57 Capitolo

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Sono tre giorni, sono passati solo tre giorni che sembrano un'eternità. Mi manca Harry e i ragazzi non fanno altro che ricordarmi di ciò e mi portano continuamente a pensare. Forse dovrei dirglielo, dirgli dell'esistenza di Theo, dirgli che forse lo amo ancora, dirgli che mi manca terribilmente, chiedergli scusa. Chiedergli scusa se non ho provato a chiamarlo prima, chiedergli scusa se me ne sono andata, chiedergli semplicemente scusa per tutto quello che ho fatto, perché parlando chiaro, ho fatto un pasticcio. Ho passato un'anno della mia gravidanza in agonia del l'astinenza di Harry Edward Styles, ho passato un'anno con Guy e Alex scegliendo i vestiti a Theo quando dovevo farlo con Harry, ho fatto un parto normale con Guy e Alex al mio fianco, quando invece, doveva esserci Harry. Lui non ci è stato, non perché non ha voluto ma perché io ho preferito che non ci fosse, anche se le mie intenzioni erano buone per il suo futuro, dovevo pensare anche a lui, a come avrebbe reagito. Dopo il parto, in due anni Theo ha sempre riempito in un certo modo il mio vuoto, sapeva rendermi felice ma.. ogni volta che lo guardo in lui vedo Harry. Lui non assomiglia solo ad Harry, lui ha gli stessi modi di Harry, gli stessi gusti e perfino lo stesso modo di camminare, quindi vivevo e vivo ancora nell'agonia. La mia dolce e amara agonia. Adesso ho il mio cellulare in mano, con il numero di Harry composto sulla tastiera, spero non abbia cambiato numero, io l'ho fatto, ma per andare avanti, faccio un sospiro e mi siedo sulla panchina nel parco giochi dove porto sempre Theo. Sono le undici di sera e i ragazzi sono a casa con Theo, domani sarà domenica e quindi Theo non andrà a scuola, gli ho permesso di fare tardi nel dormire, quel bambino adora i ragazzi, li adora letteralmente. Parte la chiamata, faccio il primo squillo e poi stacco, non ho abbastanza credito sulla scheda, non uso molto il cellulare. Sbuffo alzando gli occhi al cielo e quando ricadono sullo schermo, Harry mi sta richiamando. Rispondo immediatamente.
-"pronto?" Una voce rauca, dolce e calma, quanto mi è mancata. Mi tremano le gambe, respiro a fatica e mi sento debole.
-"Ciao" dico con una voce flebile, non so come sono riuscita a parlare.
C'è un momento di pausa, sembra lunga, portandomi a pensare che forse ha staccato quando risponde.
-"Perché mi hai chiamato?" Domanda avendo una voce di una tonalità severa.
-"Era uno squillo" dico con una voce molto ma molto flebile.
-"Uno squillo?" Domanda confuso, credo.
-"Sì, uno squillo" dico pensando a quanto sia cambiata la sua voce.
-"E perché?" Domanda.
-"volevo dirti che ti stavo pensando o almeno credo"
-"mi fai uno squillo, dopo tre anni che te ne sei andata, per dirmi che mi stavi pensando o almeno credi?!" Domanda ridendo sarcasticamente.
-"avevo finito il credito per mandarti un messaggio, non uso molto il cellulare"
-"quindi mi stavi pensando" dice addolcendo leggermente la sua voce.
-"abbastanza"
-"abbastanza quanto?"
-"tipo tutti i giorni, settimane, mesi, anni.." dico vaga
-"perché proprio adesso?" Domanda.
-"Non lo so, forse volevo semplicemente sentire la tua voce.."
-"Perché te ne sei andata?"
Domanda fatale, la mia mente paralizza le parole che stavano per arrivare alla mia bocca e la mia bocca, a sua volta, resta anche lei paralizzata.
-"allora?" Domanda.
-"non lo so"
-"come non lo sai?"
-"Non lo so, non ce l'ho fatta"
-"Ero al tuo fianco e tu mi hai respinto, perché mi hai chiamato adesso, nel bel mezzo della notte?" Domanda.
-"te l'ho detto, non lo so, sono tre anni che.." mi blocco, letteralmente.
-"Che?"
-"Non lo so, non so niente, forse ho sbagliato"
-"Sai che posso rintracciare la tua chiamata, vero?" Domanda.
Sbuffo rumorosamente, per come lo conosco, già avrà chiamato Tyler il suo investigatore privato per farla rintracciare.
-"Non mi stupisco, credo tu abbia già mandato il numero a Taylor anche se avrei preferito che tu non lo avessi fatto"
-"Perché? In fondo mi devi delle spiegazioni"
-"Che non sono ancora pronta a darti"
-"Hai un altro?"
-"No!" Dico sbarrando gli occhi.
-"No?" Domanda
-"No."
-"Bene, io sono fidanzato, da otto mesi ma.."
Cosa?! È fidanzato?! Da otto mesi!?
-"Ma?"
-"Non lo so, non mi aspettavo una tua chiamata adesso, mi hai scombussolato"
-"Perdonami, non lo farò più"
-"No"
-"No? Cosa?"
-"Rifallo, Richiamami, domani, dopodomani, fra tre giorni.."
-"Ho sbagliato, ti ho chiamato dopo tre anni e tu ovviamente stai cercando di andare avanti, non voglio riportarti indietro"
-"Non sono mai andato avanti, sono sempre rimasto nello stesso giorno in cui te ne sei andata per capire cosa ho fatto di sbagliato e capire come abbia fatto a permetterti di andartene"
-"È stata una mia scelta, non una tua colpa"
-"È stata una mia colpa, permetterti di abortire per un irrazionale capriccio" Dio, se sapesse di Theo.
-"Per te e i tuoi sogni farei qualsiasi cosa"
-"Davvero?"
-"Davvero"
-"Sto venendo da te"
-"cosa?!" Domando alzandomi dalla panchina terrorizzata.
-"Sto venendo da te, al parco giochi" Dice. Ricordo che Taylor fosse più lento nel rintracciare una persona attraverso il cellulare.
-"perché?" Domando
-"Perché voglio vederti, vedere se mi fai lo stesso effetto che mi stai facendo adesso"
-"Che effetto?"
-"La voglia di ritornare a vivere, letteralmente"
-"Non farlo"
-"Cosa?"
-"Non venire, ti prego"
-"Perché?"
-"Non sono pronta"
-"E quando lo sarai?"
-"Non lo so, ma adesso non lo sono, ti prego"
-"Ad un solo costo" dice mentre la macchina di Niall con dentro Niall e Zayn si ferma fuori al cancello aspettandomi. Avevo chiesto loro di passarmi a prendere.
-"Quale?"
-"Che ricaricherai il tuo credito e mi richiamerai, che permetterai a te stessa di riuscire ad incontrarmi, ho maledettamente bisogno di vederti, hai riacceso quella luce in me che avevi spento tre anni fa, non spegnerla di nuovo, sarebbe la fine. Avevi ragione"
-"su cosa?" Domando facendo segno ai ragazzi di aspettare.
-"Sul fatto di riportarmi indietro, l'hai fatto anche se non sono mai andato avanti mi ero quasi rassegnato"
-"Cristo" impreco sbuffando.
-"Allora, me lo prometti?"
-"Ad una sola condizione" dico cercando di trattenere le lacrime.
-"quale?"
-"Promettimi che rintraccerai la mia posizione tramite il cellulare solo quando io ti dirò di farlo ed io ti prometterò di richiamarti" dico mente una lacrima scende.
Uno sbuffo proviene dall'altra linea telefonica.
-"Cristo. Va bene, te lo prometto, adesso tu" dice imprecando e sbuffando
-"okay, te lo prometto, ciao" dico staccando e fissando il telefono impaurita dall'accrescere dei miei sentimenti.
Raggiungo l'auto piangendo mentre i ragazzi mi guardano straniti.
"Ho chiamato Harry"

All of me loves all of you||H.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora