Nessuno fece un passo indietro, inorridito, ma calpestò qualcosa.
Lo raccolse: era un guanto. Lo osservò, e notò che era di una misura per donna.
Ricostruì velocemente l'accaduto, intuendo cosa fosse successo. Ellie doveva essersi tolta i guanti, quando gli aveva afferrato le mani.
A quanto pare, anche Oliver e Rory ne indossavano di simili, e forse la chiave del mistero era proprio lì.
Non sapeva ancora cosa fosse quella specie di infezione e da dove provenisse, ma forse ora sarebbe riuscito ad aiutare Ellie.Osservò ancora per qualche secondo i due ragazzi che si stavano indaffarando intorno a lei cercando di capire cosa avesse. Non avevano ancora notato che le mani le si stavano congelando.
Nessuno fu tentato di dire tutto, ma non c'era tempo da perdere: se Ellie aveva il suo stesso problema, presto il ghiaccio si sarebbe diffuso ovunque, come stava accadendo a lui. Sentiva infatti che la patina di ghiaccio aveva appena raggiunto i gomiti.
Si girò, preparandosi per iniziare a correre, quando Oliver lo afferrò fulmineo per un braccio.
Nessuno trattenne un urlo di dolore: ciò che aveva alle mani si stava diffondendo a vista d'occhio, ed era molto doloroso. Eppure, sentiva che per una volta non era il momento di pensare solo a se stesso, e decise di non metterli a conoscenza del suo problema.
Era finito il tempo in cui pensava solo alla sua sopravvivenza.«Dove credi di andare?» gli chiese Oliver, stringendo la presa sul suo polso. Era totalmente all'oscuro di quello che stava accadendo a Nessuno, e aveva erroneamente pensato che il ragazzo stesse approfittando della situazione per cercare di scappare. Pensava che fosse stato proprio lui a fare del male ad Ellie. «Sei stato tu a farle questo?» iniziò ad urlare infatti, disperato. «Cosa le hai fatto?» gridò, strattonandolo.
Nessuno non poteva affermare in totale sincerità di non essere stato lui la causa di tutto ciò, poiché aveva capito che effettivamente era stata solo colpa sua.
Quando Ellie lo aveva toccato cercando di riscaldarlo, era stata contagiata.
Nessuno non sapeva come aiutarli, ma se c'era una persona che poteva, quella era di certo Cooper.
«Hai ragione» disse, afferrando Oliver per le spalle. «È vero. È colpa mia.»
A quelle parole Oliver si infuriò. I suoi occhi scuri passarono dal caldo marrone a un nero cupo e rabbioso.
«Ma» aggiunse Nessuno, cercando di continuare, «credo di sapere cosa c'è che non va. Devo solo andare da Cooper, e-»«Tu non andrai da nessuna parte!» sbottò Oliver, interrompendolo. «Cosa le hai fatto? Parla!» urlò, furioso.
«Devi credermi quando ti dico che non so cosa stia succedendo ad Ellie, ma Cooper probabilmente lo saprà. Fammi andare da lui, lo condurrò qui» gli promise Nessuno. Decise di ricorrere ad un'altra tattica. «Anche se la Sala del Consiglio è qui vicino, guardala» aggiunse persuasivo, indicando Ellie con un cenno della testa. «Non puoi trasportarla in quelle condizioni senza farle male. E finiresti per essere contagiato anche tu.»
Oliver allentò la presa su Nessuno, abbassando lo sguardo come se si fosse finalmente rassegnato.
Poi all'improvviso rinsaldò la stretta, furibondo.
«Se non sai neanche cos'è quella cosa, come fai a sapere di avergliela trasmessa?» gli urlò in faccia Oliver. «Hai detto che è colpa tua! Com'è possibile che tu non sappia cosa le hai fatto?»Nessuno si liberò dalla sua stretta. «Guarda» gli disse semplicemente, alzando la manica destra della sua divisa. Oliver impallidì di nuovo, allontanandosi da lui di un passo.
Nessuno doveva ammettere che il braccio non aveva un bell'aspetto. L'infezione si era propagata fino alla spalla.Oliver deglutì, cercando di ragionare velocemente. «Chi mi dice che non cercherai di scappare dopo aver preso la cura?»
«Dovrai fidarti di me» rispose Nessuno. «So che vorresti venire con me per tenermi d'occhio, ma scommetto che non riusciresti a lasciarla in un momento come questo. Non ora che Rory è in queste condizioni.»
I due ragazzi si girarono simultaneamente in direzione del rosso, che stava inutilmente cercando di aiutare la gemella. Si stava togliendo i guanti per verificare la temperatura corporea della sorella.
«Non toccarla!» gli gridò Oliver. «Quella cosa è contagiosa!»
Rory si fermò, un attimo prima di toccare Ellie. Oliver gli si avvicinò e prese i guanti da terra, porgendoglieli. Rory se li rimise silenziosamente.
Non si sentiva neanche un sospiro provenire da lui, e Nessuno capì che stava cercando di trattenere le lacrime.
Oliver gli poggiò una mano sulla spalla, sostenendolo, e guardò scettico Nessuno. Poi decise. Annuì, facendogli cenno di andare. «Vai. Io e Rory ti aspetteremo qui» disse, spostando lo sguardo verso Ellie, che respirava a fatica.
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Nobody's Land - EVIL #Wattys2017
Fantasía10# IN FANTASIA 18/08/2016 Nessuno sarebbe un ragazzo come tanti, se non fosse per il tormentato passato ed il particolare aspetto fisico che lo allontanano dalle persone. Intorno a lui avvengono numerosi e inspiegabili incidenti, e la colpa gli è d...