Per prima cosa : AUGURIII CAMM
E beh oggi capitolo interamente scritto dal pov di cam.
Buona lettura.
Giulia.
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Cameron pov
Erano passati molto velocemente i giorni e finalmente oggi ci sarebbe stata la prima visita dal ginecologo.
In questi giorni julia aveva avuto molte fitte e molto spesso e andava al bagno per vomitare ed io ero li pronto dietro di lei per alzarle i capelli.
Una volta mi ha ritenuto appiccicoso per quanto le stessi dietro......ed io scrollai le spalle ma avrei tanto voluto risponderle che lo facevo perché volevo essere presente per lei visto che non lo ero stato per due mesi interi,ma non lo feci.-cam sei pronto?- mi chiese Julia spuntando fuori dalla porta del bagno risvegliandomi dai miei pensieri.
-si ecco- dissi per poi prendere il telefono e il portafogli e mettermeli in tasca. Uscì fuori dal bagno raggiante e truccata. Ecco l'unica cosa che non sopportavo in lei, che si truccasse.
Non che non fosse bella, non fraintendetemi ma la preferivo sempre mille volte meglio struccata.
Insomma a casa serve il rosseto se poi a levarglielo ci penso io? (😏)-daii cam muoviti!- disse lei prendendomi per mano e trascinandomi giù per le scale.
Ad accoglierci al piano di sotto fu Samantha, la madre di julia che sorridendoci ci chiese se ci saremmo fermati per fare colazione ma julia prontamente negò dicendole che la avremmo fatta in un bar poiché aveva prenotato una visita per le analisi del sangue e che eravamo in ritardo.
Solo in quel momento capii che ancora non aveva detto niente alla madre del bambino / bambina.
Uscimmo di casa felici dirigendoci verso la mia jeep nera.Dopo pochi minuti arrivammo davanti allo studio della dottoressa Stewart.
Eh gia dottoressa, non avrei permesso a nessun uomo,oltre a me, di vedere dentro le mutandine della mia ragazza.
Ho quasi litigato con lo studio per ottenere un dottore femmina poiché la segretaria continuava a ripetermi che la dottoressa era in vacanza in montagna con il suo nuovo marito.
Ed invece eccola qui, infastidita ma con qualche soldo in piu.-buongiorno i Dallas?- chiese la segretaria lanciandomi un'occhiataccia
-si- mormorò Julia sorridendo cordialmente, stringendo la mia mano con la sua la segretaria ci portò davanti una porta di un colore bianco opaco, quasi giallo.
Busso' tre volte e dopo un flebile e impercettibile "avanti" aprimmo la porta ritrovandosi davanti una donna di mezz'età sui 40/45 anni.
Capelli biondi quasi platino legati in una perfetta cipolla, occhiali neri posizionati poco più in giù del naso,verso la punta,e occhi color caramello.
Sembrava alquanto odiosa dall'aspetto. Troppo perfettina pensai.
Dopo averci fatto le solite domande del tipo "sente qualche voglia?" Oppure "quanti anni avete?" "Soffre di qualche intolleranza?", fece accomodare Julia su un lettino scoprendole le pancia corspangedole poi sopra del gel azzurrino.-vede qua può notare la testa del bambino- disse mostrandola sul monitor
-ma quindi é maschio?- chiesi sorridendo compiaciuto
-non si sa signor Dallas ancora é presto per dirlo.- concluse
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-secondo me é una bella femminuccia- disse Julia saltellando una volta usciti dallo studio ginecologico
-per me invece é un maschietto ne sono sicuro. É un Dallas- dissi sicuro di me
- maschilista- disse per poi farmi una pernacchia salendo in macchina
-io me lo sento- ribadii
Ad un tratto sentii un rumore provenire dallo stomaco di Juliet e solo dopo poco lei arrossi' ridacchiando.-io invece sento che la sottoscritta e la bambina hanno fame-
Ridacchiai accendendo il motore e l'aria condizionata così che il caldo arrivasse a noi per riscaldarsi un po' dal freddo che c'era fuori.
Era già arrivato l'inverno.-Starbucks?- chiesi
-Starbucks- disse sorridendo battendo le mani. E in quel momento pensai che fosse davvero una bambina, la mia bambina.
Guidai fino ad arrivare a destinazione,scendemmo e la feci accomodare ad un tavolino.-aspettami qui- le disse per poi entrare dentro al negozio
-un caffè, un frappe' alla fragola, una fetta di torta alla fragola e una al cioccolato- chiesi alla commessa.
Mi sorrise e mi diede il tutto, pagai e uscii dirigendomi verso il tavolo dove la mia ragazza mi aspettava giocherellando con le dita delle sue mani.-eccoti non ci vedevo più dalla fame- disse scherzosamente
-ecco a lei principessa- dissi dandole il suo ordine facendo un inchino.
-grazie o mio principe- disse per poi far scoppiar a ridere tutti e due.
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||i'll always be next to you||c.D||#Wattys2017
Teen FictionIl racconto parla di due giovani ragazzi Cameron Alexander Dallas e Juliet gomez. Lui parte con il padre e le sorelle per ritornare a Manhattan la loro citta natale....per poter dimenticare la morte della madre. Lei è la tipica ragazza dura...que...