"E' così piccola che per prenderle le misure delle spalle devo avere i piedi in faccia!" urlò la nostra sarta Marise, la nostra sarta decisamente troppo alta.
Vicino a lei Alexandra sembra un cetriolino vicino ad una palma e a queste Guilty glielo fece notare. La ragazzina arrossì mentre Marise lo cacciò via dal suo atelier.
Una specie di torretta tutta buia, polverosa e piena di stoffe nere,viola e oro poteva essere considerato un atelier? Ebbene si.
Valyria passò prima e Marise si complimentò per i suoi lunghissimi capelli color platino, le prese le misure per le varie tenute e poi la ragazza andò a farsi medicare, di nuovo, la profonda ferita al polpaccio.
"Devo appuntarle la spilla da membro anche se non sono state marchiate?" io annuii distrattamente e tornai a guardare la ragazza mora, mi sorrise e alzò le braccia sotto ordine di Marise.
Era una ragazza silenziosa, in confronto a Valyria che parlava quasi sempre. Nei due giorni precedenti passanti a casa parlò si e no quattro volte. Esercitava comunque una forza sul mio carattere. Mi incuriosiva
Lasciai la stanza con Alexandra alle calcagna che parlò
"Capo posso chiederle delle cose?"
"Certamente" lei mi fece un sorriso timido
"E' vera la questione dello schiavo? E che ha ucciso Bonfio?"
"Si, tutto vero, ma Bonfio sarebbe morto lo stesso"
"Ha ragione, per mano mia" la guardai con espressione confusa e lei continuò "Ha abusato di mia madre e poi l'ha uccisa, è successo molto tempo fa" le misi una mano sulla spalla,cercando di confortarla.
"Questo mondo ci ha fatto nascere guerriere, gli uomini ci hanno creato facendoci diventare i loro nemici, si sono rovinati da soli ma ricordati una cosa..." mi piazzai davanti a lei e la guardai negli occhi "Cerca di non essere nemico di te stessa, per eccellere su una cosa, ovvero distruggere chi ci avvelena, bisogna focalizzarsi solo su quello" riprendemmo a caminare e io parlai di nuovo "Siamo umani e purtroppo non siamo capaci di fare e pensare più cose alla volta"
"Tranne mangiare e parlare di tecniche di combattimento" lei rise, una risata leggera e giovanile.
"In quello sembra che Valyria sia molto brava" risi anche io e raggiungemmo il prato, fuori di casa.
Mia madre ci stava aspettando accerchiata dai mebri della squadriglia e Guilty, che aveva il compito di seguire Valyria. Poveretto
"Bene, ora che il vostro comandante e il nuovo pupillo ci hanno raggiunte possiamo inizare questa specie di riunione prima degli allenamenti" presi posto accanto a lei mentre Alexandra si fermò vicino a DoubleC, battendosi il pugno. Avevo visto bene? Sorrisi e mia madre riprese a parlare
"All'accademia vi avranno già spiegato come ci si comporta con la madre del proprio Clan quindi sorpassiamo" tossì leggermente, io alzai gli occhi al cielo per il suo fare "altamente altezzoso".
"Ci si sveglia alle sette, sette e mezza colazione già vestite con la tenuta da allenamento, ci si allena fino alle dodici, ora di pranzo, per poi riprendere allenamento che alla sera finirà alle sette di sera, ora di cena" congiunse le mani davanti al grembo "La sera potrete fare quello che volete, basta avvertire o il vostro comandante o me" guardò per qualche secondo Gilda " Questo sistema vale anche per la squadriglia da oggi fino alla fine dell'allenamento aggiuntivo per le due ragazze, il vostro comandante avrà bisogno dei membri più vecchi, sono stata chiara?" tutte annuirono e mia madre sparì in casa.
Battei le mani e l'attenzione comune tornò su di me "Allora oggi inizieremo il riscaldamento e voglio vedere almeno due tecniche di combattimento, così domani potremo perfezionarle"
"Traquille, il programma non sarà così rigido, perchè non ci saranno altre molte cose da imparare ma per qualsiasi problema venite da me"
"Inoltre tra poco ci sarà una missione da portare a termine come una squadriglia intera quindi vi voglio cariche" finii di parlare e Chan alzò la mano
"Capo dove e quando la missione?"
"Chan so solo che si tratta di nuovo del quinto, vi darò i dettagli stasera a cena e ora andate a riscaldarvi" loro ubbidirono e io feci cenno a Guilty di seguirmi,andammo in camera mia e chiusi la porta a chiave.
Mi avvicinai, lo feci girare di schiena e gli tastai le tasche dei pantaloni,trovandolo quello che cercavo
"Vacci piano, il mio corpo potrebbe reagire senza il mio volere" io sbuffai e si girò divertito
"Cercavo questo" e alzai il biglietto " L'ho notato quando vi stavo raggiungendo in giardino, dovresti far più attenzione" lui annuì
"Aprilo, vediamo cosa c'è scritto questa volta" io ubbidi e lessi la scritta ad alta voce
"Nemici " alzai lo sguardò su Guilty e lui mi osservò con un cipiglio confuso
"Tutta questa storia mi sta innervosendo, prendo gli altri biglietti" tirò fuori da un cassetto gli altri quattro pezzi di carta e li posò sul tavolo
"Allora...Abbiamo miele,tornando,color,Luna e ora nemici" scosse la testa "Ancora non capisco chi potrebbe mai essere"
"Io ho già spiegato le mie improbabili supposizioni, dico che dovremmo aspettarci altri biglietti e per ora stare tranquilli" lui annuì d'accordo con me e ripose tutti i biglietti nel cassetto. Mi sedetti sul letto e sospirai, lui si mise difianco a me e mi guardò
"Stai bene?"
"Non lo so, in così poco tempo sono successe così troppe cose" mi passai le dita tra i capelli "Io che trovo te, aver ucciso Bonfio, Anna, il quinto clan, e ora le due ragazzine verso cui sento un dovere quasi materno"
"Non posso dire di capire, ma ti sto accanto e noto le cose, noto come ti guarda Gilda o come ti guarda il resto della squadriglia" mi sorrise dolcemente e mi prese una mano "Ti vogliono bene,sei indispensabile per loro e viceversa, qualsiasi cosa succederà la affronteremo insieme ok?" io annuii abbassando lo sguardo. Sentii due dita calde sotto il mento e mi ritrovai ad osservare i verdi occhi di Guilty, si avvicinò e sfiorò le mie labbra con le sue.
"Non so cosa stia provando in questo momento, ho sentito la necessità di baciarti per farti sapere che andrà tutto bene, e se dovessi provare qualcosa di più profondo non ho la certezza che tu ricambieresti quindi ti prego, fermami quando ne avrai abbastanza okay?" io annuii di nuovo e gli accarezzai la guancia coperta da una leggera peluria.
"Io ti prego di non sorprenderti dopo che avrò fatto questo" questa volta lo baciai io, un contatto di pochi secondi e mi staccai lentamente
"Scusa, non ho ascoltato le tue preghiere" io ridacchiai e lui, dopo essersi passato la lingua sulle labbra, parlò
"Andiamo giù dalle altre se no penseranno male"
"Che ci provino" e ridemmo,felici.
Stavamo mangiando quando mi alzaii e parlai
"Ho parlato con la Madre, che ora non è presente, e ho i dettagli della missione da darvi" tutte mi guardarono e continuai "Dovremmo andare alle fabbriche del quinto per far forgiare le spade alle due nuove ragazze, partiremo dopodomani"
Finita la cena andai a letto e non riuscii a non pensare a cosa sarebbe potuto succedere al Quinto.
BUONASERAAAA
Quanto tempo dall'ultimo aggiornamento, quasi secoli.
Mi scuso per l'attesa e come sempre spero che questo capitolo vi piacciaBaci -Wayomi

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Female Tyranny
AcciónSiamo nel 2126,l'America si è divisa in due parti: una femminile composta da 6 clan e una maschile con a capo un re dopo la morte della prima presidentessa degli Stati Uniti avvenuta 100 anni prima.Cosa succederà quando,durante una tratta commercial...