Cap 41

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Sento mia madre che litiga con il postino. Mi alzo dal letto e vado a vedere che succede.

«Mamma... tutto okay?»

«Sì, stavo dicendo a quest'uomo che non abbiamo ordinato nessun pacco», sbraita mia madre.

«Io devo consegnare questo ad Amanda Leone», dice il postino, già stanco.

«Sono io»

«Ecco, allora firma qui, così poi me ne vado»

Mi guarda con aria supplichevole.

«Non firmare», dice mia madre «una volta ho fatto una firma del genere e ho dovuto pagare un'intera enciclopedia»

«Tranquilla, mamma», dico «è tutto sotto controllo»

Firmo e il postino mi ringrazia, sollevato.

In realtà non ho la minima idea di cosa ci sia nel pacco.

«Hai ordinato qualcosa da internet?», chiede mia madre, quando chiude la porta.

«No», rispondo, sovrappensiero.

Mi chiudo in camera, sbattendole letteralmente la porta in faccia.

Non c'è il nome del mittente sul pacco

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Non c'è il nome del mittente sul pacco. Spero ci sia un biglietto di accompagnamento.

Lo apro e rimango a bocca aperta. Davanti a me c'è l'abito più bello che io abbia mai visto. Ricorda un tutù delle ballerine, è color acqua marina, ma molto più lungo, con una scollatura vertiginosa sulla schiena. Il cuore mi batte forte, mentre me lo provo davanti allo specchio.

«Amanda, mi fai entrare?»

«Neanche per sogno», rispondo.

Rimiro la mia figura allo specchio. Mi sento una principessa. Sbircio nel pacco, ma niente biglietto.

Mi arriva un messaggio sul cellulare.

E' di Andres.

Allora, che ne pensi?

Sorrido. Speravo fosse sua l'idea, ma non ci credevo del tutto.

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