26° Capitolo

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Pov Frank:

●Correvo per un bosco che sembrasse non finire, la luce della luna era offuscata dalla fitta vegetazione. Qualcuno mi inseguiva.
Io correvo, il cuore batteva fortissimo e ogni parte del mio corpo tremava.
Continuai a correre per il bosco, facevo slalom per evitare gli alberi cercando di stare attento ai ramoscelli spezzati e alle radici.
Mi voltai un attimo dietro per cercare di scorgere il viso di chi mi seguiva. Riuscii a vedere solo un paletto con la punta in argento che veniva illuminata dai flebili fasci di luna.
Non mi accorsi di niente, inciampai in una radice ed in un attimo mi ritrovai quell'essere addosso tentando di impalarmi.
Riuscii a spingerlo via con un calcio e ripresi la fuga.
Mi voltai un'altra volta per vedere se ero ancora seguito, ma inciampai di nuovo e la scena si ripeté.
Riuscii ad uscirne salvo di nuovo, ripresi a correre e raggiunsi una casa circondata da quattro frassini.
Provai ad entrai e constatai che la casa non aveva un proprietario.
Mi ci rifugiai dentro e corsi nella cantina.
Accesi la lampada ad olio per far luce, aveva uno stile molto rustico, penso sia una casa del 1500.
Vidi disegni di vampiri sgozzati, impalati, bruciati...
Scene raccapriccianti che mi misero tutt'altro che sicurezza.
Risalii e uscii il più presto da quell'abitazione.
Qualcosa mi si scaraventò addosso, senti spifferi passare dai sottili fori tralasciati dal paletto che mi trafiggeva, vidi la mia vita umana passarmi davanti agli occhi e morii lasciando il mio corpo, ormai grigiastro, giacere tra quei quattro alberi, sul portico di quella casa.●
Mi svegliai, sobbalzando dal terreno.
Mi ero addormentato sulla strada, dopo aver fatto una piccola sosta a casa di una dolce bambina.
Quel sogno mi ha portato alla mente i ricordi di quei sentimenti umani, ormai soppressi dal mio incoscio per mia opera e per opera di quelli che ne hanno contribuito.
Mi incamminai, afflitto dal dolore di ciò che avevo fatto verso casa e giurai che appena fossi arrivato, avrei supplicato la morte a Kristen perchè non ho voglia di vivere con questa terribile visione di me che uccido una bambina e la mia migliore amica.
Durante il percorso di ritorno intravidi la casa di Paula, la mia dolce Paula che io avevo ucciso con le mie stesse mani.
Mi sedetti sul portico, presi il capo e lo strinsi tra le mie mani mentre il mio cervello recitava bestemmie a me stesso.
Dopo aver pianto e rimpianto Paula, andai al cimitero per rivedere un'ultima volta Lawrence.
Passai dalla sua tomba, accarezzai la sua foto e lasciai un fiore bianco sopra il terreno.
Mi allontanai con le lacrime agli occhi, sapendo che tanto non sarei riuscito a raggiungerlo, ovunque lui fosse.
Arrivai davanti casa ed entrai cercando Kristen disperatamente.
Guardai in tutte le stanze, ma non riuscii a trovarla.
Mi buttai sul letto coprendomi il viso con le mani, anche se la mia vergogna non potevo coprirla. Versai ancora lacrime e, aspettando il ritorno di Kristen, mi addormentai.

Sentii la porta sbattere e incominciare un pianto inccessante. Aveva un pianto femminile, così scesi giù, pensando fosse Kristen.

Frank: «Che ci fai qui?»

?: «Scusami Frank, ho visto la porta aperta, pensando di trovare Kristen, ma non c'è...»

Frank: «Perchè piangi?»

?: «Hanno bloccato Kristen pensando fosse un vampiro e l'hanno portata via»

Frank: «COSA? DOVE L'HANNO PORTATA ROBERT?»

Robert: «Non lo so...»

Ricominciò a piangere. Lo lasciai sul divano in lacrime e corsi a cercarla.
Vidi una marea di gente al centro del paese che vociavano di un vampiro catturato.
Fermai un ragazzo e chiesi se sapeva dove fosse stato portato quel vampiro di cui tutti parlavano.
Mi disse che era stato portato nella casa abbandonata e che l'avrebbero bruciata viva li dentro.
Il mio cuore rallentò i battiti, mi sentivo svenire, avevo bisogno di sangue.
Tornai velocemente a casa, Robert sembrava che se ne fosse andato, così andai in cucina e bevvi una sacca di sangue.
Chiusi il frigo, mi girai e lo vidi nell'angolo tremolante.

Robert: «Ma cosa cazzo sei?»

Frank: «Robert, io e Kristen siamo vampiri. Ma non siamo come quelle leggende su Dracula e cavolate varie e non mordiamo la gente come si dice, siamo evoluti ormai.»

Robert: «Mi farai del male?»

Frank: «No, ma devi aiutarmi, ho bisogno di ritrovare mia sorella.»

Robert: «Ti aiuterò.»

Frank: «Bene... Ah Robert?!»

Robert: «Si?»

Frank: «Non dirlo in giro.»

Robert: «Tranquillo.»

Prendemmo la sua macchina e accellerammo verso la casa abbandonata, nella speranza che Kristen sia ancora viva.

Book's author:
Salve ragazzi, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina.
Riusciranno Frank e Robert a salvare Kristen?
Robert riuscirà a mantenere il segreto?
Fatemelo sapere con un commento.
Mary tocca a te.

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