Canzone per il capitolo: photograph. - Ed Sheeran
Sharon's pov
Dopo un paio di ore, arrivammo.
Non era una di quelle ville da ricconi per fortuna. Era una di quelle case di palazzo, mi andava bene.
Appena scesi dall'auto, mi diressi verso la porta, aspettando un suo arrivo.
Quando arrivò prese le chiavi del cancello e lui disse:- andiamo con l'ascensore, abito all'ultimo piano.
- no grazie, sono claustrofobica.
Lui annuì ed uscì dall'ascensore e disse:
-vuol dire che ci faremo cinque piani insieme.
Feci una piccola risatina e lo vidi sorridere, per poi sentirlo sussurrare:
-come sei bella.
Arrossii, non ero abituata ai complimenti, per giunta non ero a mio agio.
Per rompere l'aria che si era creata dissi:- andiamo o dobbiamo aspettare qualcuno?
Si mise a ridere, era molto contagiosa la sua risata che stavo diventando rossa per trattenere le risate, tra un po' sarei scoppiata. Ma mi trattenni comunque.
Appena arrivammo alla porta, Niall sporse in avanti per prendere le chiavi.
Quando aprì la porta un'ondata di aria calda mi travolse. La prima cosa che feci fu sedermi sul divano con la delicatezza di un elefante. E lui disse:
- sei molto stanca, riposati. Se vuoi ti porto le valigie nella tua stanza.
- non preoccuparti, ci penso io.
Chiesi dove si trovava la stanza e mi avviai.
Quando entrai vidi le pareti dipinte di nero con decorazioni in oro. Scaffali del medesimo colore, e il letto matrimoniale rosso. Sembrava una di quelle stanze dove si fanno giochi erotici. Ma forse mi sbaglio.
Mi sedetti sul letto ed osservai meglio la stanza, era molto elegante.
Guardai le lampade dorate sui comodini. Sul comodino destro trovai una foto.
La presi, e la guardai. Era Niall, con una ragazza. Lui l'abbracciava da dietro e il suo viso si trovava nell'incavo del suo collo.
Pian piano la porta si aprì rivelando lui, e disse:
- emh...tra un paio di minuti la cena è pronta.
-okey.
Si inginocchiò davanti a me, facendo la parte di un padre amorevole. E poi mi disse:
-hey.
Non risposi, mi rifiutavo di parlargli.
-guardami.
Non alzai nemmeno di un centrimentro il volto. Ripetò ciò che disse:
-ho detto guardami.
Lo guardai, mi mise una mano sotto il mento e dissi:
- non...toccarmi.
- perchè? Sono tuo padre...
- no che non le sei. E ora lasciami.
Gli levai la mano dal mio volto. E lui disse:
- sai chi è quella ragazza nella foto?
Non risposi, e lui continuò:
- tua madre. Era così solare, simpatica,dolce...eppure le assomigli così tanto.
Ci furono alcuni minuti di silenzio, ma continuò:
-so che hai sofferto tanto, sei cresciuta senza una famiglia, casa. Insomma non hai avuto niente.
Guardavo le mie scarpe rovinate,erano molto interessanti. E se avessi alzato lo sguardo per almeno un secondo sarei scoppiata a piangere davanti a lui, e non volevo. Poi risposi:
- non mi sei mai stato affianco, ho vissuto tutto da sola. Non hai mai sentito la mia prima parola, la mia nascita, il mio primo compleanno, i miei primi passi... e ora pretendi che io debba fidarmi di te come se fossi una persona che conoscessi da anni. Ma non lo sei, e non credo che ti perdonerò facilmente.
Ero stanca, non volevo ascoltare più niente.
Mi girai per guardarlo un'ultima volta, per poi andarmene.
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FATHER。𝓷𝓲𝓪𝓵𝓵 𝓱𝓸𝓻𝓪𝓷
Sonstiges"ʟᴀ ɢɪᴏɪᴀ ɴᴇɪ ᴍɪᴇɪ ᴏᴄᴄʜɪ ɴᴏɴ ɪɴɪᴢɪᴀ ǫᴜᴀɴᴅᴏ ᴀʀʀɪᴠɪ ɪɴɪᴢɪᴀ ǫᴜᴀɴᴅᴏ sᴀɴɴᴏ ᴄʜᴇ ᴀʀʀɪᴠᴇʀᴀɪ, ɢʟɪ ᴏᴄᴄʜɪ sᴇɴᴛᴏɴᴏ ᴘʀɪᴍᴀ." Inizio: 6/3/2016 Fine: / #93 in casuale: 1/07/2017 DTORIA DA CORREGGERE E RIVEDERE