PURA FoLLIA

Malessere

Mi spogliai,buttai tutti i vestiti per terra e andai in bagno.Stavo male,fisicamente stavo crollando.Dalla finestra vidi il mio raggio di sole.Si avvicinò,mi disse che era passato solo per darmi un bacio e per garantirmi che presto sarebbe finito tutto.Avremo realizzato il nostro sogno e nessuno ci avrebbe più separati.Avrei voluto farlo entrare subito,desideravo farlo conoscere agli altri,ma anche stavolta l orgoglio ebbe la meglio.Non volevo pensassero che il motivo dei miei sbalzi d'umore ,delle mie assenze e della mia spossatezza fosse un uomo.Quindi mi limitai a salutarlo e andai a letto.I rapporti con gli altri erano ormai compromessi.Alla luce di quello che percepivo dai loro atteggiamenti e che mi confermo'Elenoire,rimasi profondamente ferita e turbata in maniera irrimediabile.Le discussioni erano continue e sempre più accese.Non accettano più ne la loro presenza,ne i loro consigli,ne le loro finte preoccupazioni.Dovevo solo cercare di capire se questa mia ira,era dovuta realmente alla delusione o alla voglia di scappare e lasciare tutto che si imponeva sempre più nella mia mente.Una cosa era certa,più mi avvicinavo a lui,più mi allontanavo dal gruppo.Questo non mi dispiaceva.Il tempo insieme volava,senza non passava mai.Il ritmo frenetico del locale,in teoria non avrebbe dovuto lasciar tempo ai dissapori,ma in pratica c'erano eccome.Non riuscivo a togliermi dalla mente le parole di Elenoire,non riuscivo a rimuovere il pensiero della squallida relazione di Nik con Stacy e Ramona,ma soprattutto non perdonavo a tutti quei lavativi di commentare alle mie spalle.Non ero più sicura della scelta di lasciare l'Italia.Il mio atteggiamento non cambiò solo nei confronti degli altri ,ma anche con i clienti.Amavo il mio lavoro ,ma mi stava cominciando a stare stretto,mi stava soffocando lentamente.Non mi lasciava un attimo di tempo per me stessa.Questa condizione mi cominciò a turbare.Gli altri erano meno stressati,pur trovandosi nelle mie stesse condizioni.Ovviamente perché lavoravano meno,dormivano di più e soprattutto vivevano le loro storie alla luce del sole.Oltre a Nik,Ramona e Stacy,ormai schiavi del loro torbido rapporto,c'erano anche diverse relazioni:Hellen e il fornitore,Cris e Violet con due clienti,e non era un mistero che Stev e Rik frequentassero regolarmente i bordelli.Fu con tutti questi pensieri che andai a lavorare quella notte,mi chiesi perché dovevo essere io l'unica a fare le cose di nascosto,perché solo io dovevo lavorare il doppio e riposare la metà.Ero assorta nei miei pensieri ,quando alzai gli occhi e vidi il mio uomo avanzare lentamente verso il bancone.Cercai con gli occhi Stacy e Ramona per presentarlo ma ovviamente erano troppo impegnate.neanche guardavano il banco,stavano sulle ginocchia dei clienti e li facevano bere e mangiare .Lui mi fece segno di raggiungerlo in bagno e io andai.Mi afferrò violentemente come non aveva mai osato fare.Più mi sentiva nervosa,più mi possedeva con forza,questo mi faceva stare bene.Per la prima volta,mentre lui era a sedere sul Wc e io gli ero sopra,gli chiesi il suo nome è richiesi cosa aprisse quella chiave che aveva al collo.Lui rispose che si chiamava Vitali.Si toccò la chiave e disse che la conservava gelosamente,in quanto la nostra relazione ,dipendeva proprio da quell oggetto.Sorrise,strizzo' l occhio e mi bacio'.Io non capii,ma ero cosi eccitata che non indagai.Quando uscimmo dal bagno,stavo molto meglio,ero più tranquilla.I clienti se ne erano andati e io gli proposi di conoscere i miei amici.Lui non fu d'accordo,disse che aveva fretta,aveva gia perso troppo tempo e doveva andare via.Ci salutammo e mentre Vitali usciva dal locale,notai Stacy che stava spazzando il gazebo,ma non si voltò,quindi non lo vide.Mi feci un caffè e la raggiunsi fuori.Mi guardò arrabbiata e mi attaccò:"Si può sapere dov'eri?per due ore non ti abbiano vista!"_La guardai con ironia e osservai :"per due ore?!esageri sempre eh!Dai andiamo a pulire che voglio andare a dormire!"_