Il riposo.

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Mi sentii profondamente umiliata,ma anche sollevata.Potevo riposare e pensare bene a cosa fare della mia vita.Mentre mi dirigevo al camper,sotto alla pioggia battente,completamente bagnato,vidi Vitali.Come sempre,era venuto a consolarmi nel momento del bisogno.Mi guardava immobile,impassibile,con lo sguardo di chi aveva capito tutto.Mi avvicinai,piansi,urlai che non ce la facevo più,che avevo bisogno di lui è che era l'unico capace di starmi vicino.Lui annuiva senza parlare,mi abbraccio',mi disse che aveva bisogno di fare l amore con me,che era da tanto che aspettava che il sesso diventasse amore.Andammo sul camper e li il sentimento esplose...mi prese per i capelli,mi strappò i vestiti,mi buttò per terra,mi sbatte'contro al muro più volte,mi morsico' le labbra talmente forte che mi sanguinarono.La cosa che mi.lasciò più sconcertata fu quello che mi disse durante l'amplesso:mi suggerì di liberarmi dei miei amici,sottolineò che erano cattivi,ingrati,incapaci e presuntuosi.Osservò che quel genere di persone ,non mi avrebbe lasciata andare in maniera civile,quel genere di persona era troppo focalizzata sul proprio interesse.Mi consiglio'di eliminarle.Io lo guardai spaventata,lui non mi fece parlare,appoggiò il suo indice sulla mia bocca ,facendomi capire che dovevo tacere e continuammo a fare sesso,e continuava a dire che mi amava e che non poteva vivere senza di me.Quando ci rivestimmo,mi disse di pensare a ciò che mi aveva detto e che ci saremmo rivisti il giorno seguente.Mi ranicchiai in posizione fetale,mi toccavo le braccia,le sentivo più magre del solito.Varai l'ipotesi di lasciare Vitali,mi faceva troppa paura.Non riuscivo a credere a quello che mi aveva proposto.Mi svegliai alle 05.30,in un bagno di sudore,considerata la temperatura esterna,non era normale.Mi prepara i per andare dagli altri ,per chiedere se avevano bisogno di aiuto,per scusarmi con loro,per raccontare la verità e ricominciare.Felice uscii dal camper,mi diressi decisa al locale.Prima di entrare mi fermai a fumare una sigaretta.Da una delle finestre sentivo gridare,mi avvicinai e vidi i miei amici impegnati in un'accesa discussione contro di me.Sentii Stev,Nik e Rik,sostenere che la mia presenza stava diventando inutile.Addirittura Nik mi accusava di molestarlo continuamente,provocandolo senza capire che a lui non interessavo.Stacy e Ramona ,ridendo,dicevano che i clienti senza di me erano sereni e e mi accusavano di dar loro delle poco di buono.Fatima,Violet e Sam,proposero di convincermi a tornare in Italia,e che l'America,non era contesto adatto a me.Rimasi paralizzata,attaccata alla parete,mi tappai la bocca per non urlare e continuai a origliare lo sfogo.Intervenne Cris,constato' che non mi riconosceva più,ma che non sapeva come aiutarmi.La delusione più grande arrivò da Hellen che divertita rilevò:"Ragazzi,io l ho dovuta allontanare per forza dal locale,faceva solo danni,non ci serve,mandiamola via!"_Anche Elenoire,che credevo mia amica,non si risparmio' e disse:"Rispediamola in Italia il prima possibile,il suo atteggiamento è distruttivo e sta diventando molesto nei nostri confronti!"_Io piansi e scappai via,corsi il più veloce possibile,non volevo più tornare.

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