Capitolo 7

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...Il giorno dopo...

Mi risvegliai con la luce del sole che illuminava la mia camera. Mi stiracchiai e mi accorsi che Jason non era nel letto. Mi alzai e uscii dalla stanza.. subito un odore di pancake e Waffle inondò le mie narici. Annusai l'aria sorridendo per poi andare in bagno, mi pettinai e mi truccai leggermente con un po' di mascara e matita e scesi, entrai nella cabina armadio e mi vestii in fretta, per poi dirigermi in cucina. Appena entrai vidi Jason mentre serviva i Waffle in due piatti, nei quali c'erano già delle ciambelle ed un piccolo pancake.

Jason the Toymaker's pov

Mi ero svegliato prima di Evil, così decisi di preparare la colazione. Mentre mettevo i Waffle nei piatti, vidi entrare Evil " buongiorno bambolina.." posai la pentola e mi diressi verso di lei squadrandola da capo a piedi.. Indossava una camicia nera, un paio di jeans sempre neri e un paio di converse nere. Le cinsi i fianchi con le mani e chinai leggermente la testa per darle un leggero bacio sulle labbra.. " buongiorno a te Giocattolaio " disse sorridendo, per poi portare un'occhiata alla colazione " mmhh.. sembra squisita.." disse leccandosi le labbra. Sorrisi e ci sedemmo al tavolo, l'uno accanto all'altra. Mangiammo tranquillamente e posammo i piatti nella lavastoviglie. " che facciamo?" chiese Evil sedendosi sul piano da lavoro della cucina. Mi avvicinai a lei e misi le mani sul marmo freddo, imprigionandola tra me ed il muro, non molto distante da lei. La baciai dolcemente, ma poco dopo suonarono il campanello. Sbuffai " vado io " dissi dirigendomi verso la porta, la aprii e vidi Toby, Masky e Hoodie " Buongiornooooo!!" esclamarono i tre in coro per poi fiondarsi in casa senza lasciarmi controbattere..

Evil's pov

Vidi tre ragazzi alquanto strani entrare in cucina, uno dopo l'altro. Il primo indossava una felpa grigia con il cappuccio tirato su, che nascondeva i capelli castani, un po' spettinati, un paio di jeans, tenuti su da una cintura, sulla quale erano agganciate due asce e infine ai piedi portava delle converse nere. Sulla bocca aveva una maschera anch'essa grigia, con delle piccole linee di ferro verticali, che gli arrivava poco più sotto dl naso. Agli occhi portava un paio di occhialoni tondi e gialli dalla montatura in ferro nera e spessa. Il secondo indossava una felpa gialla, un paio di jeans neri e delle converse del medesimo colore. Sul viso portava un passamontagna nero con uno smile triste disegnato sopra di rosso. Il terzo infine indossava un a felpa a collo alto giallo scuro con una zip al centro, un paio di pantaloni neri e anche lui aveva le converse nere. Sul viso indossava una maschera con dei tratti femminili. Scesi dal piano di marmo su cui ero seduta " ehm.. e voi chi sareste..?" domandai inarcando un sopracciglio " io sono Ticci Toby, ma puoi chiamarmi solo Toby " disse il primo avvicinandosi e porgendomi la mano. Io gliela strinsi " e loro? " chiesi indicando gli altri due " loro sono Masky e Hoodie" disse indicando prima quello con la maschera e poi quello con il passamontagna. Loro mi fecero un semplice cenno con la mano, ed io feci lo stesso " allora, dove sono i bagagli?" chiese Toby " Bagagli..? Quali bag- " Jason entrò in cucina " Evil non ha ancora deciso se trasferirsi da noi per questo periodo di tempo." disse " ma Slender ci ha.." " Slender dovrà aspettare. Evil non ha ancora deciso se venire da noi o no..". I quattro si voltarono verso di me " bhe..io..." guardai Jason e lui guardò me " non sei obbligata bambolina.." mi disse dolcemente " non mi farete del male, vero? " chiesi rivolgendomi ai tre ragazzi " certo che no, ormai sei una nostra amica, nessuno ti farà mai del male." disse Toby dolcemente. Guardai un'altra volta Jason e sorrisi " allora Giocattolaio, mi aiuti a fare le valigie?" gli occhi di Jason si illuminarono. I tre ragazzi gioirono " torniamo subito, aspettate qui " dissi. Io e Jason salimmo e mettemmo tutti i miei vestiti, i miei giocattoli ( da cui ovviamente non potevo separarmi )e le mie scarpe in due valigie, poi andammo nella camera accanto " vuoi prendere anche tutti questi?" mi chiese Jason sbalordito. Io lo guardai con una faccia da cucciola e lui sbuffò roteando gli occhi al cielo " okay, allora dovremmo chiamare qualcun altro che ci aiuti.. " disse. Io gli sorrisi e iniziai a mettere tutti gli strumenti nelle loro custodie mentre Jason era al telefono con un certo 'Offy'.. insomma, portammo giù tutte le cose sotto gli occhi mezzi scioccati dei tre ragazzi " come facciamo a portare tutta quella roba?!" esclamò Toby " Tranquilli, c'ho pensato io.." disse Jason. Subito dopo una nube di fumo rosso apparì nel salotto " Buongiorno splendida gente " disse questo tizio. Era alto all'incirca 2 metri e indossava un impermeabile marrone scuro, un paio di pantaloni neri, tenuti su da una cintura dello stesso colore e delle scarpe eleganti marroni scuro. Il..coso voltò la testa verso di me e vidi che il 60% del suo viso era coperto da un cappello marrone. " Mhhh.. cosa abbiamo qui.." disse avvicinandosi a me. La sua voce era molto calda, rilassante, calma, eccitante, profonda e fiera... wow. " Offenderman, lei è Evil, la mia.. ragazza.." il coso ridacchiò prendendo delicatamente tra le sue dita scheletriche una ciocca dei miei capelli, per poi farli scivolare sulle sue dita scheletriche " Sai Jas.. non pensavo che ti piacessero le more.. " poi con un movimento leggero e veloce si allontanò da me " per cosa mi hai chiamato Jas..?" chiese sfregandosi le mani l'una all'altra " devi aiutarci a portare le cose di Evil nella Creepyhouse " rispose Jason. Offenderman ( ho dedotto che si chiamasse così ) si voltò verso le mie borse mentre qualcosa di viscido, simile ai tentacoli dei polipi, gli uscirono dalla schiena e afferrarono alcuni componenti della batteria e gli amplificatori, mentre io prensi le due chitarre e una valigia. " aspetta, aspetta, aspetta.." disse Jason venendomi velocemente incontro " ti aiuto " disse prendendomi la valigia dalle mani " guarda che ce la facevo eh -3- " il giocattolaio ridacchiò e prese l'altra, mentre i tre ragazzi presero il resto " andiamo allora! " dissi eccitata. Per tutto il viaggio chiaccherammo.. mi spiegarono che nella loro casa, la Creepyhouse, le camere erano numerate e che ogni stanza era personalizzata. Mi dissero che avrei dovuto pagare una parte di affitto, che avrei dovuto farmi la spesa da sola e avrei dovuto mettere una targhetta con il mio nome sulle mie cose prima di metterle in frigo. Dopo circa 2 ore di cammino attraverso un bosco alquanto inquietante arrivammo davanti ad una costruzione rettangolare, molto alta, simile ad una fabbrica. Era completamente mimetizzata tra la vegetazione, le pareti esterne erano di legno scuro, interrotto da numerose finestre, il tetto era piatto e sopra ad esso c'erano alberi simili a quelli nella foresta. Salimmo 4 o 5 scalini prima di arrivare davanti ad un portone alto si e no 4 metri e largo 2. Jason bussò e aspettammo. Poco dopo sentimmo la voce di una bambina urlare " Zio Slendy! E' arrivata la nuova ragazza di Jason!!!! " . Ridacchiai mentre la porta si spalancava. Alzai gli occhi e vidi la testa bianca di Slender " Buongiorno Slender!" dissi " Buongiorno ragazzi, entrate" rispose scostandosi. Entrammo mentre Slender richiudeva la porta. Una decina di persone mi si parò davanti, tra cui una ragazza con un vestito nero e attillato, che le arrivava circa a metà coscia e con una scollatura ampia. Sul volto aveva una maschera bianca, come la sua pelle, con gli occhi completamente neri ed una bocca con delle labbra nere, molto grandi, dipinte di nero. I capelli neri, che le arrivavano circa a metà schiena erano lisciati con cura. La ragazza si avvicinò facendo schioccare i suoi tacchi neri a terra. " Quindi tu saresti Evil, giusto? " chiese con voce fredda e distaccata " si " risposi semplicimente. Con un gesto rapido allungò la mano destra verso di me " io sono Jane. Jane the Killer. ". Allungai la mano e gliela strinsi " piacere di conoscerti Jane " dissi sorridendo. Ad un tratto sentimmo un urletto femminile provenire dalle scale, di fronte all'entrata. Ci voltammo e vedemmo una ragazza con una felpa viola, una minigonna nera, calze a linee orizzontali nere e rosse e converse correre verso di noi..



#spazioautrice

Heilà, sono viva c:
Scusate la mia assenza ma sojo stata rimandata e ho spero di essermi fatta perdonare :)
Scrivete qui sotto nei commenti cosa pensate che succeda nel prossimo capitolo. Ciauuuuu c:

Io sono il suo giocattoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora