capitolo 29

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Cameron pov
Stavo guidando da per le strade di Manhattan e non sapevo nemmeno dove fossi e il fatto che era buio non aiutava.

Sei papà 

Le parole di Julia  mi ripercorrono la mente.

-cos-a vuol dire che s-sono p-papà- dissi balbettante

-vuol dire che sei tu il padre- sussurro' con le lacrime agli occhi

-di quanti mesi?- chiesi. Non mi rispose abbassò lo sguardo

-di quanti mesi?- urlai di nuovo in cerca di una risposta

-2- sussurrò piangendo

Me ne andai lasciandola lì in lacrime.

-Oddio che  pezzo di merda- mormorai sbattendo le mani sul volante.

-CHE GRAN PEZZO DI MERDA- sbraitai

Girai la macchina di punto in bianco accorgendomi poco dopo di essere in autostrada ma poco mi importo'.

-Cazzo- imprecai spostandomi da una corsia all'altra cercando di evitare le macchine che mi venivano addosso.

Dopo poco arrivo sotto casa di Julia.
Bussai e sperai tanto che fosse  Julia ad aprirmi ma purtroppo le cose non vanno spesso come pensi.
Poiché ad aprirmi fu Cody che non appena mi vide mi tirò un pugno in piena faccia.

-BASTARDO! COME TI É VENUTO IN MENTE TI METTERE INCINTA MIA SORELLA! MI FIDAVO DI TE!- disse tirandomi un altro pugno spaccandomi il labbro.
Mugulai dal dolore. Cazzo.

-senti Cody mi sono fatto un autostrada intera al contrario per venire qui e farmi perdonare da julia. vuoi che te lo faccia sentire? SONO STATO UN GRAN PEZZO DI MERDA OKAY? amo tua sorella non avrei mai dovuto lasciarla lì in lacrime a quella festa, non avrei dovuto metterla incinta, non sarei dovuto trasferirmi qui insieme alle mie sorelle, non avrei dovuto provocarla quel giorno a scuola, non avrei dovuto incontrarla nemmeno, non avrei dovuto nemmeno innamorarmi di lei eppure l ho fatto e non me ne pento.
No non me ne pento perché penso che tua sorella mi abbia reso una persona migliore.
Anche se da come vedo sono ancora un coglione patentato.
Lei é perfetta. Tutto di lei è perfetto.
La sua testardaggine.
Il suo sorriso.
La sua risata.
La sua ingenuità.
Il suo arrossire. Dio se é perfetta.
I suoi occhi.
I suoi capelli.
Le sue labbra...
E...e.. adesso vorrei solo che tu mi lasciassi passare per andare da lei.
Magari facendole lo stesso vero ma banale discorso che ho fatto a te, magari aggiungendoci anche mille scuse,un bacio, una carezza, un abbraccio....E..e..-  cercai di parlare ma venni interrotto da una terza voce a me molto familiare che mi guardò sull'uscio della porta di casa  con gli occhi lucidi. E questa volta pensai che quelle lacrime fossero di felicita'.

-non c'è ne bisogno- disse soltanto avanzando verso di me

-h-hai sentito tutto?- chiesi
Annuì accennando un sorriso avanzando verso di me ancora un po', quel che basta per averla tra le mie braccia.

-quanto basta per capire che ti amo più di ogni altra cosa al mondo, ma questo lo sapevo già.- disse ed io le lasciai un bacio sul collo stringendola forte a me.

-ti amo e scusa..scusa scusa scusa scusa- dissi banciandola a stampo ad ogni piccolo scusa che pronunciavo

-ti amo- disse baciandomi a sua volta

Mi staccai lentamente da lei vedendo ancora che Cody era lì. Immobile.

-Cod- lo richiamai come quando eravamo piccoli alle elementari.
Mi guardò. Non disse niente. Ma la sua azione mi lasciò senza parole.
Si avvicinò come se volesse colpirmi ma invece di tirarmi un calcio o un pugno in pieno stomaco mi abbraccio'.
Come fanno i fratelli.
Perché sì Cody in un certo senso era come un  fratello per me c'era sempre stato,come io c' ero sempre stato per lui.

-Fai di nuovo il coglione con mia sorella e ti ritrovi senza palle. Ti avverto Dallas!- disse serio, mettendomi quasi paura e dico quasi.
Julia ridacchio'.
Che abbia visto forse la mia espressione terrorizzata?
Molto probabile.
Annuii deciso.
Sì deciso perché non l'avrei mai più lasciata sola, neanche se lo avesse voluto lei.
Mi diede un ultima occhiata per poi tornare dentro,sorridendo alla sorella che ricambio' il sorriso per poi spostare lo sguardo su di me.

-sei un pazzo sai? Guidare tutta un'autostrada al contrario solo per venire qui. Eh no signor Dallas non va affatto bene- disse lei con un sorriso beffardo in volto.

-e cosa va bene signorina Gomez?- chiesi con lo stesso tono

-questo- disse per poi baciarmi. Era un bacio diverso dagli altri. Diverso ma sempre bello. Un bacio pieno di scuse, un bacio pieno di amore, un bacio pieno di noi. Del nostro essere tremendamente sbagliati ma allo stesso tempo perfetti. Solo se insieme però.

-quando sarà la prima ecografia?- le chiesi accarezzandogli dolcemente il ventre.

-tra una settimana - sussurro' guardandomi negli occhi. Le sorrisi.

-allora verrò con te- affermai. I suoi occhi brilllarono non appena le parole uscirono dalla mia bocca

-davvero?- chiese sorridendomi

Annuii e l'abbracciai.

-ci sarò sempre da oggi in poi. Sempre ricordi?- mormorai appoggiando la mia  testa sulla sua,  assaporando l'odore inebriante dei suoi capelli misto tra la vaniglia e la ciliegia.
Un giorno avrei dovuto chiedergli che tipo di shampoo usasse....davvero buono...

-allora andiamo?- Mi chiese prendendomi la mano e trascinandomi dentro  casa sua.

Arrivammo in camera sua. Mi lasciò la mano e cominciò a spogliarsi.

-julia c-che s-stai facendo?- chiesi osservando come i jeans che aveva ancora addosso le fasciavano le curve in una maniera assurda. Non li avrebbe più messi. Li avrei bruciati.

-metto il pigiama - mi rispose poco dopo

-ah e comunque non mi piacciono quei jeans- dissi una volta a letto.

-quali jeans?- chiese con voce assonata.

-quelli che avevi addosso prima ti mettono troppo in risalto il culo  E questo al signorino Dallas non va affatto bene sa?- chiesi con ironia portandola più vicino a me

-davvero?- chiese innocente

-davvero davvero - dissi deciso sorridendomi -anzi ho anche intenzione di bruciarli- dissi serio ma poi scopiai a ridere vedendo l'espressione esterrefatta di Julia la quale poi quest'ultima  si unì a me.
Sbadiglio' contagiandomi così decisi che era ora di andare a dormire. Erano le 3 di notte precise...

-notte piccola- dissi stringendola a me

-notte cam- disse

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Notte ragazzuoli●★.

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