Capitolo 19

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Kyle se ne stava spaparanzato poco lontano dalla tenda con una leggera coperta addosso per ripararsi dall'aria fredda della notte. Celine gli passò vicino dopo essere uscita, ma lui continuò a dormire come un ghiro; sembrava non gli importasse nemmeno il fatto di non poter dormire all'interno della tenda. La ragazza sospirò scuotendo il capo: non riusciva proprio a capirlo. Quando quella sera avevano montato la tenda non avevano pensato che lo spazio sarebbe stato troppo ridotto per poter restarci dentro in tre con le borse delle provviste, così le avevano dovute lasciare fuori, legate a uno dei sostegni della tenda. Iniziò a frugare dentro la sua borsa per trovare qualcosa di buono che potesse andar bene per uno spuntino notturno. Nate non aveva cenato perché si era addormentato quasi subito per lo sfinimento e loro non se l'erano sentita di svegliarlo. La parte difficile era stata trasportarlo fino alla brandina, ma fortunatamente Kyle aveva dato una mano. Non che ne avesse avuto scelta, Lani gli avrebbe dato fuoco con lo sguardo se non lo avesse fatto. Aveva appena trovato qualche mela quando sentì l'urlo di terrore lanciato da Lani.

- Cosa è successo? - domandò appena raggiunto l'ingresso della tenda.

Nate stava consolando Lani abbracciandola. - È stato solo un incubo, ora è passato. - spiegò il ragazzo, sebbene il commento sembrasse più diretto a Lani che a Celine.

- Ti sbagli. Era qualcosa di più di un semplice sogno!

- Sei ancora agitata, per questo ti sembra più di quello che è... dopo tutto quello che abbiamo passato in questi giorni è normale avere il sonno un po' agitato, soprattutto per te. - le spiegò dolcemente Nate.

- Come fai a dire così? Non lo hai fatto tu questo presunto sogno! - ribatté la ragazza allontanandosi da lui indispettita. Non sopportava quando la gente la contraddiceva.

- Era troppo realistico per essere stato solo un sogno... e poi ricordo ogni minimo particolare, non vi sembra strano?

- Che cosa hai visto? - chiese Celine sedendosi sull'altra brandina.

Lani raccontò per filo e per segno ciò che aveva sognato: la cameretta colorata, il bambino, l'uomo vestito di nero che aveva trasformato in Monotog i padroni di casa. Le era parso di essere proprio in quella camera anche se gli altri sembravano non vederla e ciò a cui aveva assistito l'aveva sconvolta. Al termine del racconto qualcosa nello sguardo di Nate sembrava essere cambiato: non pensava più che fosse solo un sogno perché quella storia la conosceva fin troppo bene.

- Quel bambino era Nick. - disse poco dopo con un sospiro.

Celine sapeva che aveva assistito alla trasformazione dei suoi genitori, ma non riusciva a immaginare che fosse successo tutto quello davanti agli occhi di un bambino così piccolo. Doveva essere stato un trauma talmente forte da imprimere quel momento nella sua memoria per sempre, sebbene fossero passati tanti anni.

- Come è possibile che abbia sognato tutto questo? Nick non me ne ha mai parlato! - esclamò Lani, come per avvalorare la sua tesi sul fatto che non poteva essere stato un incubo qualsiasi.

Era tutto così strano, prima era riuscita a sentire i pensieri di Celine, poi la luce viola emanata dalle loro mani unite, infine la visione sul passato di Nick. Cosa le stava succedendo? Sperava che qualcuno avesse una risposta perché altrimenti sarebbe impazzita.

Nate ci pensò un po', - Avevo sentito dire che secondo la leggenda un'Anima Parallela è in grado di ampliare i poteri dell'altra, catalizzandoli e aumentando la loro forza... siete state voi a emanare quella luce viola, giusto? Probabilmente il sogno è stato solo un effetto collaterale, come se dopo quel contatto magico un po' della magia di Celine fosse rimasta in te.

- Quindi anche il discorso telepatico di prima era un potenziamento della mia telepatia. - aggiunse Celine mentre Nate annuiva in risposta.

La spiegazione aveva lasciato Lani un po' delusa: per un momento aveva sperato che quel potere fosse tutto suo, che anche lei fosse un po' magica sebbene sapesse che era impossibile. Sulla Terra la magia non esisteva, non avrebbe mai potuto fare un incantesimo o trasformarsi in un drago come Nate.

Behind the Rainbow - Riflessi paralleliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora