Capitolo 6

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Si era fatta sera sul Veliero Nero, eh già era cosi che si chiamava la nave. Da quando ero salita a bordo la metà dell'equipaggio mi guardava con odio e altra metà con curiosità, ero indifferente alla prima metà, alla seconda invece capitava che qualcuno mi facesse qualche domanda sul nord senza farsi vedere dal capitano. Quest'ultimo invece mi guardava con odio, curiosità e paura, già paura, strano vero? Non sapevo il perché in realtà ma Jack mi ha detto che quando avevo parlato con il capitano intorno a me c'era un'aura di grandezza che gli ha messo timore. Che sia stato Aslan? Può darsi, sento la sua presenza vicino a me, so che mi sta accompagnando nel mio viaggio, d'altronde non mi avrebbe mai lasciato sola.

Sola...

Mi soffermai molto su quella parola. Nella mia vita ero sempre stata sola a parte per Valeria, avevo ricordi solo dai 6 anni in poi, prima c'è solo buio. Mi chiedevo spesso perché i miei genitori mi avessero abbandonata e perché l'avessero fatto. E se avevo una sorella o un fratello? Se ne avevo uno o una so per certa che non mi sarei più sentita sola. Ho sempre desiderato stare in una famiglia numerosa con almeno 2 fratelli, 1 sorella  e tanti cugini. Invece ho avuto tutt'altro che una famiglia cosi, i miei genitori adottivi credevano che ero pazza e altre cose, sono cresciuta come una solitaria che non ha mai ricevuto amore da loro, infatti non credo di saper amare. Come faccio ad amare quando io stessa non so vuol dire?
Un rumore di passi mi ridestò dai miei pensieri.

<<Lara, ti ho portato la cena>> mi voltai ed era Jack con 2 ciotole in mano.

<<Grazie>> presi una ciotola e mi sedetti su una panchina li vicino e Jack si sedette accanto a me.

<<Come mai stai cosi? Non sei contenta di andare a Narnia?>> chiese preoccupato.

<<No, è che stavo pensando ad una cosa>> dissi guardando l'orizzonte.

<<A cosa? Se posso chiedere>>

<<Vorrei sapere perché i miei genitori biologici mi hanno abbandonato>>

Jack mi prese la mano e disse.

<< Non lo so Lara, solo Aslan lo sa. Forse l'hanno fatto per il tuo bene>>

<<Il mio bene? Sarebbe la prima volta che qualcuno vuole il mio bene>> dissi posando la ciotola ormai vuota.

<<Non è vero, perché anch'io voglio il tuo bene>> non sapevo perché lo feci ma lo abbracciai e mormorai un grazie sul suo petto, lui mi baciò la testa e mi cullò tra le sue forti braccia.
 
<<È incredibile come in poco tempo tu sia entrata nel mio cuore>> disse in un sussurro, ma prima che potessi chiedergli se avevo sentito bene quello che aveva detto mi addormentai tra le sue braccia.

                                 ~·~

L'indomani mattina mi risvegliai nel mio letto, mi voltai per controllare se c'era anche Jack nel letto vicino al mio ma non c'era.

"Forse si è svegliato prima" pensai alzandomi e stiracchiandomi.

Notai che su una sedia piegati c'erano degli indumenti per me.  Un camicia bianca, un gilet bordeaux, dei pantaloni marroni chiari con degli stivali di cuoio dello stesso colore. Mentre mi vestivo pensavo alla sera precedente.
Aveva davvero detto quella frase?

<<È incredibile come in poco tempo tu sia entrata nel mio cuore>>

"Forse gli piacevo? Ma no, come gli potrebbe mai piacere una ragazzina di 14 anni che non sa nulla sul suo passato, del suo futuro e che non sa neanche amare " pensai amareggiata.

Prima di salire in coperta sistemai la stanza e presi le mie cose. Mentre salivo le scale sentii un marinaio che diceva che eravamo quasi arrivati a Frecciasinuosa, ero quasi arrivata ad Archen finalmente e li sarebbe iniziato il vero viaggio senza Jack che mi sarebbe stato vicino per guidarmi.

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