Uscimmo dalla mia camera e assieme a Jason mi diressi verso la sua. La porta di entrata era bordeaux, con sopra una targhetta metallica color verde acqua con su scritto di nero ' Jason the Toymaker '. Il giocattolaio la aprì ed entrammo. La camera aveva le pareti bordeaux, come la porta, solo che avevano delle decorazioni gotiche più scure che le decoravano, il pavimento invece era parquet di legno scuro. Il letto matrimoniale, posizionato di fronte alla porta, aveva le coperte e i cuscini rosso scuro, mentre il lenzuolo era verde acqua. A destra della stanza c'era una scrivania di legno chiaro, con sopra dei libri e altre cose, mentre a destra c'era un'armadio anch'esso di legno chiaro. Sui muri c'erano appese foto di lui assieme agli altri abitanti della casa. Ai due lati del letto c'erano due finestre, coperte da tende color verde scuro. Mi avvicinai a queste e scostai le tende di entrambe e aprendole sotto lo sguardo attento di Jason, ancora sullo stipite. Mi voltai e lo guardai, per poi sorridergli. Jason si avvicinò e mise le sue mani sui miei fianchi " ti piace la mia stanza? " chiese, io alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi " molto " " domani dovrai darti da fare, dovrai andare all'Ikea a comprare i mobili e sicuramente le ragazze vorranno portarti a fare shopping " disse tutto sorridente, io ridacchiai " va bene " risposi semplicemente. " RAGAZZIIIII A CENAAAAAA" sentimmo urlare dal piano terra; ridacchiammo e scendemmo assieme. Appena arrivammo nella sala da pranzo, mi accorsi che il tavolo era diviso in due, ovvero solo maschi da un lato e in quello opposto solo femmine. Vidi una sedia libera tra una ragazza con i capelli castani e lunghi, con una felpa blu con il pelo sul cappuccio e sotto una cannottiera bianca. L'occhio sinistro era coperto da un ciuffo di capelli, mentre il destro era di un colore verde smeraldo, molto bello. La bocca era normale, se non fosse stato per due cicatrici cucite su entrambi i lati del viso che formavano un largo sorriso. L'altra invece, a sinistra della sedia vuota, era la copia di Jack, il fratello di Jason, solo che al femminile. Mi diressi verso il posto " scusate posso mettermi qui?" chiesi, la copia di Jack mi sorrise raggiante " certo! " esclamò. Mi sedetti " mi chiamo Jill e sono l'alterego di quel clown imbecille " disse indicando Jack. Io ridacchiai " piacere di conoscerti Jill, io sono Evil, la ragazza del fratello del clown imbecille " lei scoppiò a ridere. Anche la ragazza alla mia destra rise. Mi voltai " hahaha mi sei già simpatica Evil" poi si asciugò una lacrima da sotto l'occhio che si era formata per il troppo ridere e mi porse la mano " piacere, io sono Clockwork, la ragazza di Ticci Toby"; le strinsi la mano sorridendo " il piacere è mio" dissi. iniziammo a chiaccherare, ma tutto d'un tratto nella stanza calò il silenzio.. Clockwork e Jill si voltarono verso destra, e così feci anch'io. Jeff era fermo, appoggiato al muro di entrata della sala da pranzo, con le braccia incrociate e la testa bassa. Quando tutti smisero di parlare, questo alzò lentamente la testa, squadrò ognuno di noi, uno ad uno, per poi puntare lo sguardo su di me. Sorrise mentre con lo sguardo avvistò una sedia dalla parte dei maschi, a circa 2 sedie di distanza da quella di fronte a me, dove siedeva un ragazzo travestito da elfo, molto simile a Link, il protagonista del videogame ' The Legend Of Zelda ', solo che aveva gli occhi completamente neri, con un punto rosso al posto dell'iride. Jeff si sedette, per poi appoggiare i gomiti sul tavolo e incrociare le dita davanti al viso " allora, vedo che siamo tutti qui.. vogliamo cenare? " Slender si alzò e si diresse verso la cucina, tornando poco dopo con un vassoio pieno di pasta ai...reni... versò il cibo nel piatto di tutti, persino nel mio. Con una faccia disgustata afferrai la forchetta e infilzai della pasta e un pezzo di rene.. li avvicinai al naso e annusai.. per poco non vomitavo. Posai la forchetta e abbassai entrambe le mani, poggiandole sulle mie coscie.. tutti iniziarono a mangiare, mentre io me ne stavo ferma e in silenzio. " Evil.. non mangi? " mi chiese Slender, accortosi del mio disgusto " bhe.. non mangio queste cose solitamente, e non è che mi attirino.. " " Slender posso prenderli io? " chiese un ragazzo con una maschera blu, dalla cui cavità per gli occhi, colava un liquido nero. Slenderman annuì con un semplice cenno della testa, così passai il piatto al ragazzo che, dopo avermi ringraziata, iniziò a mangiarlo con gusto. Finita la cena, a pancia vuota, mi diressi verso la sala assieme a Jill e Clockwork " che facciamo? " chiese Jill sbuffando e rivolgendosi oltre che a noi, a Toby e ad un altro strano ragazzo, che aveva pelle, vestiti e capelli completamente neri, solamente gli occhi e la bocca si differenziavano per il colore giallo oro che avevano. Ci pensammo un po' su, finchè non mi vide un'idea " gioco della bottiglia? " " SIIII!!" Esclamò Jill " vado a chiamare anche tutti gli altri!" disse per poi svanire in una nuvola di fumo nera. Una flotta di persone scese le scale ( tra cui anche il tizio mezzo matto di nome Jeff ) e ci sedemmo tutti in cerchio. Tornò anche Jill, che si mise alla mia sinistra, mentre alla mia destra si sedette Jason. Toby portò una bottiglia vuota e la mise al centro " chi inizia? " chiese " che ne dite di far iniziare Evil? " propose Clock " Bella idea! " esclamò Jill. Mi passarono la bottiglia e la feci girare; questa si puntò fortunatamente verso Clock, che si trovava dalla parte opposta alla mia " obbligo o verità? " " obbligo " rispose. Ci pensai un'attimo finchè l'idea non mi venne in mente " siediti su Toby per due turni " poi voltailo sguardo verso Toby con una faccia pervertita a tal punto da far ridere tutti. Clock si alzò e si risedette su Toby, che era diventato un pomodoro vivente. Clock afferrò la bottiglia e la girò, questa finì su Nina " obbligo o verità? " chiese " verità " " da 1 a 10, quanto odi Jane? " " 10 miliardi " " quanto amore.. " sussurrò Jill, facendomi ridacchiare. Nina afferrò la bottiglia e la fece girare.. questa finì proprio su Jeff... " puddin, obbligo o verità? " il ragazzo rimase in silenzio per pochi secondi per poi rispondere " obbligo, la verità è per chi non ha palle. " disse riferendosi alla ragazza che poco prima aveva scelto proprio la verità.. Nina sorrise. Io mi avvicinai a Jill e le sussurrai " ma lellì è mentalmente fusa? " la ragazza ridacchiò, attirando l'attenzione di Jeff, il quale si voltò rapidamente verso di noi.. ma avevamo attirato anche quella di Nina.. " bacia Evil. " rispose guardando malignamente Jason, il quale ringhiò. Jeff alzò la testa e mi sorrise, poi si alzò e lentamente si diresse verso di me, che ero dall'altra parte del cerchio. Quando mi fu vicino si inginocchiò alla mia altezza, faccia a faccia.. voltai gli occhi verso Jason, il quale mi sorrise mimandomi ' è solo un gioco, stà tranquilla '. Io mi tranquillizzai riportando lo sguardo su Jeff, ma senza incrociare i suoi occhi. Lui si avvicinò sempre di più.. quando fu a 2 cm da me potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra.. era caldo e profumato di menta. Il ragazzo inclinò la testa. Lo guardai negli occhi castamente per poi chiuderli e aspettai lo scontro tra le nostre labbra.. Finchè...
#spazioautrice
HAHAHAHAHAHAHAHAHA okay odiatemi.
Comunque per quelli che me l'hanno chiesto, Evil si trasformerebbe in un modo originale, ovvero ( non ve lo spoliero muhahaha ). Comunque se volete la faccio trasformare, sennò no, scrivetemelo nei commenti :3
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Io sono il suo giocattolo
FanfictionEvil, una ragazza di 19 anni. Viveva da sola in una casa a Londra...ma aveva qualcosa di speciale per cui, una sera, un killer spietato la risparmiò...