You, wherever you are
Every night I almost call you
Just to say it always will be you
Wherever you are5 Seconds of Summer - Wherever you are
-
Casino.
Era così che poteva definire la sua vita in quel periodo, oltre che a tanti altri aggettivi non molto rispettosi.
Alessandro girava in tondo, lentamente, sopra la sua sedia girevole, con una penna in bocca e lo sguardo puntato chissà dove, chissà quanto lontano. Sulla scrivania il libro di storia aperto non lo ispirava per niente, così decise di chiuderlo e lanciare la penna che finì per terra.
Si avvicinò allo specchio, dove vide il suo riflesso stanco, completamente abbandonato rispetto ai mesi prima. I capelli erano crespi, gli occhi avevano perso il colore profondo che avevano sempre avuto. Erano spenti, privi di ogni emozione, anche della più piccola e insignificante. Ogni suo pensiero era insensato, dentro la mente vuota.
Si toccò la guancia, sentendo sotto il polpastrello il leggero fastidio dato dal sottile strato di barba chiara.
Chiuse gli occhi per un secondo, immaginando che con lui ci fosse Aaida, che gli toccava la guancia con le mani piccole e delicate, la bocca schiusa e gli toccava i capelli, sistemandoli.
I giorni precedenti li aveva passati a studiare, studiare e studiare, quando invece doveva andare a Siracusa insieme ad Adam.
Ma suo padre non era d'accordo con nulla di ciò che stavano per fare, ovvero trasferirsi a Siracusa. Così, Alessandro non poteva neanche uscire di casa, se non per andare a scuola. In quanto a Adam, Alessandro non lo vedeva dal giorno in cui aveva deciso di partire.
Vedeva poco anche Chad, e gli mancava da morire passare il tempo con una presenza che non fosse quella pimpante di Sofia.
Aveva anche abbandonato la speranza di vedere Aaida. Non era possibile, e lui avrebbe dovuto studiare a fondo, con la maturità dietro l'angolo.
Sbuffò e andò a prepararsi una tazza di caffè, quando vide Adam in cucina con i piedi appoggiati comodamente sul tavolo e lo sguardo che vagava dall'alto al basso, sul corpo di Alessandro.
《Santo cielo!》Esordì.《L'ultima volta che ti ho visto avevi un'aspetto decisamente più decente.》
Alessandro lo ignorò, anche se non sapeva nemmeno come avesse fatto ad entrare.
《Cosa vuoi?》
Adam sorrise.《Sai, io non ho smesso un attimo di cercare mia sorella.》
Alessandro scrollò le spalle.《Buon per te.》
《So dove è e con chi abita!》Sorrise di nuovo, sperando in una reazione felice da parte dell'altro che però non arrivò.
《Non vengo con te, qualunque cosa tu stia pensando di fare. Aaida ha la sua vita, io la mia.》
《È per questo che sei così?》
《Come?》
《Dai, guardati. E non dirmi che è lo studio. Sei davvero orribile. Forse dovresti fare una doccia..》
《Oh, zitto》Alessandro si passò una mano tra i capelli.《Adam, vai. Per favore.》Gli indicò l'ingresso della casa, illuminato dalla luce del pomeriggio freddo.
Adam lo raggiunse all'entrata con passo sicuro, per poi mettere una mano sulla maniglia dorata.
《Ci si vede a Siracusa.》
Alessandro aggrottò le sopracciglia confuso.《Cosa?》
Ma Adam era già uscito, camminava per strada con il suo giubbotto stretto e le mani nelle tasche.《Aaida!》
Dal banco verde, si sollevò la chioma riccia della ragazza che mise la penna sopra il banco, rivolgendo al professore uno sguardo di scuse, incapace di formare una parola decente.
《Concentrati sulla lezione, per favore.》
Aaida annuì e per il resto della lezione continuò a prendere appunti e segnare parole a lei sconosciute.
A volte i suoi compagni le passavano davanti senza degnarla di uno sguardo, altri invece la guardavano male o le lanciavano qualche occhiata piena di disgusto.
Cos'ho che non va?
A volte le si formava un groppo in gola che si scioglieva lentamente solo quando tornava a casa, e le parole dolci di Marta le scaldavano il cuore. Voleva piangere, ma aveva smesso. L'aveva promesso a se stessa. Non voleva passare la sua vita a rimuginare sul passato, anche se era quello che la sua mente faceva tutti i giorni, a tutte le ore. Pensava a Chad, ad Alessandro, a Adam e a tutte le persone che, in un modo o nell'altro, l'avevano fatta vivere. Beatrice, Luca, Andrea, la Suora. Kia e Fynn. Sofia, per quel poco che conservava dentro se in sua compagnia. Pensava ai suoi. I suoi le mancavano più di tutti. I loro volti le si paravano davanti anche la notte, più nitidi che mai, facendola svegliare malamente e con mille emozioni tenute insieme da uno stato d'angoscia. Con loro avrebbe potuto avere una vita completamente diversa da quella che stava vivendo. Ma andava bene così. Le mancava una parte di se stessa, senza loro.
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Blue
RomansaAaida Maguy, adolescente africana di sedici anni, insieme alla sua famiglia viene trasportata in un mare di paura, emozioni e colori. Non sa cosa gli aspetta, una volta attraccata in Sicilia; sa solo cosa si è lasciata dietro: disperazione e guerra...