Zia Annette le presentò tutte le sue amiche più fidate che erano felicissime di vedere la nipote della loro vicina. Lani cominciava quasi a sentirsi una specie di trofeo ogni volta che la zia la presentava a qualcuno ma era felice nel vedere con quanta fierezza parlasse di lei alle sue amiche. Alcune per giunta sembravano conoscerla già, come se la zia avesse già parlato con loro della sua cara nipotina che non vedeva da tanto tempo. La cugina di suo padre non aveva avuto figli quindi, quando Lani era nata, zio Max e zia Annette si erano affezionati a lei come se fossero i suoi nonni, invece che solamente dei prozii e anche lei li sentiva più vicini di quanto non fossero gli altri zii dei suoi genitori. In quel momento, sebbene fosse stanca di camminare, era felice di poter finalmente conoscere le amiche della zia, un po' come se fosse entrata veramente a far parte della sua vita quotidiana, sebbene non si vedessero quasi mai.
Le altre case del quartiere erano decisamente meno lussuose della villa degli zii ma comunque molto carine e accoglienti, dai giardini spaziosi e colorati. Sembrava quasi di essere in un'altra città se ripensava a tutto il cemento che ricopriva il grande centro brulicante della metropoli e confrontandolo con quegli ampi viali alberati e i verdi prati delle villette. Lì tutto era più calmo, di macchine ne giravano poche e si sentiva l'allegro cinguettare degli uccellini sui rami. Tuttavia non riusciva a godersi appieno questo allontanamento dal caos del traffico perché la sua mente era invasa da pensieri e dubbi. Come mai sulla copertina del disco e in quello strano libro c'era lo stesso nome? E dove era finito quest'ultimo? Continuava ad arrovellarsi il cervello per cercare di ricordarsi dove poteva averlo messo, ma non le sembrava di averlo tolto dalla borsa. Di solito le piaceva leggere a letto prima di addormentarsi ma la sera prima era così stanca che non ci aveva nemmeno pensato. Eppure non riusciva a credere che quei due tipi loschi fossero riusciti a fregarle il libro da sotto il naso senza che se ne accorgesse, solo l'ipotesi la rendeva furiosa con se stessa.
I libri per lei erano tutto, si infuriava con chiunque li spiegazzasse o ci scrivesse sopra, ma proprio lei se ne era fatto portare via uno! Non si sarebbe mai perdonata.
"Smettila Lani è impossibile che te lo abbiano realmente rubato!" pensava per farsi coraggio, "Sicuramente l'ho tolto dalla borsa sovrappensiero, oppure è caduto da qualche parte in camera...".
Tuttavia aveva rimesso in ordine la stanza dopo aver spacchettato i suoi acquisti e lo avrebbe visto se fosse stato per terra o sopra il letto. A forza di pensare cominciava a credere di essersi in realtà solamente immaginata che il nome sul disco fosse lo stesso... magari erano solo simili e in quel momento, forse suggestionata dalla fiaba strana o dai rumori che le sembrava di aver sentito, la sua mente le aveva giocato un brutto tiro. Quello che era certo era che appena avesse avuto un po' di tempo sarebbe ritornata in soffitta per ascoltare tutto il disco. Non le importava se ci sarebbe voluto un giorno intero con tutte le interruzioni che sembrava avere, ma avrebbe ascoltato ogni singola parola.
Quando tornarono a casa era il tramonto. Il giardino era illuminato di luce dorata, mentre le ombre degli alberi si allungavano e l'oscurità scendeva lentamente. Tra non molto sarebbe stato buio, quindi non aveva più tempo per tornare in soffitta. Non le piaceva l'idea di andare lassù di notte, aveva visto troppi film horror in vita sua perciò sapeva che non era una cosa molto intelligente da fare. Anche perché non ricordava di aver visto un lampadario in quella stanza, quindi sarebbe stata completamente immersa nelle tenebre.
A cena Lani non raccontò né chiese informazioni agli zii di quello specchio immenso o del disco con la favola che soggiornavano nella loro soffitta. Quella sera, sebbene avesse voglia di cercare meglio il libro scomparso, se ne andò a letto presto, stanca per le fatiche del giorno.
– Ma come fa a dormire in un momento come questo? – domandò una voce che proveniva dal corridoio.
– In questo mondo le persone dormono a quest'ora! – rispose una seconda.
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Behind the Rainbow - Riflessi paralleli
FantasyPrimo capitolo della saga Behind the Rainbow. Lani è una ragazza qualsiasi, anche se molti potrebbero invidiarla per la sua fortuna di vivere a Honolulu. In molti sognano di poter vivere alle Hawaii, passando il proprio tempo a prendere il sole in s...