Ariana pov.
Eravamo in macchina e ancora Justin rimaneva freddo e impassibile.
Io ero salita di dietro, avevo troppa paura di lui. Mi aveva terrorizzata. Subito pensai a come avrei vissuto se Justin sarebbe rimasto così, se mi avesse fatto di nuovo del male o peggio se avesse picchiato il bambino senza una ragione.
Senza accorgermene cominciai a piangere silenziosamente. Non volevo tutto questo, rivolevo il mio Justin.
La macchina si fermò ad un semaforo rosso e Justin si girò a guardarmi. Subito rimase freddo ed incazzato. Mi spaventai ma poi il suo sguardo si rilassò un po' e sporse la sua mano per toccarmi la gamba
A- No! Ti prego...non picchiarmi!!- urlai piangendo disperata.
J- i-io non...-
A- non toccarmi!- continuai ad urlare
Lui si girò triste e, quando il semaforo scattò il vedre fece ripartire la macchina.
Mi sentivo triste, delusa, incazzata, preoccuparta e terrorizzata.Justin pov
"Ti prego non picchiarmi" quelle parole mi rimbalzavano nella mia mente. Ma che cazzo avevo combinato? Perché avevo reagito in quel modo con lei!?! Ero incazzato a morte con mio padre e quando mi telefonarono la rabbia aumento e la scaricai ingiustamente su Ariana. Mi facevo paura. Avevo paura. Che Ariana mi lasciasse e che non volesse più vedermi.
La tensione stava crescendo ma per fortuna arrivammo a casa. Appena spendi il motore Ariana corse fuori dalla macchina e corse verso la casa entrando e scappando di sopra. Restai li fermo a guardarla. Non mi sembrava il caso di correrle dietro, le avevo fatto troppo male e non avrebbe voluto parlarmi.
Abbassai la testa prendendosela tra le mani tirandomi i capelli.
"Justin non è il momento di pensare ad Ariana. Hai un problema con tuo padre e devi risolverlo"pensai.
Visi Alessio uscire e accesi la macchina.
A- dai andiamo gli altri sono già lì altrimenti Jeremy si sarebbe avvicinato troppo a casa nostra-
J- bene- dissi freddo.
A- amico cos'hai?- mi chiese perplesso
J- ora non è il momento...andiamo-
La telefonata che avevo ricevuto era di Matt un mio amico che aveva scoperto che mio padre avrebbe preso d'assalto un magazzino di esplosivi e avrebbe bombardato l'intera città.
In questi ultimi giorni gli omicidi continuavano e la gente ormai voleva lasciare la città.
Quando arrivammo sul posto rimasi scioccato. La battaglia era già iniziata. Vidi i miei compagni che combattevano contro i nemici. Il quartiere davanti al magazzino era in fiamme.
Ale- Justin giù!- urlò Alessio. Riuscii ad abbassarsi prima che un corpo di un avversario pionbasse sul parabrezza sfondandolo in mille pezzi.
Scesi e presi una pistola e corsi ad aiutare i miei amici seguito dal mio amico.Feliscia pov.
F- Ariana... Ariana apri!...Senti non te lo ripeterò più apri subito questa porta!- urlai per la centesima volta.
La mia amica, appena entrata in casa si era rinchiusa in camera a piangere.
Non mi aveva detto niente ma intendevo scoprirlo per questo ero ancora lì ad insistere, insomma, quando vedi un amico triste vuoi saperne il motivo.
A- Ti prego Feli...lasciamo sola!- urlò disperata.
F- Ariana Grande Butera! Apri immediatamente!-
Sentii silenzio e poi la serratura scatto rivelando Ariana con il viso rigato dalle lacrime, le guance rosse e il trucco colato.
Si spostò per farmi passare ed entrai.
F- si può sapere cosa è successo? Ti ho lasciata al centro commerciale che eri tutta saltellante e felice e poi rientri piangendo come una fontana...-
A- j-justin...m-mi ha p-pic-chiato- disse in un sussurro ma che io capii perfettamente.
F- Justin ha fatto cosa?!- scattai in piedi. Come si permetteva!
F- come si permette! Quel bastardo! Cos'è successo!?-
Urlai arrabbiata e Ariana si rise a piangere
A- erav-vamo alla spiaggia...era t-tutto bello e felicemente r-romantico ma...q-qualcuno l'ha chiamato e si è arrabbiato...gli ho chies-sto cosa stava succedendo ma lui mi ha risp-sposto male allora ho insistito e lui mi ha picchiata!!- urlò infine tra i singhiozzi correndo verso di me. La abbracciai. Non si meritava tutto questo. Era inconcepibile che Justin avesse reagito così perché da quel che ricordavo Justin era un po' cambiato grazie a lei.
Le accarezzai i lunghi capelli e si calmo un po'
A-ho paura...- disse tutto d'un tratto
E quell'affermazione mi spiazzò completamente.
F- a-aspetta un attimo...p-paura di chi?- chiesi balbettando
A- di Justin! Ho paura che ritorni quello di una volta e ho paura che mi picchi ancora!- disse piangendo- e se poi picchia il bambino?!-
La sentii spaventata e la fermai subito, prendendole le spalle e guardandola negli occhi.
A- No hey frena! Al bambino non succederà niente e Justin non ripeterà lo stesso errore!-Ariana pov
F-...e Justin non ripeterà lo stesso errore- rimasi in silenzio.
Ero molto spaventata. Mi aveva promesso che non l'avrebbe più fatto ed invece...
Avevo perso la mia fiducia con quello schiaffo.
Faceva male; emotivamente e fisicamente. Mi toccai la pancia e massaggiandola sorrisi appena. Pensare al bambino era l'unica cosa che mi distraeva. La mia pancia era cresciuta un pochettino. Non si vedeva moltissimo ma se mi mettevo di lato, allo specchio, si vedeva che avevo la pancia gonfia.
Non volevo che mio figlio o mia figlia crescesse con un padre violento. Forse stavo esagerando ma...non mi fidavo più di Justin; non sapevo nemmeno dov'era andato e questo mi fece scattare
A- dove sono andato Justin e gli altri?-%Universo me%
Oddio cosa succederà ora?...
Questo capitolo mi fa paura...
Sciaoo alla prossima
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L'amore Difficile (Jariana)
FanfictionLa storia d'amore più difficile da vivere in cui due adolescenti, Ariana (18anni)e Justin (20 anni) saranno costretti a cambiare vita e lottare per vivere insieme.