Stressante routine

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Ramona,Stacy e Fatima stavano dormendo.Andai a farmi.la doccia.Dalla finestrina del bagno,si affaccio'il mio uomo,mi bacio',mi toccò,mi disse che aveva voglia di me,che gli ero mancata.Io lo presi per i capelli, avvicinai le labbra alle sue e gli sussurrai che avrei fatto il possibile e l'impissibile per stare insieme il più possibile.Lui mi bacio',mi fece l'occhiolino e se ne andò.Finalmente entrai in doccia e andai a letto.Stavo per addormentarmi e venni disturbata da dei rumori.Mi alzai,andai a vedere nell altra camera e vidi Nik,impegnato con Stacy e Ramona in una performance mozzafiato.Quelle due sembravano impazzite,non si potevano ascoltare.Disgustata tornai a letto.Alle 18.00 aprimmo,l'inclemenza del maltempo non scoraggio' i clienti.Quella sera solo di caffè ne vendemmo duemila litri,i numeri furono incredibili.Hamburger,patate fritte e coca cola,Non riuscimmo a quantificarli.Mi sentivo bene,il lavoro mi piaceva e il gruppo puntava sul mio sostegno.Ero l'unica polivalente,sapevo fare tutto,gli altri solo un paio di mansioni.Ciò nonostante,quando alle 05.30 il mio amore entrò,non seppi resistergli.Con lo sguardo indicò l autolavaggio.Mi guardai intorno,i tavoli erano tutti occupati ,le persone tutte servite.Le mie colleghe erano impegnate ,mancava mezz'ora alla chiusura e decisi di andare.Mi lancia i tra Le sue braccia,ci baciammo e copulammo.Lui mi chiese di parlare di noi ai miei amici,di far capire loro il nostro sentimento ,io gli promisi che massimo per Natale li avrebbe conosciuti.Mancava un mese e mezzo,lo implorai di avere pazienza.Ci salutammo,fumai una sigaretta e tornai al lavoro.Dovevamo solo pulire,al pubblico era già chiuso.Stev e Rik considerarono che visto che non avevano sonno,sarebbero andati a Las Vegas a giocare.Elenoire chiese di Nik e loro ridendo le dissero che aveva di meglio da fare con Stacy e Ramona.Quando se ne andarono pianse,ricordo che cercai invano di consolarlo,ma lei mi aggredi' urlando:"Amber,tu parli bene,non sei mai stata innamorata,non sai cosa vuol dire,come si sta,cazzo vuoi sapere!"_Io le risposi che forse io tenevo tutto dentro,che accettavo le sconfitte con più dignità e senza rompere le palle a nessuno.In quel momento a buttare benzina sul fuoco,entrarono Fatima e Sam,ci dissero che il camper era chiuso a chiave e che non riuscivano a entrare.Per stemperare la tensione decidemmo di giocare a carte.Dopo un'ora il camper si liberò,io ne approfittai per andare a fare una doccia.Le altre andarono a dormire.
Quando mi spogliai,notai di avere un graffio sul petto,pensai fosse a causa della chiave che porta il mio uomo al collo,attaccata a una catenina.Mi chiesi cosa mai potesse aprire quella chiave e mi promisi di chiederlo al più presto.Andai a dormire,avrei voluto parlare agli altri del sentimento che mi stava consumando l'anima.Ma non volevo che tutti pensassero che la mia immagine perfetta,costruita con cura,si stava lentamente iniziando a deteriorare.Dopo una sana dormita,mi svegliai per l'inizio del servizio.La pioggia e il vento insistevano,i clienti anche.Quella notte ,dovetti correre da un locale all'altro.Insieme al lavoro,aumentava anche lo stress.Finalmente arrivarono le 06.00,ero esausta,mi sentivo particolarmente indisposta,ma non avevo sonno.Gli altri andarono tutti a dormire ,io decisi di trattenermi per sbrigare i lavori d'ufficio.

PURA FoLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora