Capitolo 2.

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Neymar:<<Mel,a tavola!>>

Chiudo la prima valigia dirigendomi verso la porta,pensando a come saranno questi mesi in un posto completamente nuovo per me.

Arrivata in cucina mi appoggio allo stipite della porta scorrevole.
Non ho fame,mi è completamente passata,odio questa situazione con Neymar.

Io:<<Neymar non ho fame,posso ritirarmi?Sai?Ho della valige da finire.>>

Il mio tono di voce è ironico e sul mio viso si può benissimo notare un ghigno abbastanza irritato.

Non voglio litigare con lui,ma odio questa sua prepotenza e dimostrazione di potere,non sono Davi,non deve educarmi o crescermi,sono sua cugina,dovrebbe trattarmi come un'amica,non fare il padre,perché non ne ho bisogno,ne ho già uno e me lo faccio bastare.

Neymar:<<Siediti e mangia.>>

Noto il suo sguardo e tono severo,mi sta imponendo di nuovo cosa fare.
Prendo posto a tavola solo per fargli compagnia,sono comunque gli ultimi giorni che passerò con lui e mi dispiace sia andata a finire in questo modo.

Prende parola rompendo il silenzio.

Neymar:<<Parto domani,sta sera usciamo per passare una serata con alcuni amici della squadra e non,cosi conoscerai il mio amico.>>

Ormai mi sono seduta a tavola sforzandomi di mangiare qualcosa sotto lo sguardo attento di Neymar.

Parte domani?Cosi presto?Non solo mi ha avvisato solo ora ma devo anche uscire per conoscere un individuo che non mi piacerà proprio,sapendo che ha complottato con Neymar tutto questo.
Non ribatto,oramai ha vinto lui,non posso fare altro che accettare la cosa.

Sospira.

Neymar:<<Vedrai Mel,andrete d'accordo,ne sono sicuro.>>

Alzo il capo e noto che ha lo sguardo rivolto verso di me.

Mi guarda speranzoso,aspetta un gesto o un primo passo da parte mia,ma non ho intenzione di fare assolutamente niente.

Muovo la forchetta contro il piatto,spostando i vari cibi che lo contengono,mentre lui ha già finito.
Non ho toccato cibo,è una situazione abbastanza stressante che non fa bene a nessuno.

Io:<<Vado a prepararmi,avvisami quando sei in macchina.>>

Non ho intenzione di fare nessun primo passo,sono arrabbiata,non voglio uscire,né incontrare questo suo amico,né andare a vivere con uno sconosciuto per 6 mesi,né lasciare la mia casa,vorrei solamente avere la mia indipendenza e vivere questi mesi di pausa in tranquillità,non essere sballottolata da una casa all'altra.
Poi qui a Madrid?Cosa vado a fare in un'altra casa a Madrid quando ho qui la mia?

Devo smetterla di pensare e iniziare a prepararmi.
Da quello che ho capito hanno deciso di andare in una discoteca,di solito amo la musica a palla e ballare fino allo sfinimento,è la mia passione,ma questa sera preferirei mille volte rimanere nella mia casa,al caldo,nel mio letto,con il mio televisore e i miei cugini.

Indosso un vestito nero aderente che mostra le mie forme,il corpetto a forma di cuore che mette in evidenza il mio seno prosperoso,con le spalle e le braccia ricoperte di pizzo,incorporate al vestito,opto per del mascara che evidenzia i miei occhi chiari,un velo di terra che risalta gli zigomi e un rossetto color carne.

Sento Neymar che suona il clacson,segno che è arrivato il momento della grande serata.
Mi dirigo al piano di sotto,prendo la mia giacca,di un verde spento che arriva sopra al ginocchio con delle scritte nere dietro la schiena e la indosso sbottonata.

Entrata in macchina sento le lamentele di Neymar per la lunghezza del vestito,ma sinceramente mi sono limitata ad accendere la radio e ignorarlo.

Neymar:<<Ti prego Mel,non fare la scorbutica,vuole solo farmi un favore.>>

Spegne il motore,segno che siamo arrivati.

Io:<<Ti prego io,non solo devo conoscere il mio nuovo coinquilino,devo anche fingere di esserne contenta?Non me la prenderò con lui,me la sto prendendo con te Neymar,perché mi stai facendo male per quanto banale credi che sia tutto questo,quindi ti prego io questa volta,stai zitto,scendi dalla macchina e presentami questo tizio,finiamola una volta per tutte. >>

Finita la discussione,scendo dalla macchina e sbatto forte lo sportello,mi dirigo verso l'entrata del locale a passo svelto,ignorando le urla di Neymar.

Lo aspetto all'entrata,una volta che mi raggiunge,mi guarda dispiaciuto e mi mima uno ''scusami'',ma non è cosi che aggiusterà le cose.

Entriamo dentro il locale e poco dopo arriviamo al tavolo.
L'odore dell'alcool mi invade le narici,mentre il calore della stanza invade il mio corpo e improvvisamente mi sento agitata.

Mi presenta tutta la squadra,a parte alcuni di loro che sono venuti spesso da noi che sono come una seconda famiglia per noi.

A quanto pare ci sono tutti tranne l'amico di mio cugino,non so in che squadra gioca,che ruolo ha,come si chiama,non so assolutamente nulla,neanche quanti anni ha.

Sento che mi manca l'aria,do uno sguardo a mio cugino e vedo che è li che ride e scherza con la sua squadra,in questo momento mi sono sento di troppo cosi decido di andare al bancone e ordinare un analcolico.

<<Arriva subito!>>

Io:<<Grazie.>>

Non so perché sto sforzando tanti sorrisi falsi,insomma,non sono in fin di vita,allora perché mi sento in questo modo?

Una voce forte e imponente si fa spazio dietro di me,per prendere posto allo sgabello accanto al mio,ma non ho alcuna intenzione di dargli corda,non è giornata.

Rifletto sul da farsi mentre il barman mi serve il mio drink e uno sconosciuto intraprende,o almeno ci prova,una conversazione con me.

X:<<Cosa ci fa una ragazza bella come te,qui sola?>>

Oh dio,siamo alle solite.

Io:<<Ti sbagli,non sono sola.>>

Continuo con la tattica dell'indifferenza e decido di non voltarmi.

X:<<Beh sai,non dovresti stare con il tuo ragazzo?Ci sono mal intenzionati che potrebbero approfittarsi di te.>>

Io:<<E perché mai dei mal intenzionati vorrebbero approfittarsi di me in un locale privato con della gente al suo interno?>>

X:<<Sei bellissima,non ci penserebbero due volte vedendoti,come me ad esempio.>>

Sento il tono della sua voce divertita,è cosi profonda che se non fosse cosi arrogante lo definirei addirittura sexy.

Mi volto verso di lui,noto un mezzo sorriso sghembo che prende parte sul suo viso,delle rughette d'espressione quando sorride,un sorriso perfetto,gli occhi castani e uno sguardo che parla da sé.
E' un gran bell'uomo c'è da dirlo,avrà avuto una trentina d'anni o giù di li,è cosi bello che quasi mi manca il fiato.

Io:<<Se non fossi cosi arrogante ti definirei addirittura un uomo attraente,bellezza sprecata.>>

Lo sento ridere,il mio rifiutarlo lo diverte,si sta prendendo gioco di me,non lo sopporto.

Appoggio i gomiti sul bancone e lo osservo interessata.

x:<<Voltandoti hai confermato ogni mio pensiero,sai?>>

Lo guardo accigliata.

Io:<<Scusami?Mi hai conosciuto solo adesso e già fai pensieri su di me?>>

Ride di nuovo,sta ridendo di nuovo di me.

Io:<<Dimmi,ti diverto cosi tanto?Ho qualcosa che non va in faccia?Mi piacerebbe saperlo.>>

Sbotto con prepotenza e fastidio,mi sta irritando e neanche poco devo dire.
Insomma,come si può essere cosi bello ed essere un impertinente allo stesso tempo?

X:<<Rido perché sei forte,mi piacciono le sfide.>>

Il suo egocentrismo mi rende troppo curiosa.

Io:<<E dimmi sconosciuto,hai un nome?>>

X:<<Certo e dovresti saperlo.>>

Lo guardo sorpresa e divertita.

Io:<<Sei anche presuntuoso,non ti manca niente.>>

Mi fa un sorrisetto sghembo,appoggiando il gomito destro sul bancone,osservandomi divertito.

X:<<Mi chiamo Cristiano Ronaldo,ti dice nulla?>>

Meu pesadelo.|Cristiano Ronaldo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora