Pensieri

Firenze

00.00

Il mio cervello pulsa, c'è buio nella stanza ma cerco di guardare sempre quel solito punto fisso sul soffitto. Gli occhi mi fanno male, so che se continuo così finirò per dovermi mettere gli occhiali, sospiro e chiudo gli occhi.

Questa serata è stata abbastanza stressante per me, domani devo partire con i miei amici e non sono psicologicamente pronta, mi ritorna in mente la Calabria e ho paura di combinare altri casini, casini che cerco di non ricordare perché mi fanno troppo male.
Stasera ho urlato contro a persone a cui voglio infinitamente bene e mi sento in colpa, non volevo essere sgarbata ma ero già nervosa di mio e il ritrovarsi in mezzo ad una situazione che ti mette in situazioni scomode non è il massimo e dovevo fare qualcosa per prendere una posizione definitiva e magari cercare di risolvere tutto.

01.00

Mi rigiro nel letto, non riesco a prendere sonno, sto cercando di ricordare cosa ho messo in quella microscopica valigia che ho deciso di portarmi. Sono certa di aver dimenticato qualcosa di fondamentale e che mi verrà in mente nell'esatto momento in cui salirò sul treno.

ANSIA.

02.00

Continuo a girarmi e rigirarmi
Non riesco a levarmi la Calabria dalla testa, quell'interminabile viaggio in treno con mia cugina, quei 5 giorni passati a litigare al telefono con te e ad ubriacarmi... mi metto nei tuoi panni, ora capisco tutto perché i ruoli si sono scambiati, peccato che io non abbia la stessa tua capacità di far sentire in colpa le persone...

03.00

Ho deciso, vado a prendere le cuffiette ho bisogno di un po' di musica per calmarmi... il cuore mi batte all'impazzata, come se qualcosa dovesse andare storto per forza...
Premo play, Battisti canta con la sua solita sofferenza "il tempo di morire" e finalmente mi sento calma...
forse dormirò...

19.13
Ti ricordi di quel sogno? Ore interminabili di viaggio su un treno che ferma a Milano centrale... eppure non sei tu la mia meta, oserei dire fortunatamente, non ho bisogno di vederti come tu non hai bisogno di vedere me...
Fuori dal finestrino leggo scritto Arezzo... sono quasi arrivata, siamo quasi arrivati.
Guardo il mondo scorrere fuori dal finestrino, non mi manchi e forse l'ansia sta per andare via.

Firenze stiamo arrivando.