Capitolo 13

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<<Voglio venire con te>> replicai per l'ennesima volta.

<<Non se ne parla, non rischierò di perderti un'altra volta>> disse Caspian camminando svelto verso l'ingresso del palazzo.

Arrabbiata presi la gonna del mio vestito tra le mani e corsi per superarlo e fermami davanti a lui per non farlo passare.

<<Laryn per favore cerca di capire è una battaglia. I giganti del nord sono pericolosi, non puoi venire con me>> cerco di farmi capire Caspian prendendomi le mani.

<<D'accordo, rimarrò qui>> dissi abbassando lo sguardo sconfitta.

<<Torna sano e salvo a casa Caspian>> dissi mentre lo abbracciavo forte a me.

<<Lo farò>> sciolsi l'abbraccio e Caspian insieme all'esercito parti.

Rimasi a guardarli finché non divennero puntini neri lontani. Non lo feci solo io ma tutta la corte. C'erano donne che piangevano per paura di perdere i loro figli o i loro mariti e bambini che chiedevano del padre.

<<Vi sentite bene maestà?>> chiese una voce al mio fianco.

Mi girai per vedere chi avesse parlato, era il dottor Cornelius.

<<Sono preoccupata>> confessai guardando ancora il punto dove l'esercito era sparito.

<<È normale, è vostro fratello>> disse il dottore.

<<Lui è l'unico della mia famiglia ancora in vita, se perdo lui, perdo tutto>>

Detto questo girai i tacchi e annunciai che nessuno mi dovesse disturbare nella mia stanza.

-Non lo lascerai andare davvero da solo spero-

Pensi che io mi arrenda cosi? Ti sbagli, ho ancora un asso nella manica.

-Ah così mi piaci ragazza-

Non avrei lasciato mai mio fratello andare in battaglia senza di me.
Sapevo che non mi avrebbe mai fatto partite con lui quindi ero stata previdente, avevo preparato la mattina presto il mio cavallo per il viaggio e avevo nascosto un'armatura sutto il letto insieme alla mia spada e al mio pugnale.

Mi preparai in fretta e corsi verso le stalle, per fortuna non c'era nessuno.
Arrivata sali su Tempesta il mio cavallo, un bel mustang dal manto grigio, servaggio e indomabile proprio come me. La spronai a correre per raggiungere l'esercito.

Viaggiamo molto e finalmente quasi al tramonto arrivai all'accampamento. L'accampamento era situato nel bosco di Lanterna Perduta proprio dov'erano giunti i Pevensie la loro prima volta a Narnia.

Quando entrai nell'accampamento qualche soldato si girava curioso a guardarmi forse pensando che avevo fatto ritardo. Scesi da Tempesta e la presi per le brighe per trovare una tenda libera. Dopo una buona mezz'ora ne trovai una un po' isolata per mia fortuna. Sistemai tutto e mi tolsi l'armatura e l'elmo. Per fortuna avevo pensato a nascondermi i capelli sotto una parrucca castana se no avrei attirato molta attenzione su di me.
Mi stessi sul mio giaciglio con le gambe esauste per la lunga cavalcata senza sosta, ero sul procinto di addormentarmi quando sentii il suono di una campanella. In un primo momento presi la spada e mi alzai di corsa credendo che ci stessero attaccando, ma poi mi ricordai che era la campanella che segnava che fosse ora di cena.

-Sei un po' nervoseta vero cocca?-

Forse un po'

-Stai tranquilla, gli farai il culo a quei giganti-

Forse dimentichi che io sono bassa come una nana e che gli arrivo si e no alle ginocchia?

-Esagerata! Mica sei cosi bassa-

The Warrior of Narnia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora