Cap 25

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«Lascialo, Andres», dico, questa volta usando un tono più dolce. Le dita di Andres allentano la presa su Mirko e alla fine lo lasciano del tutto. Andres immerge i suoi occhi nei miei e per un attimo mi sembra di aver evitato un pandemonio. Poi, di colpo, Mirko sferra un pugno in faccia ad Andres.

«Mirko!», grida Ludovica, portandosi una mano alla bocca

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«Mirko!», grida Ludovica, portandosi una mano alla bocca. Maya corre in soccorso del fratello, che sta perdendo sangue dal naso.

«Vieni, andiamo in bagno», si affretta a dire Maya, per evitare che i due si azzuffino di nuovo

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«Vieni, andiamo in bagno», si affretta a dire Maya, per evitare che i due si azzuffino di nuovo. Andres si lascia guidare, tiene le mani sul viso.

«Da te non me l'aspettavo!», commenta Ludovica, prima di uscire.

Rimango da sola con Mirko e improvvisamente mi rendo conto che non so cosa dirgli.

Ha iniziato Andres, è vero, ma non posso fare a meno di provare del risentimento nei suoi confronti.

Amanda, di' qualcosa, penso. Ma dalla mia bocca non esce nulla. Mirko tiene gli occhi bassi e si massaggia la mano. Giro i tacchi e me ne vado anche io.

La confusione regna sovrana al piano di sotto. Bottiglie per terra, bicchieri ovunque, ragazze mezze svestite. La musica è a un volume altissimo e tutti urlano.

Non posso stare in quella casa un secondo di più, così apro la porta e me ne vado, senza avvertire nessuno

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Non posso stare in quella casa un secondo di più, così apro la porta e me ne vado, senza avvertire nessuno.

Nel giardino di Sara c'è una grande quercia. Mi appoggio all'albero e respiro. Ora che i rumori della casa mi giungono più ovattati, anche il mio cuore è tranquillo. Mentre tocco l'albero, mi accorgo che c'è una specie di scaletta per salirci sopra.

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