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Pov Sharon
Era una giornata di pioggia. Insomma, il tempo non era dei migliori. Ma in compenso mi sarei potuta bere una bella cioccolata calda, seduta sul divano e guardando un po' di televisione.
Se vi chiedete dove si trovi Niall? Dorme ancora nel suo letto.
Sono le 6:30 del mattino, ma qui a Londra sembrano le 21:00 di sera.
Non so se mi manca il college, probabilmente sì, ma non del tutto. Poiché assomigliava ad una piccola prigione dove si trovavano tutti i ragazzi che sprecavano la loro vita lì, in quel posto senza vivere ciò che gli aspettava.
Dopo un po' decisi di vestirmi e di uscire per prendere aria.
Non lasciai nessun messaggio a Niall, non credo che ne avesse bisogno.
Quando uscii dal palazzo, un'ondata di freddo e di acqua mi andò addosso. Mi sarei presa una bella febbre senza ombrello.
Non mi sarebbe interessato più di tanto.
Incominciai a camminare per le strade di Londra quando vidi un'altra ombra dietro di me, ferma, non si muove di un passo.
Scrutai quell'ombra cercando di capir chi era, ma non ci riuscii, mi girai e vidi che era Harry.
Che ci faceva lui qui alle 7:00 del mattino?

Pov Harry
Cazzo. Un altro incubo, un altra notte passata a ricordare quel giorno. Il giorno che si rivelò il più brutto della mia vita.
Dovevo prendere un po' d'aria, mi alzai e mi preparai un caffè. Avevo bisogno di svegliarmi e di sciacquarmi la faccia con della bella acqua fredda.
Vidi che ore erano, le 6:45 del mattino, e guardando la finestra il sole non era ancora sorto, ma probabilmente ci sarebbe stata la pioggia.
Mentre guardavo le strade vuote, scorsi la figura di una ragazza. Assomigliava tantissimo a Sharon. Fissandola dalla finestra mi accorsi che era lei, era bellissima, vidi che non aveva neanche un ombrello per coprirsi la testa. Mi misi degli indumenti a caso e scesi, ed eccola lì, la raggiunsi e rimasi fermo a guardarla dalle sue spalle. In quel momento neanch'io avevo qualcosa con cui coprirmi la testa. Quando vide la mia ombra rimase pietrificata, dopo un po' si girò per guardarmi e disse:

- che fai? Mi segui?

- no che non ti seguo, ti ho vista dalla finestra e sono sceso perché... Guarda lascia perdere.

- perché?

- niente.

- non ci credo, dai sputa il rospo.

- e allora promettimi una cosa.

- cosa?

- non ti muoverai e non dirai nulla.

- va bene.

Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla guancia. Cavolo, gliene avrei dati un miliardo di baci sulla guancia, era morbida come un cuscino.

Dopo un po' guardai la sua faccia, era arrossita. Dopo un po' disse:

- p-perché?

- non lo capisci?

Rimase zitta, senza parlare.

Si avvicinò lentamente a me, e mi abbracciò.
La strinsi fortemente a me, non avrei voluto più lasciarla.
Dopo l'abbraccio ci guardammo negli occhi. Dio i suoi occhi, erano qualcosa di meraviglioso.
Ora non avevo più paura di rivelarle quello che pensavo di lei.

- hai degli occhi stupendi.

- oh, beh... Grazie.

Cristo l'amavo da impazzire.

- che ne dici di venire da me?

- va bene, se non disturbo.

FATHER。𝓷𝓲𝓪𝓵𝓵 𝓱𝓸𝓻𝓪𝓷 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora