Era un sogno o no?

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Era una mattina come tutte le altre e io stavo davanti al cancello di casa mia aspettando il pulmino che arrivasse. Spesso faceva ritardo, ma io non ci facevo molto caso; all'improvviso eccolo spuntare dall'angolo della strada.

Arrivando davanti a me, io salii è mi misi seduta davanti per non sentire il chiacchiericcio degli altri ragazzi. Il tragitto da casa mia a scuola era lungo ma non ci facevo caso, perché io guardavo fuori dal finestrino tutta la natura che mi circondava.

Quegli alberi che stavano sulla via per andare a scuola mi ricordavano tanto gli alberi di un regno incantato, non so il perché ma c'era qualcosa di magico in essi.

All'improvviso il pulmino si fermo, era strano perché su quella strada non c'era nessuno che prendeva il mio pulmino, quando mi girai per chiedere all'autista mi resi conto che non c'era nessuno nel pulmino. Era vuoto.

Mi girai intorno per vedere se c'era qualcuno fuori ma non c'era nessuno. Tranne un leone grande e maestoso vicino ad una porta grande e luminosa. La porta era in quercia ornata di intarsi di Creature mitologiche e reali e la maniglia era d'oro, ma quello che mi attraeva di più era l'immagine di due ragazzi e due ragazze.

Io scesi dal pulmino e mi avvicinai alla porta e al leone, e guardando meglio l'intarsio sulla porta mi resi conto che quella foresta era Lanterna Perduta e quei quattro ragazzi erano Peter, Susan, Edmund e Lucy Pevensie i Re e le Regine di Narnia. Mi girai subito verso il leone e lui mi sorrideva, aveva già capito tutto dal mio sorriso.

Lentamente alzai il braccio per aprire la porta, però prima di aprirla mi girai verso Aslan, mi vece un segno con il capo e io aprii la porta e una luce abbagliante mi circondò. La prima cosa che vidi fu un prato con tanti fiori, ma non erano fiori comuni erano fiori di fuoco.

Il fiore di fuoco era di un colore rosso acceso, mi ricordai che anche il cordiale di Lucy era dello stesso colore. Dopo il campo di fiori c'era un fiume limpido e luminoso che si estendeva per tutta la valle. Al di la del fiume c'erano delle montagne che arrivavano fin su le nuvole.

In quel momento rimani un po' confusa perché non sapevo se quella terra era Narnia o il regno di Aslan. Allora decisi di chiederlo ad Aslan.
<<Aslan questa terra è Narnia o il tuo regno?>> chiesi confusa.
<<Questo è il mio regno figlia di Eva>> rispose tranquillo. La sua voce era maestosa e rassicurante, come l'avevo sempre immaginata.
<<Perché sono qui?>> chiesi ancora.
<<Perché bambina mia è da qui che andrai a Narnia un giorno>> rispose sorridendo.
<<Andro a Narnia? Davvero? Come sono felice>> esclamai al culmine della gioia.
<<Ma non capisco Aslan, perché proprio io? Io non sono  una regina o una guerriera>> chiesi di nuovo confusa e con la paura che Aslan si fosse sbagliato.
<<Un giorno lo saprai>> rispose.

Mi girai verso il paesaggio decisa ad entrare. All'improvviso però la porta si chiuse, allora mi girai per chiedere ad Aslan perché si fosse chiusa, però lui non c'era. Guardai intorno a me ma Aslan era sparito. All'improvviso sentii una voce maestosa che diceva che non ero ancora pronta per andare a Narnia.

Io chiusi gli occhi e mi risvegliati nel mio pulmino. Ero arrivata a scuola, presi il mio zaino, scesi e mi avviai verso i miei compagni di classe. Valeria mi venne in contro e dandomi un abbraccio  è mi chiese cosa fosse quel fiore che avevo in mano.

Io guardai nella mia mano sinistra e vidi un fiore rosso acceso, "il fiore di fuoco" pensai subito. Poi mi ricordai  del sogno e lì avevo visto un prato di quei fiori. Ma allora era un sogno o no? Chi può dirlo! Ma da allora sto aspettando ancora il momento in cui sarò pronta per andare a Narnia.

                            

The Warrior of Narnia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora