Appuntamento a lume di candela- Cassie

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Sento bussare alla porta e mi ci vuole una buona manciata di minuti per accorgermene e alzarmi dal letto. Mi sento vuota. Improvvisamente senza forze e senza voglia di andare avanti.
Aprendo la porta non trovo nessuno davanti ma abbasso lo sguardo.
Ai miei piedi trovo una scatola di cioccolatini rossa e una rosa.
Prendo in mano la scatola a forma di cuore e dal suo interno cade un foglietto. Una lettera.
"Un cioccolatino per una persona speciale. E se i cioccolatini fossero di più? Significherebbe che la persona è più che speciale"
                                    Anonimo.
Entro in camera e leggo e rileggo la lettera per cercare di capire chi sia l'autore delle belle parole che ho letto. Mi hanno strappato un sorriso.
Prendo un vaso e immergo la rosa nell'acqua.
Nella scatola di cioccolatini è presente una vasta scelta di cioccolato e sotto ad ognuno c'è una parola.
"Piccola"..."Tesoro"..."Incanto"

Dopo un paio di minuti sento bussare nuovamente alla porta e corro immediatamente ad aprire.
Nessuno. Abbasso lo sguardo e questa volta trovo una scatola con un fiocco. E una lettera.
"Desidero invitare una persona fantastica ad una serata speciale. Il contenuto della scatola sarà per questa sera. Appuntamento alle otto sotto la quercia."
                                     Anonimo.
Apro la scatola e all'interno trovo un vestito rosso lungo con uno spacco sulla gamba e delle scarpe con il tacco rosse con brillanti su tutto il cordoncino.

Indosso il vestito che calza come un guanto. È una meraviglia.

Sono pronta per uscire.

Cammino verso la quercia del campus e da lontano intravedo una luce fioca, luci di candele.
Il sentiero è contornato di petali di rosa e l'aria è profumata dal profumo della primavera.
Avvicinandomi riconosco il mio "Anonimo"
Thomas.
In smoking.
Mi porge una mano e io gli porgo la mia. Me la bacia.
-Sorpresa principessa.- mi dice guardandomi negli occhi.
-Non ho mai visto una bellezza simile in tutta la mia vita. Sei una delle belle cose che mi sono capitate in questi anni.
Posso invitarla a cena signorina?- mi dice mentre mi sciolgo piano sotto il suo tocco e le sue parole.
-Certo- dico senza parole, estasiata dall'eleganza e dalla bellezza del suo viso.
Mi porta al tavolo apparecchiato a regola d'arte con una tovaglia rossa e piatti bianchi. Al centro, una rosa. Una semplice rosa rossa. Proprio quello che piace a me. La semplicità delle piccole cose.
Mi accomodo e Thomas si siede di fronte a me.
-Grazie- riesco a dire con l'emozione in gola.
-È quello che meriti. Sei la regina del mio cuore. Il rosso ti sta divinamente.- dice guardandomi negli occhi.
Potrei affogare in quegli occhi.

La cena inizia e va avanti tra risate e racconti.
Alla fine Thomas si alza e mi invita a fare lo stesso.
Mi stringe un braccio in vita e mi prende la mano. Iniziamo a ballare senza musica. Improvvisamente.
Insieme.
Mi bacia dolcemente le labbra e mi passa una mano tra i capelli.
-Ti amo.- mi sussurra sulle mie labbra facendo schiudere le mie in un sorriso.
-Ti amo.- rispondo con il cuore a mille.
-Posso portarti in un luogo speciale?- mi domanda dolce.
Annuisco e incominciamo a camminare verso l'edificio centrale.
Entriamo nella sala che conosco fin troppo bene.
Con mio grande stupore trovo il pianoforte tempestato di candele accese e le gambe sono legate da un nastro rosso.
Thomas si siede e io sopra la sua gamba. Iniziai a suonare. Mi rilasso e poggio la testa sulla sua spalla.
Come suona bene. Amo la sinfonia che sta creando.
-Ti dedico questa canzone e te ne dedico altre cento. Resta con me.-
Lo bacio. Non voglio nulla di più che questo.

Per un castello di sabbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora