Capitolo 23°

47 2 0
                                    

Il vento tira forte, il cielo sembra essersi incupito nascondendo con le sue grandi nuvole la grande luna che poco fa illuminava tutto con il suo chiarore.

Io sono in ginocchio davanti al corpo ora mai privo di vita della mia cara amica Clare.

Tutto intorno a lei è sporco, sporco di sangue di un rosso così chiaro che quasi riesco a specchiarmi, specchiare quel volto, il mio volto, il volto di un'assassina che senza pietà ha ucciso la sua più cara e unica amica.

Il silenzio che adesso mi circonda, riempie il mio animo di solitudine, una solitudine sconfinata che quasi mi fa accapponare la pelle.

Non posso restare in eterno accanto a lei....devo nascondere il cadavere da qualche parte.

Non sto facendo altro che frastornarmi la testa con pensieri su come sbarazzarmi del corpo privo di vita di Clare, mentre non molto distante da me, qualcuno non fa altro che fissarmi con viso compassionevole, quasi a provare pena.

<<F-Francene....non ti preoccupare....ci sono qui io, sistemerò tutto.>>

Mi sono appena voltata verso il punto da dove proveniva quella voce.

Non riesco a trattenere le lacrime, non so cosa dire, come rispondere a quella scena che gli si è parata davanti ai suoi freddi occhi azzurri.

<<W-w-wal....ter.....t-tu...>>

Accasciato affianto a lei e accarezzandogli i suoi morbidi capelli biondi dice.

<<Non ti preoccupare....sapevo già come sarebbe andato a finire; è stata lei a dirmi che sarebbe successo, era da tanto tempo che tentava il suicidio....ma....tu eri l'unica sua ragione di vita per continuare a vivere, eri la sua migliore amica, la persona che l'apprezzava per quella che si mostrava e non per le capacità di cui disponeva.>>

<<Ma....io.....io....io....IO L'HO UCCISA, COSA TI COSTAVA INFORMARMI DI QUESTO SUO PIANO......perché.....perché non me lo hai detto ?>>

Dico queste parole mentre lo afferro per il bavaretto e lo scuoto con forza in cerca di una risposta.

Il suo volto si è appena fatto scuro, ha appena chiuso gli occhi in segno che non vuole piangere.

<<Perché.......perché non mi hai avvertito di questo suo piano.......t-ti prego, parla.......devo sapere.>>

<<P-perché....lei.....MI HA SUPPLICATO DI NON DIRTELO......LEI TI VOLEVA BENE....I SUOI PECCATI SONO GRANDI E LEI NON RIUSCIVA A RESISTERE ALLA LORO PRESSIONE....;lei sapeva già che se tu lo avessi saputo prima, non l'avresti uccisa.>>

Lo lascio, non ho più le forze per trattenerlo vicino a me; ma, mentre mi allontano da loro dirigendomi verso il dormitorio, dico lui senza voltarli....

<<Trattala con cura....vado a riposarmi, sono stanca di questo incubo che mi insegue.>>

Dette queste parole me ne vado via con gli occhi pieni di lacrime e il cuore pieno di tristezza mentre ripenso passo dopo passo ai bei anche se pochi momenti che abbiamo passato insieme.

Lei, non è stata un'amica, ma bensì molto più che un amica...lei, è stata una sorella, la sorella che non ho mai avuto in vita mia, una sorella che come lei ha sofferto in silenzio, senza gridare il suo dolore; lei che era sempre disponibile per chiunque ne avesse bisogno, lei non era un angelo, lei è molto di più di un angelo.....e ora.....io l'ho uccisa macchiandomi le mani con il suo sangue; le mani che lei tante volte aveva stretto tra le sue; lei si che è una vera amica.....non come me che....alla prima opportunita lascia fare tutto al suo istinto omicida.

Che amica che sono....spero tu possa perdonarmi Clare, ma questo non deve essere l'ostacolo che mi fermerà dall'amare il mio David, dall'amare la persona che tanto ho desiderato e che tanto fatico a tenere stretto....no....non lo abbandonerò, non correrò lo sbaglio che ho fatto con te.

Tu come lui sei la mia famiglia, la famiglia che non abbandonerò mai !!!.



L'amore di una yandere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora