Capitolo 5

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Il mattino seguente, il suono del corno ridestò il mio sonno. Ero fresca e riposata e pronta per il viaggio che mi attendeva.  Notai che anche Jack si era svegliato e si stava stiracchiando.

<<Buongiorno Jack>> dissi sorridendogli.

<<Buongiorno a te Lara>> rispose ricambiando.

Andai a lavarmi la faccia, e dopo presi il mio zaino, e con Jack andai a fare colazione. Io che ero abituata a latte e cereali la mattina mi ritrovai un pezzo di carne di capra con dell’insalata.

“Addio vecchie abitudini” pensai sospirando.

Mangiai tutto, d’altronde dovevo fare un lungo viaggio. Jack pagò tutto al locandiere e ce ne andammo.

Mentre viaggiavamo verso le porte di Tashbaan pensai che non era giusto che pagasse sempre lui tutto, ma d’altronde cosa potevo fare io?
Non avevo niente, a parte qualche libro di scuola, qualche sterlina (che li non valeva un bel niente perché c’erano le mezzelune) e i miei vestiti. Poi però un’idea mi venne in mente.

<<Jack>> lui si volto per qualche secondo a guardarmi.

<<Dimmi pure Lara>>

<<Vorrei sdebitarmi con te per tutto quello che hai fatto e che stai facendo per me>>

<<Non c’è bisogno Lara, lo faccio volentieri>>

<<Beh, comunque voglio sdebitarmi con te>> dissi cercando nel mio zaino.

<<Eccole qua>> dissi prendendo il borsello e facendogli vedere il contenuto.

<<Ehm…………..cosa sono?>> disse perplesso grattandosi il capo.
 
Sbuffai e dissi……

<<Sono delle penne speciali Jack, per te sono quasi magiche visto che si usano senza il calamaio>>

<<Formidabile>> disse entusiasta gli sorrisi e continuai a parlare.

<<Ci sono di diversi colori, nero, blu, rosso, verde ecc. Ebbene Jack, visto che mi stai aiutando molto, cosa che io apprezzo tantissimo. Ho deciso di regalarti queste penne speciali come segno di riconoscenza nei tuoi confronti>>
 
<<Forse non avranno molto valore per te ma è tutto quello che ho>> lo guardai negli occhi mentre dicevo queste parole, e gli porsi il borsello.

<<Per me hanno molto valore invece>> rimasti spiazzata da quella risposta, abbassai lo sguardo e arrossì un po' mentre lui continuava a sorridermi. Prese il borsello dalla mia mano e lo mise nella sua sacca nel carretto.

Il viaggio durò in silenzio, finché notai che il carretto si era fermato. Dinnanzi a noi cerano 5 soldati addetti all’ispezioni.
Mi voltai verso Jack e lo guardai preoccupata ma lui di rimando fece un sorriso rassicurante.

<<Non ti preoccupare, ho tutto sotto controllo>> disse stringendomi una mano.

“Lo spero” pensai.

Dopo un po' vidi il comandante avvicinarsi a noi con 2 soldati.

<<Buongiorno Jack>>

<<Buongiorno a voi comandante>>

<<Come mai già di ritorno a casa? Forse vostra cugina non apprezza molto Tashbaan?>> disse guardandomi con quel suo sguardo da pervertito.

"Potrebbe essere mio fratello maggiore, diamine ha quasi 30 anni di sicuro" pensai

Prima che rispondesse Jack intervenni io.

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