Capitolo 2°

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<<Francene, ci sei ?>>

Chi sarà mai a quest'ora del mattino......cavolo ma sono le 5:00.

<<Francene, aprimi, sono io.>>

Sono davanti la porta e non so chi è che mi sta chiamando.

<<Chi sei ?, cosa vuoi da me ?.>>

<<Francene, sono Clare.>>

Clare è la mia compagna di classe e di banco; e anche lei è nella mia stessa classe, la 2°C.

<<Si, Clare, aspetta un attimo che ti apro>>

Ho aperto la porta, Clare mi sta porgendo una lettera.

<<Di chi è? e poi perché nera ?.>>

<<Non lo so, non è la mia, ma per sbaglio qualcuno l'ha messa sotto la mia porta e quando l'ho presa ho visto che tu eri la destinataria e ho deciso di portartela.>>

<<Ma non dovevi scomodarti a portarmela a quest'ora, potevi anche darmela in classe>>

<<Non ti preoccupare, su predila che io vado a dormire.>>

Prendo la lettera, la sto aprendo e li trovo un foglio con scritto sopra un numero telefonico e con scritto in basso chiamami.

Non so che fare, se chiamare al numero oppure no.

Sta squillando il mio telefono, vado a prenderlo, e leggo subito sul display: numero privato; rispondo.

<<Pronto?,Con chi parlo ?.>>

Qualche secondo di silenzio, dopodichè qualcuno dall'altra parte mi risponde.

<<Francene Morris ?>>

<<Si, in persona, cosa vuoi da me?>>

<<Ti ho visto uccidere una certa Genette quanche ora fa, e stalkerare un certo David Anderson.>>

<<Chi sei, hai qualche problema se io faccio tutto ciò ?>>

<<No, so solo che posso aiutarti nel tuo intento, e in tutto ciò che tu hai bisogno un aiuto.>>

<<Non mi hai detto ancora chi sei>>

<<Lo saprei fra non molto, ti dico solo che pochissima gente mi conosce come "L'assassino informatore">>

<<Allora sei tu quello che tutti chiamano il mercenario, allora queste voci sono vere.>>

<<Esatto, e ti do la possibilità di usufruire del mio aiuto o di ignorare, ma sappi che se accetterai ci sarà un prezzo da pagare.>>

<<Se accettassi quale sarebbe il prezzo da pagare.>>

<<Incontiamoci domani alle 23:00 sul tetto della scuola, vieni da sola e disarmata.>>

Sono confusa e anche un po incuriosita, la telefonata è appena finita, e sono le 5:30.

Coma ogni mattina sveglia verso le 6:00 vado a vedere come sta il mio caro David, e seguoi sempre la solita routine: mi intrufolo nel cortile del dormitorio, salgo sopra l'albero, e mi metto davanti la sua finestra che per caso stamattina era aperta, ma lui non era nel suo letto.

Entro in camera sua e senza fare rumore giro un pò per la stanza, quado ad un tratto sento la sua voce provenire dal bagno, io incuriosita accosto il mio oracchio alla porta del bagno chiusa e provo ad udire cosa stia facendo David, ma nulla, non riesco a sentire nulla quindi decido di sbirciare dalla toppa della chiave, ma nulla non riesco a vedere cosa ci sia al suo interno.

Visto che nessuno dei tentativi attuati fino adesso non hanno funzionato, un po rossa per l'imbarazzo dell'idea decido di provare ad aprire senza fare rumore la porta del bagno per vedere.

Aperta la porta eccolo che lo vedo , è dentro il box doccia dai vetri semi opachi.

Io ora, diventata rossa in viso per la vergogna visto che lo sto guardando nudo mentre si sta facendo la doccia predno il mio cellulare e scatto una foto.

Una vista angelica mi si presenta davanti agli occhi, così bella ed eccitante che sono diventata tutta rossa.

Una cosa inaspettata, esce dal box doccia, ma non si accorge della mia presenza, io mi nascondo in camera sua sotto il suo letto e da li, uno spettacolo ancor più bello mi sta facendo impazzire; lui adesso è nudo proprio davanti a me, proprio davanti al letto dove io mi trovo nascosta sotto, e anche da quella posizione decido di scattere una foto al suo bellissimo corpo nudo ed eccitante; e dopo aver aspettato che lui uscisse dalla stanza me ne andai anche io.

Dopo quella scena imbarazzante, mi trovo in classe per la lezione di scienze, e mentre il professore spiegava, Clare, mi sta chiedendo cosa ci fosse in quella lettera.

Io non posso di certo dille la verità, e quindi le sto mentendo dicendole ciò che mi passa per la testa.

Si, io non sono così dolce e amichevole, ma faccio solo finta per non destare sospetti su ciò che potrebbe accadere.

Tutta la giornata di li in avanti proseguì senpre con la solita routine: uscire da scuola seguire David, aspettare che David si addormenti e poi.................mi diriggo sul tetto della scuola come d'accordo.

Sono le 22:59, manca un solo minuto all'arrivo, eccolo che arriva, è un uomo incappucciato e con una tuta, ciò che riuscivo a vedere era un bel ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri.

<<Allora, hai accettato la mia offerta ?>>

<<Si, accetto la tua offerta, ma prima di proseguire con gli accordi vorrei sapere qual'è il prezzo da pagare.>>

Lui da una delle sue tasche estrae una provetta chiusa con del liquido all'interno, e me la porge.

<<Io ti aiuterò solo se tu mi prometti che avvelenerai Erika Murray, la tua rivale nume 1, una  studentessa della classe 2°C>>

<<Lei è la mia rivale, e credo che tu lo sappia che lei è la prima che vorrei uccidere.>>

<<Si, lo so bene, chiedi tutto ciò che vuoi, da delle semplici informazioni sulle persone della scuola a gli oggetti che ti potranno servire, alla tua reputazione.>>

<<Farò un ottimo uso del tuo aiuto.>>

E da li entrambi ce ne andammo uno opposto all'altro.




******note dello scrittore*******

So di essere un ragazzo, e quasi come tutti i ragazzi ho anche io più o meno una mentalità un pò pervera, ma vi giuro proprio che non sò come sono riuscito a scrivere quella piccola parte dove lei entra nella stanza di David.

Vi auguro una buona giornata.




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