Pensieri

J'accuse

È difficile voltare le spalle a qualcuno che ha bisogno d'aiuto ma quando ad un certo punto non sei più richiesta la situazione diventa meno complicata del previsto.
Certo inizialmente puoi sentirti in colpa ma dopo svariate e svariate volte che cerchi di sistemare tutto ti stanchi e cambi aria cercando di vedere le cose da un'altra angolazione.
Ricominci a respirare.
Scollarsi di dosso i problemi altrui non è crudele, soprattutto quando già in precedenza (e sto parlando di anni) hai sempre cercato di stargli accanto.
Attenzione.
Non sto parlando di tagliare i rapporti, un caffè al bar e una chiacchierata non li nego, ma l'amicizia è un'altra cosa: amicizia è fidarsi, è poter parlare e poter esprimere la propria opinione... troppe volte ho perdonato oppure ho fatto finta di nulla.
Mi ritengo una persona pacifica, nel senso che quando vedevo qualcuno discutere in particolar modo quando c'erano di mezzo i miei amici mettevo da parte la mia opinione in modo tale da sistemare tutto.

Ma questa volta è diverso.

Oggi non ho la forza di sopportare ancora l'ipocrisia delle persone, vorrei restare a casa a studiare, magari a leggere un libro oppure a disegnare un po'... ho bisogno di tranquillità.
Non ho voglia di fare discorsi vuoti, non ho voglia di ascoltare sempre le stesse lamentele e non mi va di dover rispondere sempre con le stesse solite frasi inutili e alle quali io non credo.
Ma cosa posso fare io? Non posso parlare. Non mi sento libera di dire nulla perché so che andrà a finire come le altre volte, verrò aggredita e sarò costretta a ritirare tutto.
Ieri a Roma mi sono sentita sola, sono stata isolata, dalle mie "amiche" e perché? Perché non ho scelto di schierarmi dalla loro parte, non ho scelto di abbandonare il gruppo per protestare, non ho scelto di assecondare degli inutili capricci di chi magari dei suoi errori non si rende conto... mi sento stanca di tutto questo.

Sono questi i momenti in cui vorrei andare via...