Capitolo 59°

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È sera, e la luna splende alta nel cielo, dalla città più vicina si sente un gran chiasso di sirene che suonano; il cadavere è stato trovato e tutti pensano solo e soltanto ad una conclusione: un suicidio.

Io silenzioso, cammino nella boscaglia, sono lontano dalla città, il percorso è illuminato dal chiarore della luna, una luna di sangue che lentamente sale rialzandosi dal rosso del sangue.

Nel silenzio della notte mille pensieri e ricordi riaffiorano nella mia mente e tra questi ricordi, in molti è presente lei: Francene Morris, adesso lei sarà felice per ciò che ho fatto, l'ho vendicata come è di giusto che meriti.

....non so il perché ma...ma stanno cominciando a bruciarmi gli occhi, vorrei piangere senza sapere il perché.
Francene !!! Il ricordo dell'amore che provo per lei mi fa rattristare, sono solo, senza nessuno con cui stare, l'amore della mia vita non c'è più e io non ho più nessun motivo per continuare a vivere, senza nessun che mi aspetti a casa, perché anche mia sorella Clare, sua migliore amica, adesso è anche lei morta.

Non ho più nessuna ragione per vivere, nessun motivo per tenere ancora accesa la mia vita, niente di niente, nessun amore in cui credere, nessun amico, nessuna casa in cui tornare, nessuna famiglia che mi accolga, niente di niente.
Non c'è più nulla da fare se non un unica soluzione... togliermi la vita.

Guardo il coltello che ho tra le mani, sono tentato nel colpirmi...anche io per la prima volta sto sentendo il fiato sul collo della fredda morte.

...ma non è oggi la mia fine, le lancette del mio orologio continueranno a girare, non è oggi il giorno della mia morte.

La mia amata Francene dovrà aspettare ancora un' altro pò.

La mia amata Francene dovrà aspettare ancora un' altro pò

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