla propria presenza.Il non morto si voltò a fissarlo, ansimante. Le mani gli bruciavano e le sentiva pulsare. Tutto per colpa di quella maledetta katana. L'aveva sottovalutato.Il ragazzo cambiò mano, facendo ruotare il polso. Aveva perso un po' di sensibilità durante quel braccio di ferro.-Direi che siamo alla pari... ora.- considerò.Revenge arricciò impercettibilmente il labbro: non era d'accordo.-Non saremo mai alla pari. Tu non sei un vero vampiro.- quasi sputò quelle parole.Lucas lo osservò, valutando quanto fosse serio. Sembrava credere alle proprie parole. -Be', non importa. Sono fatto per uccidere quelli come te.- gli ricordò.-Se solo noi ve lo lasciassimo fare.-Non sono solito chiedere il permesso, prima di uccidere un vampiro. Ovviamente, non parlo a nome dei miei compagni.- disse.Gli occhi di ghiaccio dell'altro si scurirono. Quel cucciolo d'uomo non stimava il pericolo ed era troppo baldanzoso.Fece per dargli una lezione quando sentì delle urla. Senza volerlo si voltò, perplesso. Non aveva seguito il resto del combattimento, per cui non sapeva cosa fosse successo.Vide due grandi masse di neve sgretolarsi e cadere al suolo, sollevando nugoli di polvere bianca.-Dannazione!- imprecò l'alieno alto. Era visibilmente arrabbiato, ma non quanto quello coi capelli verdi, impegnato a combattere, anzi a prenderle, da uno sconosciuto coi capelli biondi.Aggrottò le sopracciglia, perplesso. Chi era?"Shirogane ha dei poteri...?", lo cercò tra la i presenti e non lo vide. -Mai distrarsi!La voce del dampyr lo riportò al proprio combattimento.Si diede mentalmente dello stupido per essersi fatto distrarre da cose futili. Nel momento esatto in cui si voltava per fronteggiarlo, la katana del ragazzo gli si conficcò nel fianco sinistro.Sgranò gli occhi, sentendo il contraccolpo.-Beccato.- gongolò Lucas. "Ce l'ho fatta!", pensò.Revenge afferrò la lama e se la sfilò a forza dalle carni. Barcollò, mettendo un po' di distanza tra loro due.Lanciò un'occhiata alle proprie spalle e poi scattò, decidendo di ritirarsi.L'unica traccia che rimase della sua presenza fu qualche goccia di sangue, denso e scuro.Alla ritirata del vampiro seguì, poco dopo, quella degli alieni, che se ne andarono profondamente indignati.Lucas tirò un sospiro di sollievo e si raddrizzò, andando a recuperare il fodero. "Proprio una bella spada.", pensò, legandosela al fianco.Non l'avrebbe tenuta, ovvio, ma poteva rivaleggiare con le sue.Raggiunse rapidamente le ragazze, sotto lo sguardo attento e leggermente perplesso dell'alieno biondo.-Hai ferito Revenge?- fece Ryan, stupito.Lucas annuì, compiaciuto.-Wow, sei più forte di noi cinque messe insieme!- si complimentò Paddy, aggrappandosi ad un suo braccio. Lui la tenne su senza problemi, facendola ondeggiare di qua e di là, divertito.-Più che altro dovremmo festeggiare l'assenza di feriti gravi.- s'inserì Kyle.-Vero. Questa volta nessuno è andato all'ospedale.- disse il biondo, allusivo. Strawberry, seduta vicino a Mark, gli lanciò un'occhiataccia.Il ragazzo si era ritrasformato non appena i nemici erano scomparsi, stupendo oltre ogni dire il nuovo acquisto del Cafè.-Ok, ok... siamo tutti contenti. Adesso qualcuno mi spiega perché uno dei ragazzi più popolari della scuola è qui?- il dampyr interruppe tutti i discorsi in atto.Pam gli lanciò un'occhiata penetrante. -Fa parte della squadra.- disse, semplicemente.-Ma è un alieno!- protestò.-Scusate, ma io sono qui. Potete benissimo far parlare me, no?- li interruppe il diretto interessato.Lucas si appoggiò con la schiena ad un tavolo, incrociando le braccia. Dovette trattenere una smorfia quando premette contro la parte lesa. -Sono tutto orecchie.-A quanto pare, dentro di me, c'è del DNA alieno. Però nel mio caso pare sia dalla parte dei buoni.- disse, leggermente a disagio per quegli occhi verdi puntati su di sé.-Questo succede perché Mark è il mio fidanzato.- sorrise Strawberry.-Ma davvero?- il dampyr lanciò un'occhiata a Ryan, senza farsi vedere da nessuno dei presenti. Se ne accorse solo il biondo, che lo fulminò coi suoi occhi acquamarina.-Sì. Qualcosa in contrario?- chiese Mark.Alzò la braccia. -No. Quindi tu sei un nostro alleato.L'altro annuì. -Anche se non sarò sempre qui. Ho dei problemi a controllare... questa cosa.- ammise, toccandosi il petto.-Quindi sei potenzialmente pericoloso... oh, be', suppongo che ci voglia un po' di brivido in queste cose, no?- la buttò sul ridere. Il suo interlocutore lo guardò con tanto d'occhi.-Lucas è molto diretto.- lo giustificò Lory.Il campione di kendo non disse niente. -Be'... dato che adesso è tutto a posto, io tornerei a casa. Scusate, ma tra poco mi aspetta un allenamento.- si alzò. La mew neko lo guardò dispiaciuta. Le sorrise. -Ci sentiamo a telefono.Lei annuì, delusa.-Ciao ragazzi.- salutò Mark. Lo raggiunsero diversi saluti, ma non quello di Ryan e nemmeno quello di Lucas, troppo impegnato a valutare le reazioni del primo."Deve mandarlo in bestia, questa cosa.", meditò.-Bene... direi che... anche per oggi è finita. Se volete ho della torta, di là.- Kyle spezzò il silenzio che si era creato.Le ragazze sorrisero, avviandosi verso la cucina. Prima tra tutte, ovviamente, la rossa.-Voi non venite?- domandò il moro.I due si scambiarono un'occhiata e poi scossero la testa.-Magari più tardi.- disse quello nuovo.Rimasti soli, Lucas si avvicinò al bancone.-Non azzardarti a dire nulla.- lo ammonì Ryan. Lui soffocò un sorriso. -Com'è andato lo scontro?- chiese dopo un po'.-Bene. Sono riuscito a ferirlo ad un fianco. Ci metterà un po' a guarire.- disse, soddisfatto.Annuì, pensieroso. -Tu stai bene?-Oh, sì. Sono qualche livido.-Allora non sei un pallone gonfiato. Ci sai fare veramente.- l'americano si lasciò sfuggire un sorrisetto strafottente.-Vuoi un pugno?- chiese Lucas. Scosse la testa, sempre ghignando.Sospirò, spostandosi dietro la cassa per barrare la giornata. Niente incasso quel giorno. -Se vuoi puoi andare a casa... direi che per oggi non serviamo.-Ho delle domande, prima.- fece lui.-Quali?- Ryan non distolse lo sguardo dal piccolo calendario che aveva tra le mani.Si appoggiò coi gomiti al piano del mobile. -Mark è veramente chi dice di essere?-Se intendi che può trasformarsi in un alieno, è il ragazzo più popolare della nostra scuola e sta con Strawberry, sì. Perché?- il biondo sollevò lo sguardo per lanciargli un'occhiata, perplesso. -Cosa ti cambia?-A me, nulla.- gli sorrise.Sbuffò, infastidito dalle sue allusioni.-E' sicuro?- chiese dopo un po'. -Intendo, non è che si rivolterà contro di noi?-Stiamo ancora analizzando un campione del suo sangue. I geni non sono stabili, quindi non saprei proprio dirtelo.- fu costretto ad ammettere.Si fece pensieroso. -E perché gli alieni vogliono farti fuori? Non mi sembra che tu possa trasformarti in una paladina in gonnella.Finalmente il diciottenne smise di occuparsi delle scartoffie e lo guardò direttamente negli occhi. Lucas ebbe uno strano brivido. -Perché sono io che ho ideato il progetto, portando avanti le ricerche di mio padre. Se mi eliminano, per quanto in gamba sia Kyle, si fermerebbe tutto.- spiegò."Allora ti servirebbe la scorta.", pensò, colpito. -Un bel guaio.-Già.-Devo... devo rivelarti una cosa.- disse dopo un attimo d'esitazione. Ryan si sedette, attento. -Io conosco quel vampiro.Lo fissò, stupito. -L'hai già incontrato prima?-Vedi, io sono europeo. Mia madre era inglese, mio padre tedesco.- ripetè quello che aveva già detto a Strawberry. -Sono cresciuto in una specie di accademia, dopo esser rimasto orfano. Lì ci sono altri ragazzi come me.-Sul serio?- domandò interessato. Annuì. -Il motivo per cui io sono un dampyr è che...- iniziò.-Tua madre è stata morsa quando era incinta o era innamorata di un vampiro. Oppure è stata ipnotizzata.- finì per lui il biondo. Si era documentato, non aveva bisogno di una lezione su come nascevano i dampyr.-Sì e no. Credo che mia madre amasse mio padre.- ammise.Ryan si alzò, deciso a raggiungere le ragazze. Non voleva sapere i fatti di Lucas, erano cose private. -Non sono qui per giudicare nessuno. Il tuo passato ti appartiene, non devi rivelarmelo.-Il problema è che il mio passato è qui.- sbottò.Si voltò, confuso. -Come?-Il vampiro. È mio padre.- rivelò.Per poco non urlò. -Revenge è tuo padre!?

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