FATHER。𝓷𝓲𝓪𝓵𝓵 𝓱𝓸𝓻𝓪𝓷

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Pov's Sharon
mi girai e notai che era Harry. Mi tirò verso di lui e mi diede un bacio delicato sulla guancia, un piccolo bacio innocente come quello dei bambini. Mi guardò dritto negli occhi e sorrise, lasciò il mio braccio e mi sussurrò nell'orecchio:

- anche se sei la figlia del mio migliore amico, ti conquisterò.

Alzai gli occhi al cielo, lo guardai e gli dissi:

- Vedremo, Styles.

Un ''ragazzo'' di ventitré anni che ci provava con una ragazza di diciotto anni credeva davvero che mi avrebbe conquistato... bhe, solo nei suoi sogni. Vorrei tanto sapere perché è diventato così amico di mio padre, un uomo di quasi trentasette anni (anche se ne dimostrava di averne venticinque). Ricordandomi che ero in pigiama, bussai da Harry e gli chiesi:

- riccio sai per caso che fine abbia fatto Niall? Mi servono le chiavi di casa.

- è qui, ora te lo porto subito.

lo chiamò, quando fu davanti a me gli chiesi le chiavi, e disse:

- piccola non credo che tu possa andar a casa in pigiama, a piedi.

- beh, accompagnami no? Ho bisogno di prendere un po' d'aria.

I miei occhi lo scrutavano molto attentamente, osservavo ogni suo movimento. Dopo poco tornò con le chiavi della macchina nella sua mano salutando Harry, per poi venire verso di me e portarmi a casa. So di comportarmi da stronza con lui, ma per ora non sarei riuscita a fare altro. Appena entrammo in macchina accesi la radio, facendomi poi trasportare dalle note della canzone Pillow talk. Purtroppo non mi accorsi che Niall aveva abbassato il volume della radio per ascoltare me che cantavo, visto che ero troppo concentrata a guardare le strade di Londra. E dopo poco che me ne resi conto, smisi e guardai Niall, in quel momento sorrideva. Il suo sorriso mi fece diventare rossa come un peperone, a quel punto disse:

-non sapevo di avere una figlia cantante, sei molto brava.

Non risposi, in quel momento l'imbarazzo aveva preso il sopravvento sul mio corpo, da un momento all'altro da stronza ero diventata una che arrossiva la maggior parte delle volte. Forse... questo era l'effetto della vulnerabilità, che brutta sensazione. La odio. Gli risposi con un flebile "grazie."
Appena arrivammo a casa corsi verso la porta, l'aprii ed entrai nella stanza mia e di Niall. Presi un pantalone nero e un felpone della vans nero prendendo le converse bianche per poi dirigermi verso il bagno chiudendomi a chiave.

Quando fui pronta uscii, aspirando in pieno l'aria delle città.

Per prima cosa presi le cuffiette e feci partire '' touch and go'' di Ed Sheeran, quanto adoravo quella canzone.

mi incamminai per le strade di Londra, ammirando London Eye, il Big Ben e la sede reale della regina d'Inghilterra.

Avrei voluto vedere anche gli Harry Potter Studios, io sono una fan sfegatata di quel film; diciamo che mi piace rivedere tutti i film di Harry Potter quando sono giù di morale, mi rasserenano. Ma credo che vederlo in totale solitudine non sia bellissimo.
Mentre continuavo a camminare per le vie di Londra sentii qualcuno chiamarmi da lontano, all'inizio non mi girai, ma dopo una decina di volte mi voltai intravedendo il viso di Harry in lontananza. Certe volte mi sembra uno stalker, chissà adesso cosa vorrà da me...

(Siamo a 9.92k visualizzazione, non ho parole, love you)