Pov Kristen:
Un altro straziante giorno di scuola era iniziato.
Ero così maledettamente incavolata con il mondo e non ne sapevo neppure il motivo.
Non avevo preso il bus per andare a scuola, avevo bisogno di una passeggiata e di aria fresca per sbollire la mia rabbia e per contenere la mia voglia incontrollabile di sangue umano, era strano volerlo così insistentemente.
Non mi capitava quasi mai, ma erano giorni che mi sentivo depressa.
Sentivo le voci dei passanti che dicevano sempre le stesse cose:
Guarda che bella!
Un pensierino lo farei!
Era bello sentirlo, ma anche brutto perché nessun ragazzo avrebbe mai visto la ragazza che ero veramente.
"Ehi Kristen" mi girai e vidi Robert in tutto il suo splendore corrermi incontro.
Mi morsi il labbro inferiore.
Era un pò sudato e sentivo il suo cuore battere ad un ritmo accelerato.
Feci un respiro profondo cercando di calmarmi, ma più si avvicinava, più era difficile.
"Ciao Robert" lo salutai e lui mi sorrise passandosi una mano tra i capelli.
"Come stai?" Chiese bevendo un sorso d'acqua.
Mi faceva venire in mente cose poco caste da fare.
"Bene e tu come stai?" chiesi incamminandomi verso la scuola, lui mi affiancò sorridendomi.
"Bene, volevo dirti che ieri è stato fantastico!" esclamò prendendomi per mano e trascinandomi con se all'albero dove accadde l'inevitabile.
"Robert, è stato un errore quel bacio" sussurrai piano, lui alzò le spalle e cominciò a torturarmi il collo.
Gemetti spingendolo, posai lo sguardo sui suoi occhi, mi avvicinai al suo collo e leccai il lobo del suo orecchio facendolo gemere.
"Non complicare le cose ragazzino" lui mi sorrise baciandomi sulle labbra.
"Non le complico, anzi sarà fantastico ragazzina" sussurrò leccandomi le labbra.
Chiusi gli occhi, sentivo di star perdendo il controllo.
Mi avventai su di lui succhiando il suo labbro inferiore e gemette appoggiandosi all'albero.
"Kristen!" smisi di torturarlo e mi girai verso mio fratello che mi stava guardando male, mi prese per mano e mi allontanò da Robert.
"Non sei normale! Ma ti sembrano cose da fare?!" Urlò spingendomi al muro.
"Ma cosa vuoi!? Mi so trattenere!"urlai spingendolo a mia volta e aggiustandomi la mia camicia.
"Hai i canini Kristen, se non fossi arrivato io quel ragazzo avrebbe fatto una bruttissima fine" esclamò esasperato, alzai le spalle ed entrai a scuola.
Andai verso l'aula di informatica e passai l'ora a scarabocchiare sul quaderno cercando di non pensare a tutte le voci che sentivo.Appena l'ora suonò mi fiondai subito fuori dalla classe e andai in biblioteca, dove passai il resto delle ore leggendo libri e facendo compiti.
"Ehi sorellina" alzai il viso e vidi Frank che mi sorrideva.
"Ciao Frank, voglio scusarmi per questa mattina" lui alzò le spalle e si sedette accanto a me.
"Non riesco a resistere, ti giuro è difficile" lui annuì, mi accarezzò i capelli e mi abbracciò.
"Hai palestra adesso, muoviti" annuii ringraziandolo, corsi velocemente fuori dalla biblioteca, mi fiondai in palestra e andai nello spogliatoio.
Mi vestii di fretta, con un pantalone di tuta nero della Nike e una maglia a mezze maniche grigia.Scesi le scale e fui sbattuta al muro, sgranai gli occhi per la sorpresa ma poi mi calmai guardando gli occhi di Robert.
"Mi stai facendo impazzire" esclamò teneramente, sorrisi guardandomi intorno, lo baciai a stampo e mi allontanai da lui.Cominciammo a correre, dieci giri di campo erano troppi pochi per la mia natura!
"Muovetevi sfaticati!" urlò il professore.
Posai su di lui uno sguardo poco piacevole,
se lo avessi ucciso non sarebbe mancato a nessuno!
Presa dai miei pensieri andai a sbattere contro Robert che mi guardò divertito.
Mi allontanai di scatto e sospirai.
Quel ragazzo se avesse continuato così lo avrei morso sicuramente.
"Kristen! Gioca fuori a tennis!" urlò quel cretino del mio professore così corsi fuori e cominciai a tirare le palline con la racchetta.
"Se tiri le palline così forte, dovremmo soggiogare di nuovo tutti sorellina" mi fermai e guardai Frank che mi sorrideva.
"Già" risposi alzando le spalle e sedendomi sul prato.
"Che ci fai qui?" chiesi sospirando.
"Sentivo il rumore eccessivo delle palline che colpivano con troppa energia il muro e mi sono preoccupato" rispose mettendosi a sedere accanto a me.
"Ti sei preoccupato per me o per il professore?" chiesi ridendo, lui mi tirò una spallata ed esclamò:
"Per il professore ovviamente" sorrisi mordendomi il labbro inferiore e lui mi accarezzò i capelli.
"Appena andiamo a casa, ti fai una scorpacciata di sangue" annuii abbracciandolo e lo ringraziai mentre si allontanava.Appena uscii da scuola mi fiondai sul bus, mentre mio fratello preferì andare a piedi.
Mi misi le cuffie nelle orecchie per non sentire i pensieri, presi il mio libro di storia e cominciai a ripassare.Appena il bus si fermò, scesi e mi incamminai verso casa mia.
Io e mio fratello passammo la giornata a ridere e a scherzare come due persone normali e prima di andare a letto mi sussurrò:
"A domani scema."
Sorrisi abbracciandolo e me ne andai a letto.Angolo Autrice:
Ehilà ciao ragazzi e ragazze che seguite questa storia! Un nuovo capitolo è arrivato, vi è piaciuto? Cosa pensare che succederà tra Kristen e Robert? Ciao!!! France ora tocca a te! 😌
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Twins, Don't Twins
VampireCi chiamiamo Frank e Kristen e siamo fratelli. Io sono la più popolare nella mia scuola, mentre Frank è un pò deriso dagli altri ragazzi. Controllare la rabbia è molto difficile nel nostro stato. Eh si, non siamo ragazzi comuni come gli altri, noi...