Capitolo 2

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L'indomani mi svegliai presto per uscire prima e non vedere i miei genitori.
Si ero ancora arrabbiata.
Ma cosa potevo farci? Mi avevano tenuto nascosto una cosa importante. Il fatto che mi aveva trovata e non adottata significava che forse i miei genitori biologici non volevano abbondonarmi.
Forse dovevo cercarli? Non lo sapevo in realtà.
Era passato molto tempo, potevano anche essere morti.
Dovevo parlare con Valeria anche di questo. Ma prima dovevo fare colazione. Avevo una fame da lupi, d'altronde non avevo mangiato molto la sera precedente.
Per colazione presi un po' di latte e cereali, e per merenda a scuola una mela e dell'acqua.
Mentre presi lo zaino per andarmene sentii qualcuno che scendeva le scale.

<<Lara>> era mia "madre".

<<Che c'è?>> chiesi fredda.

<<A me e a tuo padre dispiace non averti detto prima che non ti avevamo adottata>> disse con sguardo afflitto.

<<Non sono più una bambina potevate dirmelo adesso>> dissi alzando un po' la voce.

<<Scusaci ancora Lara>> disse abbassando la testa.

<<Adesso vado a prendere il pulmino ciao>> detto questo mi avviai verso la porta, la stavo per chiudere quando mia madre parlò ancora.........

<<Noi ti vogliamo bene anche se non sei nostra figlia biologica Lara>>

<<Se mi volevate davvero bene mi credevate>> dissi riferendomi al sogno.

Chiusi la porta dietro di me e mi avviai alla fermata vicino al cancello della villa. Attraversai il lungo viale e mi sedettii sul muretto aspettando il pulmino che arrivare.
Per non scocciarmi presi il mio telefono e le mie cuffie e mi misi a sentire un po' di musica, misi canzoni casuali e per "destino" uscii Nessun posto è casa mia di Chiara.

"Perfetto, come farmi venire la depressione ancora di più" pensai.

Dopo un po' dall'angolo della strada comparve il mio pulmino. Salutai, presi posto avanti come sempre e guardai fuori dal finestrino. Sentivo che mi guardavano ma io feci finta di niente. Nessuno mi prendeva in giro perché avevano paura di me. Avevano paura che la "pazza" li facesse del male. È strano come dal essere rispettata come una specie di eroina ero passata ed essere una pazza che sogna e dice cose strane per loro.

Volete sapere perché eroina vero? Beh avete presente Robin Hood? Io ne ero una specie. Non rubavo per dare ai poveri certo ma diciamo che li proteggevo dai bulli della scuola visto che rubavano la merenda a tutti. Avevo una certa abilità nel combattimento libero. Strano vero? Non sapevo neanche come facevo, tutto istinto credo.
Adesso che tutti mi ritenevano pazza ero per tutti una ragazzina con problemi mentali.
Beh, l'importante è che ho ancora qualcuno di cui fidarmi.
Arrivata a scuola scesi dal pulmino e mi diressi velocemente verso Valeria.

<<Hey Vale>>

<<Hey Smaps! Tutto bene? Ti vedo strana>> chiese preoccupata Valeria.

Era incredibile come solo guardandomi capisse che c'era qualcosa che non andava.

<<Beh no, non sto bene>> dissi abbassando la testa.

<<Lara se è per la gente che ti guarda in modo strano credevo che avevamo risolto>> disse prendendomi le mani.

<<No, non è per questo>> dissi alzando la testa.

<<Allora per che cosa?>>

<<Ho scoperto che non mi hanno adottata ma trovata, e per di più in abiti medievali. Comunque forse i miei veri genitori non volevano abbandonarmi, chi sa forse mi hanno perso>> dissi tutto d'un fiato.

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