Capitolo 10

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Il mattino seguente io e Iro partimmo alle prime luci dell'alba per giungere al castello di Re Caspian.

Per tutto il viaggio pensai ad Aatash e com'era stato premuroso quando mi aveva riportato al mio giaciglio.

Continuai a pensare però che la sua storia non mi era del tutto nuova.
Ma se era cosi, dove l'avevo ascoltata allora?

Sbuffai pensando che era l'ennesima domanda senza risposta.

Decisi allora di pensarci in un altro momento e concentrarmi sul viaggio e il paesaggio dinnanzi a me.

<<Siamo quasi arrivati Lara>> disse Iro continuando a guardare davanti a se.

Ed eccolo li l'ex castello di Miraz, grande e imponente sovrastava tutta la città con le sue alti torri. Non aveva niente di particolare, era uno dei tanti castelli medievali che c'erano nel mio mondo. Quello era un semplice castello che era fatto per incutere timore, non aveva nulla a che vedere con Cair Paravel.

Non vedevo l'ora di incontrare Re Caspian.
Ero cosi emozionata che non mi accorsi di aver incitata il cavallo a correre per raggiungere la città. Durante la corsa il cappuccio che era sulla mia testa cade e miei lunghi capelli biondi svolazzavano grazie al vento, in quel momento mi sentii incredibilmente liberà.

<<Lara aspetta per Aslan>> Iro correva cercando di raggiungermi.

<<Su Iro muoviti>> mi girai e gli sorrisi incitandolo con lo sguardo.

Lui in risposta sbuffo e aumentò la velocità della sua corsa.

In poco tempo ci trovammo alle porte della città.
Quando entrai li non mi sorpresi di vedere nani, centauri, fauni, animali parlanti e perfino minotauri.
Mentre camminavamo all'interno della città alcune persone o creature salutavano Iro calorosamente mentre a me ricercavano sguardi curiosi. Pensare che qualche mese prima c'era stata una guerra era strano, sembravano tutti felici li.

Continuammo a camminare fino ad arrivare alle porte del cartello, dove erano appostati due soldati, umani, a fare la guardi.

<<Finalmente sei arrivata all'ultima tappa del tuo viaggio Lara>> disse Iro sorridendo.

<<Finché non scoprirò chi sono non credo che il viaggio finirà Iro>> risposi con un sorriso amaro.

<<Su Lara non ti cruciare, Re Caspian è un bravo ragazzo e ti aiuterà senz'altro>>

"Lo spero" pensai.

Da lontano i due soldati ci fissavano incuriositi, osservandoli bene notai solo ora che erano entrambi in tenuta narniana.
I due soldati erano giovani, forse ventenni.
Il primo a destra era alto, un metro e ottanta forse, aveva i capelli neri che gli arrivavano alle spalle, due occhi altrettanto scuri, labbra sottili tutto accompagnato da un viso ovale con un'espressione severa.
Il secondo invece aveva i capelli rossi, si rossi, cosa un po' insolita sia per un'abitante di Narnia che per uno di Telmar.
Era alto si ma non quanto al primo, fronte ampia, viso chiarissimo e lentigginoso, luminosi occhi verdi e un sorriso amichevole.

Siamo sicuri che non sono in uno di quei polizieschi?

Perché questi due sembrano senz'altro il poliziotto cattivo e quello buono.

Sembravano due colossi a confronto al mio metro e sessantacinque.

Non la metterò mai ad alta voce ma mi sento in soggezione, solo perché mi sento una nana sia chiaro.

Feci un lungo respiro e con Iro mi avvicinai ai due soldati.

<<Buongiorno gentili signori>> Iro fece una specie di inchino da orso e poi continuò a parlare <<io sono Iro e lei è la mia compagna di viaggio Lara, siamo giunti fino a qui per parlare con sua altezza reale Re Caspian>> proclamò Iro.

The Warrior of Narnia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora