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Juatin pov

Eravamo in viaggio verso le Hawaii;
Cameron aveva trovato i biglietti per un volo e saremmo giunti a destinazione prima delle 21.30.
Eravamo tutti all'interno dell'edificio pronti per il check in.

22.00
J- non mi interessa se è troppo tardi per navigare! Noi dobbiamo raggiungere quell'isola!- urlai arrabbiato contro il guardiano delle barche di un porto.
Stavamo litigando con quel tizio da 20 minuti perché non voleva accompagnarci nell'isola dove vi era rinchiusa Ariana a causa del buio e dell'ora tarda.
X- senti ragazzo vorrei accompagnarci ma c'è il rischio di non riuscire nemmeno ad arrivarci, le acque in quel punto sono burrascose e inoltre non capisco l'importanza di arrivare in un'isola dove non vi è anima viva-
Mi sarpesi un po' nel constatare che nessuno sapeva dell'esistenza di un edificio dove all'interno vi avvenivano scambi di droghe.
Mi concentrai ancora sulla situazione che sembrava non migliorare
J- non le deve interessare cosa dobbiamo farci li! Ma ci serve una mano per arrivarci!-
L'uomo si gratto il mento pensieroso e poi sospirò pesantemente.
X- non voglio rimetterci la vita...Ma se pagate il doppio vi regalo una barca...Non voglio più problemi con voi quindi penso che sia giusto...-
J- sì, si! È perfetto grazie signore... Miriam tira fuori i soldi e pagalo, prendiamo...- mi girai sulle barche e cominciai ad osservarle una ad una
J- quella!- esclamai notandone una abbastanza grande. Ci saremmo stati tutti li. Ci fu da battagliare anche per il prezzo. L'uomo però era troppo stanco per restare lì ancora a discutere e alla fine cedette, si girò sui tacchi e tornò a casa per dormire.
J- andiamo ragazzi non c'è tempo!-

Intanto sull'isola...

Ariana pov

Correvamo a più non posso per allontanarci il più possibile dall'edificio. Quest'ultimo era al centro di un'isola circondato da una fitta foresta.Avevamo sbarrato la porta ma prima o dopo qualcuno si sarebbe sicuramente accorto che nella stanza c'era troppo silenzio per ospitare un trattenuto di tortura.
Nessuno si era accorto della nostra fuga ma noi non la finivamo di correre. Ero sfinita, era buio e la pancia era pesante ma non abbandonato la speranza di scappare
"Non preoccuparti piccolo mio...Tra un po'saremo dal tuo papà" pensavo tra me e me pensando alla creatura che cresceva nel mio grembo.
Quasi piangevo per l'emozione. Sarei scappata, sarei tornata da Justin, avrei rivisto il mio amore, avrei condiviso con lui una vita felice con nostro figlio.
In quel momento avevo deciso che gli avrei chiesto di sposarmi. Avrebbe dovuto farlo lui ma se non me l'avesse chiesto l'avrei fatto io!
Il rumore del mare mi fece tornare alla realtà
A- ragazze! Raggiungiamo il mare magari troviamo qualche nave...O un miracolo!-
Ero felice di essere lì. Non era molto date le circostanze ma ero riuscita ad evadere e questo significava molto.
Raggiungemmo la spiaggia e corremmo ancora e ancora fino a raggiungere il bagnasciuga. Guardai il mare e appena un po' più in alto l'orizzonte. La riva opposta era costellata di piccole luci mentre le isole attorno a noi erano completamente buie illuminate solo dalle stelle.
H- bene e ora come attraversiamo il mare? Nuotiamo?-
An- ma io non so nuotare!-
H- Andrea io stavo scherzando! Questo tratto di acqua è tempestoso! Nessuno è mai riuscito a...-
Le parole di Hevanna vennero coperte da un suono acuto che rimbombava nell'aria
An- Queste sono delle sirene...- puntualizzò Andrea.
Sgranati gli occhi
A- oh no! Ci hanno scoperte!-
Il suono riecheggiava e rimbalzava tra gli scogli dell'isola e in cielo cominciavano a girare i primi elicotteri che con un faro illuminavano il terreno.
A- forza ragazze dobbiamo pensare ad un piano!-
An- nascondiamoci nella foresta!-
H- sei pazza?! Non hai visto gli elicotteri? Ci troveranno subito!-
Mi misi le mani tra i capelli e mi guardai attorno. Tra gli scogli riuscii ad intravvedere una vecchia barca di legno malmessa e scheggiata. La presi a fatica e la trascinati vicino le ragazze
A- potremmo aggrapparci a questa è provare a oltrepassare le acque tempestose in modo da raggiungere quell'isola!- dissi puntando il dito verso un'isola apparentemente vicina.
A- no! Non so nuotare!- urlò Silvia terrorizzata
H- e poi è un'idea assurda!- sbraitò Hevanna scandalizza
Le guardai esasperata.
A- ma questa potrebbe reggerci tutte e tre! È lunga e di legno! Ed è l'unica scelta che abbiamo!Io non voglio tornarci in quella prigione!-
Ci fu un piccolo silenzio interrotto solo dalle sirene e dagli elicotteri.
Poi Andrea sospirò ed annuì seguita da Hevanna.

...

L'acqua era gelida e tagliente mentre noi eravamo immerse fino al petto e battevano i piedi nell'acqua per raggiungere disperatamente l'isola che avevo segnato prima.
Era una situazione disperata ma avrei fatto qualsiasi cosa pur di non rientrare in quel dannato posto.
A- forza ragazze!-
H- dai spingete!-
Il cielo sull'isola era ormai coperto di elicotteri e sulla spiaggia si intravedevano piccole sagome di guardie che setacciavano il territorio.
Ad un certo punto però venimmo colpite da un fascio di luce
A- oh no! Ci hanno viste!- urlai disperata
H- ragazze non perdiamoci d'animo! Forza!- pianse la ragazza stringendo i denti. Andrea non aveva il coraggio di parlare e se avesse aperto bocca tenevo sarebbe svenuta.
Mi girai verso l'isola e vidi uno sciame di elicotteri venirci incontro
"È la fine" piansi mentalmente ma quando mi girai per poco non feci un infarto...

%universo me%
Oddio cosa sarà successo?!!
Penso lo scoprirete domani ma non vi assicuro niente per via della scuola e dei compiti. Un bacione 😘💖😘💎

L'amore Difficile (Jariana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora