FATHER。𝓷𝓲𝓪𝓵𝓵 𝓱𝓸𝓻𝓪𝓷

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Pov's Niall

Mi stavo preoccupando seriamente di Sharon, non la vedevo fa troppo tempo così decisi di chiamarla per farva ritornare a casa:

- hey Niall! È successo qualcosa?

- hey principessa! No, volevo solo passare un po' di tempo con mia figlia...tutto qui.

- sto per arrivare. Sono a casa di Harry non ci metterò niente a tornare a casa.

- come mai sei a casa di Harry? Mi devo preoccupare?

- no no, non mi ha fatto niente stai tranquillo. Ti dovremmo dire una cosa, appena arrivo. Spero che per te non sia brutta.

- va bene. A tra poco.

- bye.

Chiusi la chiamata e mi stesi sul divano, pronto per passarare un pomeriggio con lei.

Pov's Sharon

Dopo che Niall mi chiamò, incominciai a preparare la colazione cercando di non incendiare la cucina.
All'improvviso sentii due braccia cingermi i fianchi e delle labbra che baciavano il mio collo. Mi girai e misi le mie braccia sul suo petto e disse:

- sei troppo sexy, Sharon. Non penserai che in estate uscirai così per andare da qualche parte?

- e chi me lo vieta?

- io, mi pare ovvio. Sei mia Sharon, solo io posso guardarti in queste condizioni.

- mh...possessivo.

- molto, con le cose che mi appartengono.

Lo baciai, quel bacio a stampo diventò sempre di più, Harry mi prese per i glutei e mi portò dul suo letto, le nostre labbra non si separavano. Spostò le sue mani dai miei glutei ai fianchi, sfilandomi la maglietta. Lo guardai negli occhi, le sue iridi erano di un verde lucente, sguardo pieno di amore e malizia. Poi disse:

- cristo Sharon, mi fai impazzire. Spero che tutto ciò non sia un sogno.

Sorrisi, un sorriso a 32 denti. Baciai di nuovo quelle labbra morbide, erano una droga per me.
Sentendo un odore di bruciato dissi:

- Harry, il cibo sul fuoco cazzo!

Mi alzai subito dal letto, senza far tanto peso al fatto che non avessi la maglietta addosso. Mi diressi di corsa in cucina e spensi il fornello. Mi girai verso Harry che mi guardò con aria confusa. Dopo un po' mi ricordai di non aver una maglia addosso. Mi coprii subito con le braccia e le mie guance si colorarono di un rosso acceso. Sentii la sua risata, si avvicino a me abbracciandomi e disse:

- sei perfetta, perché vergognarsi di questo piccolo e grazioso corpo senza imperfezioni?

- peso quanto una balena, andiamo Harry non dire cazzate.

- sei leggera come una foglia, Sharon. E pensa che ti mangierò tutta, prima o poi. Ora guardami, perfavore.

Lo guardai, mi abbassò le braccia e disse:

- forse abbiamo corso un po' troppo, piccola...non credi?

- concordo pienamente, Edward.

- ora andiamo da Niall, prima che ci dia per dispersi.