03.00am
Justin pov
Avevo camminato tutta la notte ed ora mi ritrovavo a passeggiare in un parco deserto. Le piccole giostrine erano illuminate dai lampioni e il vento faceva muovere le altalene lievemente. Stavo pensando alla situazione in cui mi ero cacciato. Ero padre. Mille emozioni e pensieri viaggiavano nella mia testa:
Ero felice per la notizia. Avere un figlio con Ariana era la cosa più bella che potessi avere, era il mio ideale di vita perfetta;
Ero arrabbiato, con Ariana, per il modo in cui l'aveva detto. È stato tutto troppo di impatto ma questo era plausibile e l'avrei sicuramente perdonata.
Ma ero impaurito. Si, Justin Bieber aveva paura, paura di perdere Ariana, paura di perdere mio figlio, la mia famiglia, tutto. Perdere ogni cosa è tutto per colpa di quello schifo di padre che avevo. Se l'avesse scoperto non si sarebbe arreso per nulla al mondo. Ci avrebbe perseguitati. Mi avrebbe tolto ogni cosa.Mi sedetti su una panchina e, poggiati i gomiti sulle gambe,presi la testa fra le mani massaggiandomi la nuca.
Non dovevo comportarmi così con Ariana pensai. Ad un tratto Sentii una piccola risata.Alzai lo sguardo sul parco giochi deserto ma non vidi nulla.
Mi guardai attorno e di nuovo la risentii. Era una risata allegra quasi angelica. Quando girai lo sguardo non credevo a quello che vedevo.
C'era un bambino che giocava in mezzo alle giostrine e rideva contento. Guardando bene mi accorsi che questo bambino non era...vero.
Cioè era tutto circondato da una luce dorata ed era fatto come di stelle... piccole luci che danzavano nel vendo formando un bimbo che correva di qua e di là.
Ad un certo punto il bambino parlò guardando in una direzione:- Mamma! Mamma! Vieni a giocare!-
Voltai lo sguardo nella sua stessa direzione e mi venne quasi un colpo. Davanti a me, una ragazza, anch'essa formata da tante lucine, i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo alta e stretta, magra e bella, Stava sorridendo al bambino :- no ora sono stanca amore mio! Perché non chiedi a papà?-
Trattenni il respiro mentre il bambino correva come un matto e urlava:- si papà!papà! Dai vieni gioca con me!!!-
Guardai il bambino e poi voltai lo sguardo di nuovo su Ariana che mi stava guardando:- allora...vuoi giocare con tuo figlio?- e rise. Istintivamente sulle mie labbra nacque un grande sorriso e guardai il bimbo che giocava
J- s-si lo voglio- dissi sussurrando.
Sentii qualcuno che mi chiamava. La voce era lontana e ovattata ma io ero concentrato sulla visione-
...Ale- Justin!!-
J- è...cosa? Ma... cos'è successo?-
Ale- come cos'è successo?! Sei uscito di casa tutta la notte e ormai è mattina...vedi? Solo le 5.00!!-
Alessio mi mostrò il telefono.
Ero ancora sconvolto da quello che era successo prima. Era stato tutto un sogno, un bellissimo sogno che mi diede un grnde forz.
Alessio stava parlando ancora ma io non lo asctavo. Pensavo solo che dovevo chiedere scusa alla mia principessa che sarebbe diventata regina, dovevo essere felice per la nascita di mio figlio!
A-...ed è per questo che devi tornare!-
J- si devo tornare! E devo sistemare le cose!-
Mi misi a correre senza badare al mio amico che mi urlava di aspettarlo.Ariana pov
Ero sul balcone che guardavo il passaggio...o meglio avevo detto a Feliscia che guardavo il paesaggio ma in realtà cercavo Justin.
M- dai Ari entra sono le 5 del mattino porca puttana!-
A- ma nessuno ti ha chiesto di restare qui!- dissi fredda ad una Miriam che mi uccideva con lo sguardo.
M- non riesco a dormire se sento il rumore dei clacson delle macchine in strada figurati se la finestra è aperta e il rumore si sente di più- disse secca poggiandosi sul pogiolo.
M- sei veramente testarda...in questo momento ti ucciderei ma non ho le forze per farlo-
Sbuffai
A- tanto...ormai l.a mia vita si è fermata, sono incinta e il padre di mio figlio e scomparso...-
M- Ora ti racconterò la mia di storia...- non ero per niente interessata alla sua storia, sinceramente, non me ne fregava niente ma decisi di ascoltarla per educazione
M- lavoravo ancora sotto Jeremy quando successe questo fatto. Ero la responsabile della contabilità finanziaria dell'azienda. Un giorno incontrai un bel ragazzo; si chiamava Cameron. Era davvero bello, era entrato nel settore da poco e si occupava del trasporto della droga.
Successe tutto in fretta ma mi innamorai di lui. Cominciammo a conoscerci, era bellissimo stare con lui. Anche lui fini per innamorarsi di me quindi ci fidanzammo. Ci furono anche dei festeggiamenti per questo, ma col tempo, finii per rimanere in cinta. Fummo da subito felici di questo ma il lavoro che svolgevano era troppo pericoloso per il bambino.
Decidemmo di andarcene, scappare lontano insieme e felici. Però la notizia si diffuse troppo velocemente ed arrivò anche a jeremy. Lui era contrario a questo diceva il bambino avrebbe compromesso la sorte dell'azienda...
Flashback...
Jeremy- questo bambino potrebbe segnare la fine della mia società e questo non lo accetto!- urlava davanti a noi. Era entrato tutto d'un tratto nel nostro appartamento sfondando la porta.
Cameron- no Jeremy! Ascolti, non succederà niente, se ci lascia andare noi...-
Jeremy - lasciarvi andare? Siete scemi?!! Pensate che sia così stupido?!! Lasciarvi andare vorrebbe dire mettere in pericolo la mia società!-
Miriam - no capo! Noi non diremo niente!-
Jeremy - e dovrei fidarmi?! Hahah ragazzi non sapete come funziona il mondo ...i forti vincono...i deboli....beh,muoiono-
Tirò fuori dalla giacca una pistola e fece fuoco. Vidi tutto a rallentatore;
Jeremy mi puntò la pistola addosso e sparò. Mi coprivo la pancia con le mani come per proteggere il bambino ma Cameron si mise in mezzo e mi abbracciò
Cameron- ti amo amore. Lo sentii irrigidirsi. Ci guardammo per un tempo che sembrò fermarsi. I suoi occhi si fecero vitrei e si accasciò al suolo senza vita con una ferita alla schiena. La pallottola gli aveva spezzato la spina dorsale e il sangue non smetteva di uscire. Mi inginocchiai di fronte a lui piangendo e pregando inutilmente che si sveglisse.
Fine flashbackM- Jeremy mi prese di forza e, riempiendoli di cazzotti mi fece abortire...-
Ormai Miriam piangeva a dirotto ed io con lei.
A- Oh Miriam; mi dispiace così tanto!-
M- ho perso tutto!-
A- Vedrai che tutto cambierà e potrai andare avanti con la tua vita-
M- è buffo che lo dica tu-
Rimasi confusa
A- Perché -
M- dici che riguardo la vita degli altri c'è sempre una speranza...ma quando si parla della tua non c'è più niente da fare, pochi sanno di questa storia è te l'ho voluta raccontare per farti ragionare-
La guardai seria
M- per te c'è ancora speranza...e Justin ti ama ancora,avrai un bambino,una famiglia che ti vorrà bene! Quando finirà tutto questo tornerai in America e rivedrai i tuoi genitori!-
La abbracciai felice
A- Grazie Miriam-
M- io sarò sempre qui per te-
Era una ragazza così strana. Una pettegola di prima categoria ma se c'era da aiutare lei era la prima della fila.
Ormai erano le 5 del mattino.
Stavo aspettando che sorgesse il sole quando sentii una voce urlare il mio nome.
Non capii subito da dove veniva ma quando questa urlò di nuovo potei scorgere in lontananza una figura che correva verso di me.
La figura si fece sempre più vicina finché non riconobbi un bel ciuffo biondo, delle braccia tatuate e un viso angelico.
Lo sentii urlare di nuovo
-Ariana!!!-
A- Justin!!!-
Era tornato. Il mio Justin era di nuovo qui.
La gioia mi pervase l'anima e mi precipitai dentro casa per raggiungere le scale. Tutti e due corremmo all'impazzata. Quando uscii dalla porta cominciai a correre più veloce fino a quando non arrivai davanti a lui. Gli saltai addosso e lui mi prese al volo e mi baciò. Le lacrime bagnavano le guance di tutti e due.
J- Ariana m-mi dis-spiace ti preg-go perdonami-
A- Oh Justin- lo baciai ancora
Ero felicissima
J- ascola i-io non avrei dovuto dirti quelle parole...io voglio avere un figlio con te, crescere una famiglia e questo- mi toccò la pancia- è mio figlio!- urlò dalla felicita.
Io piangevo di gioia. Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo. Avevo un bambino, Justin era qui con me e ne era il padre, eravamo felici. Sembrava di stare dentro un film, era tutto perfetto
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L'amore Difficile (Jariana)
FanfictionLa storia d'amore più difficile da vivere in cui due adolescenti, Ariana (18anni)e Justin (20 anni) saranno costretti a cambiare vita e lottare per vivere insieme.