Capitolo 4°

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<<Impossibile, qui c'è scritto tutto di tutti, e ci sono anche io.......come cavolo avrà fatto a prendere tutte queste informazioni riservatissime ?>>

Non faccio altro che sfogliare le pagine del quaderno che lui mi ha dato, sono incredula perché in ogni singola pagina ci sono foto e tutte le informazioni preziose su ogni singolo individuo dell'Istituto, persino sui professori............lui.

Il suo nome, c'è anche la sua pagina, ma con poche informazioni.

Il suo nome è..............

<<Francene, sei pronta?, su sbrigati se no arriveremo in ritardo in classe.>>

<<Si, arrivo, dammi il tempo di ricontrollare lo zaino.>>

Nascondo il quaderno sotto il letto nella mia valigetta e esco dalla stanza.

<<Finalmente ti sei decisa a darti una mossa>>

<<Scusami per averti fatta aspettare, ma mi sono addormentata e quindi ho perso qualche minuto.>>

Sto sorridendo con un sorriso amico, ma ad un tratto, le sue calde mani accarezzarmi la guancia.

<<Non c'è bisogno che tu menta, lo so che ti stavi facendo bella per il ragazzo che tanto ti ostini a non dirmi che hai una cotta.>>

<<Tu si che mi conosci bene>>

Le dico tanto per farla contenta.

<<Andiamo allora ?>>

<<Si, possiamo anche andare Clare>>

Ci troviamo nella piazza dove le strade di entrambi i dormitori si uniscono per poi dirigersi a scuola, e li fra una miriade di alunni ci sono loro due.......il mio cuore sembra essersi frantumato alla loro vista.

<<Francene, che hai stai bene ?>>

<<Si.....niente di cui preoccuparsi.>>

Invece si che c'è di cui preoccuparsi, stringo forte tra le mie mani la mia borsa con i libri, mentre li vedo socializzare, mentre vedo la mia rivale parlare animatamente con il mio amore.

<<Francene, non dirmi che non hai niente, perché sei così tesa, parla con me, guardami......cosa stai guardando che ti fa arrabbiare così tanto ?>>

Io non le sto dando retta, sono troppo impegnata ad arrabiarmi, quando ad un tratto Clare comincia a scuotermi per le spalle, e io con un solo gesto la spingo allontanandola da me.

<<Vattene.....>>

Le sussurro con un tono di rabbia prima di scappare via lontana con lei dietro ad inseguirmi e a chiamare il mio nome per farmi smettere di correre.

Sono già arrivata al parco della scuola, e ancora lei si ostina a starmi dietro, io adesso a vederla ancora dietro di me, e sola senza nessuno attorno a me, mi lascio cadere la borsa dei libri dalle mani e comincio a piangere dalla rabbia, mentre lei mi si avvicina per consolarmi.

<<Francene.......finalmente ti sei fermata, e quasi un ora che ti corro dietro........, ti vuoi decidere finalmente a dirmi che cosa avevi prima?, e il motivo perché mi hai spinta ?>>

<<Clare......tu non puoi capire.........vattene.>>

<<Cosa...., cosa non potrei capire, io sono tua amica, e forse l'unica amica che tu hai a quanto io ho capito, e no, io non ti lascerò mai sola perché tu sei la mia migliore amica>>

<<LO VUOI CAPIRE CHE DEVI STARE LONTANA DA ME, NON CAPISCI CHE IO SONO NATA PER NON AVERE AMICI CHE MI STANNO ACCANTO ?>>

<<NON DIRE COSì, IO SONO TUA AMICA.......,e nessuno può negarlo.>>

Io sono in silenzio, e la sto sentendo singhiozzare, ad un tratto mi ritrovo chiusa in uno dei suoi abbracci, lei adesso è abbracciata a me che sta piangendo.

<<Quando intendi capire che io sono tua amica, e che non ti abbandonerò mai?>>

<<Clare.......basta piangere......, se ti fa essere felice allora ti dirò chi è il ragazzo per cui ho una cotta>>

Mi giro e vedo il suo viso pieno di lacrime che le solcano il volto, i suoi occhioni grigi che luccicano e i suoi lunghi e d'orati capelli; le asciugo il viso, e andateci a sedere sotto un albero cominciammo a parlare ridendo per le facce buffe che avevamo in quel momento.

<<Allora, il ragazzo di cui ti sei innamorata alla pazza gioia ?>>

<<Ah,...si......lui.......lui.....ha dei bellissimi occhi castani chiari e dei bellissimi capelli neri, è un ragazzo davvero dolce anche se timido, io lo amo alla follia, per lui farei qualsiasi cosa.....>>

<<E allora perché non gli e lo dici ?>>

<<Ed è questo il problema....., non riesco ad avvicinarmi a lui perché ogni singola volta che ci provo c'è sempre una sua compagna di classe che lo allontana......>>

<<Non dirmi che è il ragazzo della classe accanto alla nostra,.....il suo nome....è David Anderson.......e forse so anche chi è questa ragazza di cui tu parli........mi sembra che il suo nome sia....>>

<<Erika Murray, questo è il suo nome.>>

<<Si ecco, lei è al club di "giardinaggio" con me>>

<<Davvero !!!>>

<<Si, è davvero antipatica, non fa altro che parlare di lui, di questo ragazzo che ti piace; ma mi dispiace per te, anche lei credo che lo ami, ma non gli ha ancora confessato il suo amore, e se non ho sentito male, mi sembra che abbia detto che gli rivelerà i suoi sentimenti il giorno di "San Valentino".>>

<<Ma.....ma.......mancano solamente 3 settimane!!!>>

<<Ah ??....si mancano solo 3 settimane......devi sbrigarti allora se vuoi che lei non arrivi prima di te.>>

Quella fu l'informazione che mi giovò più di tutte, da li la conversazione andò avanti solamente unilateralmente.



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