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Justin pov
La mattina seguente mi ritrovai steso nel mio letto.
M- Hey ti sei svegliato-mi sorprese Miriam che aveva una tazza di caffè in mano che mi porse subito.
La presi e bevvi un sorso.
M- ieri Alessio e Kevin ti hanno portato in camera-
J- credo di esseremene accorto- sbottai

Miriam pov'
J- credo di esseremene accorto- sbottò.
Ma in fondo lo capivo; in una sera aveva perso tutto quello che amava.
Mentre lui dormivaa io e i ragazzi abbiano fatto di tutto per scovare il nascondiglio di quel verme ma con pochi risultati. Proprio ora Agnese stava ancora controllando il video nella speranza di trovare qualcosa.
J- avete scoperto qualcosa?- chiese Justin
M- Beh ecco noi...stiamo ancora controllando ma...ancora niente- dissi triste
J- Dio! Perché dev'essere tutto così difficile!!!- scatto in piedi e andò verso la scrivania
M-noi stiamo facendo quello che possiamo e...-
Justin sbatte un pugno sulla scrivania facendo cadere tutto urlando
J- Non state facendo abbastanza!!!-
Io mi spaventa un po' ed arretrati. Lui mi guardava fissi negli occhi. Vedevo in lui la confusione più totale.
Abbassai lo sguardo e feci per andarmene
J- hey...scusa n-non volevo...-
Ci guardammo e io mi avvicinai...era triste e disperato. D'istinto lo abbracciai e lui ricambiò subito. Be aveva bisogno. Sentivo che stava piangendo ma non volli approfondire sull'argomento. Ci staccammo e gli sorrisi appena.
Lui era sempre stato un amico da quando ci siamo conosciuti. Mi ricordo che quando lavoravo per Jeremy lui mi aiutava sempre quando mi trovavo in difficoltà.
Un urlo mi fece riportare alla realtà.
Io e Justin corremmo subito di sotto per vedere cos'era successo. Al centro del salotto Agnese stava ruotando su se stessa agitando le braccia e urlando
A- c'è l'ho fatta c'è l'ho fatta!!!!-
Tutti vennero a vedere cos'era successo.

Justin pov

A- oooo Justin vieni vieni vieni!-
J- cosa c'è Agnese non sono in vena di scherzi oggi...-
Mi tirò un piccola sberla sulla guancia
A- Justin smettila di blaterare ho una sorpresa per te...ho scoperto dov'è Ariana- disse felice.
Granai gli occhi. Guardai prima alessio e poi Miriam. Avevano la mi stessa espressione.
Tutti di fiondarono sul computer
A- we we we we... fatemi spazio che qui il genio sono io...- si sedette- allora, ho riguardato il video varie volte in cerca di un indizio o qualcosa del genere e dopo un po' l'ho trovato-
Fece partire il video è lo mandò avanti fino alla parte in cui c'era mio padre che parlava e riprese
A- quando Jeremy si è autofilmato l'ha fatto con una vetrata alle spalle - stoppa il video è tutti guardano l'immagine.
F- si ci sono degli edifici ma sono indistinguibili!-
A- ahh non è detto ecco vedi...se noi zummiamo un po...modifichiamo la luce, l'intensità fotografica... ed...ecco fatto...- tolse le mani dalla tastiera e io mi avvicinai un po' strizzando gli occhi. Sgranai gli occhi
A- quell' edificio è il centro Apple, questo vuol dire che Jeremy tiene Ariana negli uffici della Moonlight dream-
*Mezzora dopo*
Stavamo tutti montando sulle auto. Avevamo pianificato un piano in tre secondi...non era proprio preciso ma non potevo aspettare più di tanto o Ariana sarebbe morta.
Mentre guidavo ripensavo ai momenti passati insieme e alla prima volta che ci siamo visti...la nostra canzone che cantammo la sera stessa che fummo costretti a scappare.
Le emozioni erano forti ma non potevo permettermi distrazioni. Ora dovevo slvare Ariana.

Ariana pov
Ero già sveglia da un pezzo buttata contro la parete e sussultai quando la porta della stanza si aprì.
Subito mi saltò all' occhio il sorriso maligno di Jeremy. Cominciai ad agitarmi ed il mio respiro si fece più affannato. Entrò tenendo le mani dietro la schiena
J- penso che oggi la farò finta con te- disse sogghignando mentre alzava una mano mostrandomi un coltello affilatissimo.
Non avevo le forze di parlare e mi misi subito a piangere guardandolo implorante con le lacrime che mi bagnavano il viso.
Lui tornò serio e comincio ad avvicinarsi rapidamente. Io cercai di arretrare ma i tagli mi facevano troppo male. Di scatto jeremy mi prese per i capelli ed io urlai di dolore. Mi sbatté al muro e mi alzò da terra sempre per i capelli. Mi mollò per un secondo solo per darmi una sberla facendomi cadere di nuovo a terra. Continuavo a piangere ed urlare. Non sapevo cosa fare. Mi sentivo sempre più debole.
J- te l'avevo detto che la tua morte sarebbe stata lenta e dolorisa no? Io mantengo sempre le promesse-

L'amore Difficile (Jariana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora