Non riesco a parlare facilmente con le persone dei miei problemi, ho sempre il timore di dar fastidio, ogni volta che magari ho bisogno di sfogarmi passo le ore a fissare il telefono per trovare la forza di scrivere un cazzo di messaggio o fare una telefonata.
Certe persone fanno scenate, si mettono a piangere, scappano e il tutto per cosa? Per avere quella parolina di conforto che tanto le fa star bene.
Poi ci sono quelli come me, che si isolano, che bevono, che spengono il telefono e sono capaci di non farsi sentire per giorni interi ma che mai, MAI! Chiederanno aiuto, mai faranno scenate isteriche, mai cercheranno di far trapelare i propri sentimenti.
La mia richiesta di aiuto sono queste parole, questi miei pensieri sparsi che scrivo sporadicamente; sono certa che se qualcuno leggesse questi miei "pensieri" capirebbe quanto io mi senta in conflitto con me stessa, o forse no, semplicemente penserebbe "minchia che palla, mai un pensiero felice!" Eppure nella mia piccola testolina c'è tutto questo, c'è amore, ci sono dubbi, c'è tristezza...
Stanotte ho scelto di nascondermi, ho afferrato il pacchetto delle sigarette e mi sono seduta sul pavimento del terrazzo a guardare le macchine che passano velocemente; dal piano di sotto arrivano gli schiamazzi dei miei amici che staranno sicuramente stappando l'ennesima bottiglia, un briciolo di invidia si fa largo, come vorrei essere come loro... ma non stasera, non ci riesco. Fisso la sigaretta che si consuma tra le mie dita e penso a come io mi stia facendo male, sospiro, non mi importa, non stasera. Mi siedo sulla ventola del condizionatore per stare più comoda e afferro il telefono per ascoltare una canzone, sempre la stessa: premo play e già dalla prima nota una lacrima solca il mio viso ma non faccio in tempo ad ascoltare il ritornello che una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare:
"Rebbè! Ma si scema?!? Che cazzo ci fai qui?"
Lancio un piccolo urlo che le provoca una risata istintiva
"Michela stavo fumando una sigaretta ho appena finito, dammi 2 minuti e scendo"
lei mi guarda con aria interrogativa mentre dentro di me spero di essere stata abbastanza convincente ma soprattutto spero di aver nascosto al meglio le lacrime (non ho bisogno di una delle sue sedute terapeutiche) ...fortunatamente lei annuisce e se ne va.
Tiro un sospiro di sollievo, chiudo gli occhi, e appoggio la testa al muro 'reprimi tutto Reb, reprimi tutto" mi dico da sola.
Riapro gli occhi e prima di rientrare lancio un'ultima occhiata alla luna, chissà se anche lui la sta guardando.
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Pensieri
Short StoryPensieri. L'unico modo per mantenerli in ordine è metterli per iscritto.