Quando si parla di nerd immaginiamo sempre il ragazzino brufoloso ed occhialuto con lo scotch sulla montatura degli occhiali, goffo, poco atletico e con una grande abilità al computer.
Io sono nerd.
Sono nerd eppure sono una donna, con una vita sociale di tutto rispetto, non porto gli occhiali, di brufoli ne ho pochi e il computer lo so accendere per miracolo divino, e allora perché sono una nerd?
Sono una nerd perché sono inusuale. Mi sento inusuale e mi sono sempre sentita diversa dalle altre mie amiche non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto caratteriale.
Sono quel genere di ragazza che cambia spesso look, ascolta sempre la musica, si veste su tonalità un po' dark, ma allo stesso tempo sono romantica, amo i film, soprattutto i cult e quelli d'animazione, le serie TV sono un must ma vivo per la letteratura e la scrittura è in poche parole il mio pane quotidiano...
Con il passare del tempo ho sempre notato che difficilmente riuscivo a trovare un argomento in comune con loro ma anzi molto spesso mi ritrovavo ad essere denigrata e perciò tendevo a nascondere queste mie passioni.
Era difficile trovare qualcuno con cui fare dalla più semplice conversazione a una maratona del signore degli anelli versione estesa, era difficile trovare qualcuno che comprendesse le mie battute sull' universo Marvel (o anche D.C.), non potevo parlare di videogiochi, di Pokémon, del comic-on, di Harry Potter, o addirittura semplicemente dell'ultimo libro che avevo letto... non avrebbero capito le mie citazioni e non avrebbero compreso la mia devozione e totale ammirazione nei confronti di grandi geni (per citare i più banali Allen e Burton), certamente non hanno ancora capito il perché della mia ira funesta quando hanno cercato di spoilerarmi gli avvenimenti dell'episodio VII di Star Wars, oppure quando hanno tentato di elencarmi tutte le morti della 5ª stagione del trono di spade... ma su queste cose potrei starci tutto il giorno e un capitolo di wattpad non basterebbe per sfogare tutta la mia frustrazione a riguardo.Il punto è che la mia "diversità" nel gruppo mi è sempre stata di peso, mi manca e mi è sempre mancato quell'altro nerd con cui parlare, un individuo che mi comprendesse una volta tanto... c'è da dire che nella mia vita ho subito insulti davvero pesanti per il mio aspetto fisico e non parlo solo delle mie "curve generose" ma anche per le cose più stupide come per esempio il modo di portare i capelli (troppo corti, troppo scuri, troppo colortati...), e più la mia originalità veniva soppressa più io cercavo di tagliarmi fuori dal mondo e crearne uno mio, la situazione è peggiorata ancor di più quando ho cercato di far avvicinare i miei al mio "mondo magico" ho ricevuto come risposta frasi come "tu e quella robaccia li" o "ma accirt" oppure "fatti una vita"... da commenti come questi ho capito che la mia vera ne andava nascosta per lasciare spazio ad una ragazza che potesse essere accettata e ritengo che sia nata da qui la mia repulsione nei confronti del contatto fisico e dell'espressione emotiva: un esempio banalissimo di questo fenomeno può essere che fino a qualche anno fa , quando dovevo uscire cercavo sempre di vestirmi nel modo più anonimo e conformista possibile, niente scritte, niente fantasie, niente eccessi... niente abbracci, poche parole e pochissima enfasi e più me lo facevano notare più io mi chiudevo.
Fino a quando non so come non ho capito che stavo sbagliando e che la mia personalità non doveva essere di peso ne per me nè in particolar modo per gli altri e che se proprio gli davo noia, dovevano farsene una ragione se volevo vestirmi tutta di nero, se al posto di ascoltare la loro musica preferivo i Beatles (definiti da loro "mosci"), oppure se la domenica mattina al posto di dormire preferivo uscire con il mio gruppo di fotografia a fare foto street in giro per la città.
Ho iniziato a fregarmene e addirittura con un po' di forza di volontà sono riuscita a far conoscere le mie passioni ai miei amici, certo, non le hanno condivise, ma almeno ho smesso di vergognarmi, ho iniziato ad aprirmi di più con loro dal punto di vista emotivo (da quello fisico ci sto ancora lavorando), ho iniziato a raccontargli i miei pensieri, e ho messo di tenere nascoste le mie opinioni... alcuni di loro (i pochi eletti) hanno avuto addirittura l'onore di poter leggere i miei capitoli su Wattpad .
Ho iniziato a vivere la mia vita con meno imbarazzo e più autostima: Se voglio mettere dei calzini di Star Wars, li metto. Se voglio mettermi a disegnare, disegno. Se voglio scrivere, scrivo. Se voglio far dipingere le pareti della mia stanza di grigio, le faccio dipingere di grigio (e non di quell'azzurro sbiadito che mi hanno consigliato).
Non mi interessa il giudizio di nessuno, gli sguardi di disgusto nonostante lascino il segno cerco di farmeli scivolare addosso con più naturalezza e i commenti oramai faccio finta di non sentirli; certo come ogni ragazza ogni tanto sogno di svegliarmi domani mattina con i capelli perfetti, un fisico da far invidia... ogni tanto vorrei essere come Julia Roberts in Pretty Woman che cammina spavalda e cazzuta, oppure elegante come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, ma poi mi ricordo che la vita non è un film, e che dopotutto vado bene così come sono con le mie insicurezze e la mia disuguaglianza, non devo nascondermi dietro un qualcosa che non sono, (è sempre la solita solfa del "è meglio essere o apparire?" che ci assegnavano alle medie come testo argomentativo). Ho capito che non devo vergognarmi perché io sono io, ed è la cosa più originale che potrò mai essere in tutta la mia vita.
Io sono nerd, duff, geek, asso, e ne vado fiera perchè so che là fuori, oltre queste mura e oltre i confini di questo paesino ci sono tantissime altre persone che condividono il mio stato d'animo.
Stanotte, nella mia piccola stanza illuminata dalla sola luce del telefono, mi sento meno sola.A duff story
🤓
STAI LEGGENDO
Pensieri
Short StoryPensieri. L'unico modo per mantenerli in ordine è metterli per iscritto.