Capitolo 7

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Feeling my way through the darkness
Guided by a beating heart
I can't tell where the journey will end
But I know where to start.

Avicii - Wake up

-

Era blu. Anche gli occhi di Adam lo erano. Tutto, intorno ad Aaida, era di quella tonalità talmente scura da metterle i brividi. Aveva paura, era terrorizzata alla perdita del fratello, ormai il penultimo Maguy.
Adam..》Sussurrava quello e basta, non aveva altro in mente che lui. Pensava a tutte le loro risate durante la raccolta dei frutti dagli alberi, o durante le cene in famiglia.
Mi hai mentito.》
A

aida non sopportava il fatto che suo fratello l'avesse presa in giro, non dicendole delle spedizioni di droga in Sardegna.
《L'ho fatto per noi.》Le rispose Adam, ormai sull'orlo della morte.
《Non importa, adesso.》Sussurrò Aaida.《Non lasciarmi.》
Un ultimo sospiro, poi Adam lasciò che la sua anima andasse in un posto sicuramente più felice di quello.
E Aaida rimase sopra il corpo inerte del fratello, sussurrando parole in africano, tra le lacrime di sofferenza.

Quando si svegliò, Aaida era accanto a Chad. Aveva dormito con lui, quella notte. Non era la prima volta che dormiva con lui o che sgattaiolava nel suo letto nel cuore della notte per paura. Chad le diceva che l'avrebbe protetta da tutto, e le parole che le sussurrava la calmavano un po', ma ciò non aveva impedito agli incubi di fare strada nella sua mente e mostrarle immagini che non avrebbe voluto mai vedere e parole che non avrebbe mai voluto sentire. Chad non poteva impedirlo, quello. Era così da giorni, ormai.
Gli incubi la trascinavano nel terrore più assoluto, facendola sentire sola e incompresa tra tutti. Non dormiva, o almeno cercava di non farlo, immaginandosi cosa sarebbe successo se avesse chiuso le palpebre.
Gli incubi la stavano consumando lentamente.
《Aaida?》
《Scusa, ti ho svegliato.》Disse Aaida, in italiano. Faceva grandi progressi e riusciva ad avere una conversazione quasi corretta con tutti.
Sbagliava alcuni verbi, ma non le importava. Avrebbe imparato, con il tempo. Dopo tutto, avrebbe trascorso l'intera vita lì, in Italia. Mica poteva imparare tutto a sedici anni, quando aveva in mente il fratello e le sue condizioni.
《Oh, tranquilla.》Chad le sorrise, ancora con le palpebre socchiuse. 《Hai avuto un incubo?》
Aaida annuì. Si fidava ciecamente di Chad, dei suoi consigli e delle sue parole premurose.
《Adam.. giusto?》
《Chad, io voglio andare a cercarlo.》
《Lo so.》
Lei moriva dalla voglia di prendere uno zaino, metterci tutto il necessario e partire alla ricerca del fratello, anche da sola. E, soprattutto, voleva farlo prima di Marco. Marco che si drogava e voleva ciò che volevano un po' tutti, dal fratello. Che avrebbe fatto di tutto, pur di ottenere quella roba.
《Dai, ora dormi.》La incoraggiò Chad.
Ma lei non voleva dormire, non voleva ricadere in quell'orrore.
《Ho paura.》Confessò.
《Aaida.. io sono qui. Immaginami anche nel tuo sogno, prova a vedermi come qualcuno che combatte con te, fino alla fine.》
Aaida sorrise, mentre lo guardava negli occhi. Ci vedeva quel colore tanto familiare, che un po' la calmò. Ammirava Chad, lo stimava. Era un esempio da seguire, per lei. Probabilmente se non ci fosse stato lui a salvarla da tante situazioni, si sarebbe ritrovata sola e incompresa. Ma Chad sembrava conoscerla, comprenderla e ci teneva.
《Ci sono io, Aaida.》Le sussurrò, mentre lei appoggiò la testa al cuscino e chiuse le palpebre, fidandosi delle parole di Chad.

《Buongiorno!》Kia rivolse un sorriso smagliante ai due, appena entrati in cucina con i volti assonnati.
《Ciao mà》Chad si sedette al tavolo con Aaida.
Era una giornata calda già dalla mattina, il caldo penetrava dalle finestre spalancate.
Fynn leggeva il giornale seduto al suo solito posto, accanto ad Aaida.
La donna portò due tazze fumanti di caffè latte ai ragazzi, che la ringraziarono.
Era tutto così differente dall'Africa, ma Aaida stava vivendo lì, imparava l'italiano, le usanze e iniziava ad assumere una forma del fisico più slanciata.
Quando era in Africa, mangiava poco e niente, contando che il raccolto andava diviso per quattro. Aaida era davvero magra. Kia cercava di farla ingrassare in tutti i modi possibili, e ci riusciva.
《Aaida, oggi Marco deve farti lezione?》
Quasi le andò il latte di traverso, mentre Chad si era notevolmente irrigidito. Sembrava uno stecco, e si vedeva che era palesemente nervoso.
Certamente Aaida non poteva raccontare ciò che era successo realmente, così si limitò a qualche parola messa lì.
《Oh, no.》
Kia annuì e sparì in cucina.
Sospirò, mentre guardava con la coda dell'occhio Chad, anche lui più rilassato.
Ritornarono in camera, sempre insieme, e si sedettero nel letto del ragazzo.
《Scusami, Aaida. Non avrei dovuto mandare via Marco. Se i miei lo scoprono..》
《Ehi, no. Smettila.》
Chad si sentiva in colpa da quelli che erano giorni, ormai. Non voleva far arrabbiare i suoi, né impedire ad Aaida di avere un istruzione.
《Non capisci. È colpa mia!》Chad si alzò, guardando Aaida con uno sguardo colpevole.
《Quello è un drogato》Lei imitò il movimento dell'amico.《Mi avresti seriamente lasciato con un drogato, che voleva usarmi per drogarsi ancora?》
Chad scosse la testa, non ancora convinto delle parole della ragazza davanti a lui.
《Mi hai, di nuovo, tirata fuori da una situazione orribile. Grazie.》
Aaida ci provava con tutte le sue forze di far capire a Chad che lui aveva aggiustato e non rovinato le cose.
In un certo senso, aveva anche aggiustato Aaida. Quando era arrivata a Pozzallo, un mese prima, era distrutta. Esternamente e internamente. E lui l'aveva riparata lentamente e con una dolcezza infinita, senza neanche accorgersene.
《A giorni andrò a cercare Adam.》Ammise.
Chad sollevò la testa e la guardò negli occhi, leggendo determinazione.
《Andremo.》La corresse, sorridendo.

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