Sola

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Entrammo e sistemammo tutte le dispense.Era il 5 dicembre ,Hellen e Elenoire andarono a scrivere la mail mensile ai parenti.Preparammo i frigo per il servizio successivo,impostammo la linea,preparammo i banchi.Quando terminammo,andai al camper.Appena varcai la porta,notai che tutti si ammutolirono.Questo improvviso silenzio,accompagnato dai loro insulsi sguardi,alimentarono in ne rabbia e curiosità.Sapevo che se anche avessi chiesto ,non avrei imparato la verità.Quindi passai davanti a tutti,guardai con disprezzo e mi diressi alla camera.Rik mi fermò e disse:"Amber,così non funziona!Anche stanotte hai piantato tutti un asso,questo atteggiamento danneggia l attività e io non lo permetto!"_Ricordo che strillai:"Basta!non voglio più tamponare il vostro lavoro,non è giusto che debba essere io a finire dove voi non arrivate,vi dovete attivare.Io non mi sono mai trovata in difficoltà,qualcuno di voi ha mai dovuto finire il mio lavoro?!"_Fatima evidenzio' che in effetti io ero sempre stata la migliore e per questo la mia mancanza si sente.Disse che da un.paio di mesi mi comportano in maniera ambigua e questo metteva in crisi tutto l organico.La fermai contestando che non potevano contare sempre su di me.Me ne andai in camera,sbattendo la porta talmente forte che ruppi la maniglia.Non me ne preoccupai,saltai sul letto e chiudi gli occhi.Cercavo di addormentarmi ma il fastidioso mormorio delle loro voci,mi urtava il sistema nervoso.Capivo che stavano parlando di me,ma non capivo cosa dicevano.Dei loro sterili discorsi,non riuscivo a scandire le parole.Mi addormentai con le loro voci nelle orecchie,di conseguenza non ti posso serenamente.Mi sveglia più stanca di quando mi copricapo,mi preparai e,per la prima volta dopo mesi,mi guardai allo specchio.Notai gli evidenti segni della debilitazione,Il viso era immobile e poco reattivo,gli occhi erano rossi e le occhiaie marcate.Stavo cambiando i lineamenti,mi toccai il viso lentamente,non riuscivo a sentirlo.La causa era sicuramente lo stress,causato dai miei amici ,che non facevano altro che perseguitarmi,spiarmi,denigrarmi e sminuirmi.Aveva ragione Vitali,dovevo abbandonare tutto.Era il 6 dicembre,quel Natale ,mi convinco che dovevo trascorrerlo con Vitali,lontano da tutti.Andai a lavorare,bevvi un caffè ma non insieme agli altri,non volevo stare con loro.Mi si avvicinò Hellen,e cominciò la sua scenetta dicendo:"Ciao tesorino,ascolta..Io ti voglio tanto bene ,e tu lo sai.Credo tu abbia bisogno di rallentare,di staccare la spina per un po'.Da domani è prevista una nevicata ,sicuramente il lavoro calerà.Stai a letto un paio di giorni,approfittane per riposarti!."_La fissati annuendo per un po' ,poi le dissi che aveva proprio regione,che avrei seguito il suo consiglio .Lei mi abbraccio',mi assicurò che avrebbero pensato loro a tutto e mi salutò.

PURA FoLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora