Ero sul cavallo con Iro che camminava al mio fianco. Dopo avergli detto che dovevo recarmi immediatamente alla corte di Re Caspian si era offerto gentilmente di accompagnarmi, dopotutto una guida è sempre utile.
Quella mattina quando mi ero svegliata mi accorsi che il fuoco del camino era ancora accesso, Iro si stupì di come fosse possibile una cosa del genere e io lo rassicurai dicendo che mi ero svegliata prima per accenderlo. Aatash aveva vegliato su di me tutta la notte.
Questa consapevolezza mi stupì, forse ci teneva a me? La mia testa diceva di non fidarmi di lui, ma il mio cuore……beh lui era di tutt’altro avviso.Mi tornò in mente anche Jack, lui e Aatash erano così diversi.
Jack era protettivo, divertente e gentile.
Aatash a volte era caldo come il fuoco che dominava altre volte invece era freddo come la neve.
Provavo qualcosa per loro ma non sapevo ancora cosa.Dopotutto quel monologo interiore con me stessa non mi ero accorta che eravamo arrivati al Guado di Beruna.
Vi state chiedendo come abbiamo fatto in una sola giornata ad arrivare li?
Beh la risposta è semplice, Iro ha usato tutte le sue scorciatoie e io ho spronato il cavallo a non fermarsi troppo spesso.
Decidemmo di accamparci sulla spiaggia e partire all’alba cosi da arrivare a tarda mattina all’ex castello di Miraz.Sistemai la mia cuccetta per dormire e dopo mi sdraiai per guardare il cielo che mano mano diventava sempre più scuro.
Dopo aver mangiato Iro si era addormentato, mentre io non riuscivo proprio a dormire. Ero ansiosa di parlare finalmente con Re Caspian e placare le mie domande senza risposta, anche se non era l’unico a dovermi delle risposte. Mi girai su un fianco e sospirai.Perché non potevo essere una ragazza normale con dei genitori che le volevano bene e un mucchio di amici con cui divertirsi?
La risposta era semplice, la sfiga mi ha accompagnato da quand’ero bambina, non del tutto ma lei c’è sempre per rovinare le cose belle. Ho paura che possa rovinare anche questa mia piccola avventura.
Sospirando mi alzai dal mio giaciglio e decisi di avviarmi in una parte del fiume dove nessuno poteva vedermi per fare un bagno. Quando arrivai alla riva del fiume mi spogliai e controllai con un piede la temperatura dell’acqua, per mia fortuna era tiepida.
L’acqua rinfrescava la mia pelle e mi fece sentire subito bene, senza pensieri, senza preoccupazioni, senza paura.
Mi immersi completamente bagnando i miei lunghi capelli biondi. Quando riemersi mi sentii come nuova.
Non mi ero accorta che per tutto quel tempo avevo tenuto gli occhi chiusi, quando li riapri guardai la luna che illuminava il fiume e me con i suoi raggi.
Era un paesaggio paradisiaco.
Nuotai indisturbata per non so quanto tempo, però quando il sonno ed il freddo presero sopravvento su di me dovetti uscire.All’improvviso però sentii un rumore di un ramo spezzato. Ancora nell’acqua mi voltai di scatto verso la riva dove c’era una figura incappucciata. Con le mani e con i capelli coprii il mio petto più che potevo visto che era l’unico che si vedeva chiaramente.
La figura continuò a studiarmi mentre io diventavo rossa, ma non per l’imbarazzo ma per la rabbia.<<Si può sapere chi sei e cosa vuoi?!>> esclamai arrabbiata.
<<Dovrei forse offendermi perché non mi hai riconosciuto principessina?>> affermò con un sorriso ironico.
Dopo queste parole si tolse il mantello e la figura di Aatash mi si presentò davanti.
<<Offenderti?! Me ne infischio! Mi hai guardato mentre facevo il bagno?>> chiesi sperando in una risposta negativa.
Ma invece annuì con un sorriso malizioso.
“Perverto” pensai alzando gli occhi al cielo.
<<Su dai, esci dall’acqua ora>> disse porgendomi la mano.
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The Warrior of Narnia
FanfictionLara Barfield è una ragazzina di 13 anni che abita a Londra con la sua famiglia che non l'apprezza e non gli vuole bene, l'unica persona che gli vuole bene è Valeria Collins la sua migliore amica. La sua vita era la solita routine, ma un giorno gli...