Incomprensioni

4 1 0
                                    

Cominciò ad urlare da fuori al locale,io corsi ad aprire la porta e mi trovai davanti il suo buffo faccione che sorridente chiede:"Vanno bene gli affari eh ragazzi?!!"_"Si,molto!"_risposi.Lo aiutai a scaricare,cercavamo di ripararci da pioggia e vento con i cappucci,ma poco ci aiutavano.Finito di scaricare ci salutammo e corsi dal mio uomo,ma se ne era già andato e io ne fui quasi contenta.Sistemai tutta la dispensa,scrissi gli ordini per la cucina ,sistemai le bolle e l'ufficio.Arrivò Sam,mi informo'che stava valutando l'ipotesi di chiamare un tecnico per installare una connessione.Le confermai che era un'ottima idea e che l'indomani lei e Violet,potevano andare ad informarsi a Las Vegas.Colse l occasione per chiedermi se quella sera,potevo trattenermi all America graffiti in pizzeria.Le dissi che non avrei avuto nessun problema e che sicuramente Stacy e Ramona avrebbero gestito al meglio il pub.Entrò Cris,ci portò il caffè e ci manifestò tutta la sua gioia per l andamento del locale.Certo anche lei sentiva la stanchezza,ma le soddisfazioni non mancavano.Le guardai e proposi di andarci a cambiare che tra non molto bisognava aprire.Il cielo era nero,il vento impetuoso,la pioggia incessante e il locale sempre e comunque al completo .Il servizio in.pizzeria andò benissimo,io mi sorpresi più volte a cercare il mio amore tra la folla,ma nn lo vidi.Arrivò alle 07.00,mentre gli altri dormivano profondamente e io non riuscivo a prendere sonno.
I nostri incontri erano più frequenti ,ma la passione iniziale stava lasciando il posto a discussioni continue.I motivi erano sempre i soliti :a suo avviso ,il mio lavoro e i miei amici ,sottraevano troppo tempo alla nostra relazione.Quella mattina fu molto stressante,nonostante lui vedesse che eri palesemente provata,non mi lasciava andare a dormire .Inveiva pesantemente contro di me,più mi vedeva vulnerabile e più si accaniva.Prima di andarsene mi disse che ormai eravamo una persona sola,stava solo aspettando che io me ne accorgessi.Mi urlò di dire tutto agli altri ,mi consiglio' di lasciare l'attività è scappare via con lui.Rimasi palesemente perplessa,cercai un modo di comunicarlo agli altri.Mi accesi una sigaretta e mi misi a pensare a ciò che provavo veramente per lui.Sicuramente ne ero attratta,ma non mi sentivo innamorata.Ero combattuta e confusa ,non capivo perché non riuscissi a fare a meno di lui è allo stesso tempo ne fossi terrorizzata.Credo che la paura venisse dal fatto che la sua personalità era molto più forte della mia e stava prendendo il sopravvento.Era lui il più forte.Questa condizione mi mortificava ma mi travolgeva in maniera inspiegabile.

PURA FoLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora