All of me loves all of you||H.S||

62 capitolo

"Cosa?" Domanda mentre la sua vena sul collo sembra sul punto di scoppiare per il tono di voce alto.
"Dimmi che stai scherzando!" Urla ancora di più.
"Ti prego, non rovinare di nuovo tutto, placa la tua rabbia, l'ho fatto perché non volevo abortire e me ne sono andata per impedirti una vita di sacrifici per un bambino, me ne sono andata per la tua felicità, ho rinunciato alla mia felicità per far avverare i tuoi sogni, Harry."  Lo imploro con il mio tono di voce.
"Non voglio niente da te, non voglio denaro, non voglio la tua compassione, voglio solo che tu conosca Theo, chiede sempre del suo papà." Dico mentre tre lacrime mi rigano il volto ma questa volta non sono io ad asciugarle, è Harry. Si avvicina a me e le asciuga con le sue fredde mani per poi abbracciarmi. Sprofondo nel suo abbraccio continuando a piangere non curandomi del fatto che la maglia di Harry possa bagnarsi. Diversi brividi mi percuotono, amo Harry più della mia stessa vita e averlo così vicino non fa altro che risuscitare quei sentimenti che evitavo.
"Ti odio." Sussurro sbuffando al suo orecchio. Avrei voluto dire di odiarlo, di odiarlo disperatamente perché nonostante tutto lo amo più di prima ma ho lasciato la frase per me.
"Ti odio anch'io" sussurra al mio orecchio provocandomi brividi inspiegabili. Qualcosa, mi dice che io mio significato valesse anche per lui. È riuscito ad abbattere tutti quei muri che avevo costruito, quei muri che hanno cercato di abbattere diversi uomini con cui sono uscita non smuovendo neanche un mattone.
Odio Harry perché lo amo follemente.
"Parlami di lui, ti prego" dice sorridendo i mentre ci sediamo atterra non curandoci delle sedie.
"Theo è un bambino molto solare, capisce sempre quando sono giù di morale e riesce a rendermi felice con un bacio sulla guancia. È un bambino speciale anche se da piccolo, ad un anno, ebbe un leggero trauma celebrale, cadde dalla culla perché voleva prendere il pallone." Dico mentre scoppiamo a ridere.
"Non fa altro che ricordarmi te sia esteticamente che caratterialmente, è uguale a te quando eri piccolo, non facevi altro che fare guai" dico sorridendo mentre Harry stringe la mia mano.
"È stata dura?" Domanda.
Bella domanda, Harry.
"Non sai quanto, non sai quanti sacrifici ho fatto e continuo a fare Harry ma continuerò perché è mio figlio, nostro figlio" dico sorridendo nel vedere le nostre mani.
"Portare avanti la gravidanza, partorire, crescere un bambino senza il padre e senza dei parenti è dura ma Alex e Guy hanno fatto che non gli mancasse nulla, facevo tantissimi lavori e tutto quello che ho fatto, tornerei a farlo perché ad oggi sono fiera che mio figlio abbia una madre che io ho sempre desiderato di avere."
"Ah, è un fan sfegatato dei one direction" dico.
"Davvero?" Domanda con un sorriso mentre i suoi occhi brillano d'amore.
"Davvero." Dico sorridendo alla sua immensa felicità. Sembra Theo quando gli consento di giocare con Alex in giardino.
"Chi è il suo preferito?" Domanda.
"Spiacenti signorino Styles ma è Niall" dico sorride do mentre Harry sbuffa.
"Andiamo a vedere se è sveglio?" Domando mentre Harry annuisce insicuro.
Scendiamo per poi raggiungere la sua camera. Entriamo e un silenzio assordante regna l'area.
"Ragazzi scusate per tutto." Dice Harry abbracciandoli.
Harry è diventato un uomo e vado fiera dell'uomo che è diventato.
"Noi andiamo a prendere dei caffè, lo volete?" Domanda Niall.
"Sì i soliti, e Niall per favore avvisa Bobby che può andarsene con lei" dice riferendosi sicuramente alla sua ragazza. Niall annuisce mentre esce con gli altri.
"Buongiorno amore, come ti senti?" Domando vedendo il mio piccolo uomo sul letto.
"Mama ho sete" dice indicandomi l'acqua.
Prendo l'acqua e lo faccio bere a piccoli sorsi perché è fredda mentre ad un certo punto sputa l'acqua.
"Mamaa, Harry styles?" Domanda sgranando gli occhi mentre Harry sorride.
"Ciao Theo, mi hanno detto anche che oggi fai quattro anni." Dice Harry sorridendo. Io non gliel'ho detto ma sarà stato sicuramente uno dei ragazzi.
"Sii. Mama io voglio a casa" dice riferendosi al fatto che vuole andare a casa.
"Sì, ho chiesto al mio amico dottore se potevi uscire qualche giorno prima, oggi pomeriggio torneremo a casa, va bene?" Domando sorridendo.
"Si mama, giocare a pallone?" Domanda sorridendo.
"Nono, devi riposare" dico scuotendo la testa severa.
"Ti va di giocare con me oggi?" Domanda Harry sorridendo. Ecco, il papà fa sempre il contrario di quello che dice la mamma.
"Sii io gioco con Harry mama" dice Theo battendo le mani in segno di gloria.
"Forse" dico sorridendo.

****

Mentre io Guy e Alex finiamo di sistemare i preparativi per piccola festa che faremo stasera i ragazzi e Theo stanno giocando fuori con il pallone, come avevo detto, Harry vince sempre. Sento il rumore di un vaso rotto.
"Oh no Guy, non dirmi che Theo ha rotto di nuovo il vaso della signora Flinn" dico alzando gli occhi al cielo.
"Vai a controllare, ce la vediamo noi qui" dice ridendo.
Mi alzo sbuffando e raggiungo il cortile dove Theo sorride alla vista del vaso.
"Theo!" Urlo rimproverandolo.
"Di nuovo il vaso della signora Flinn?" Domando urlando con una voce da rimprovero.
"Ma mama" dice guardandosi i piedi e unendo le mani dietro la schiena. Harry si avvicina all'orecchio di Theo che al sentire di quello che gli dice Harry annuisce ridendo.
"Theo Evans ti sto rimproverando e se non vuo..." Non finisco la frase perché Harry mi carica sulla spalla come un sacco di patate con Theo che lo segue.
"Harry fammi scendere, subito" urlo dando dei colpetti sulla schiena.
"Belle sei fin troppo rigida con Theo non trovi?" Domanda ridendo rumorosamente insieme a Theo.
"Per questo io e Theo abbiamo pensato di ammobidirti" dice buttandomi a peso morto sul letto della mia camera mentre sia lui che Theo mu fanno il solletico facendomi scoppiare a ridere.
"Basta, basta" urlo nel vedere i miei due uomini ridere della mia situazione.
"Vi prego basta" imploro mentre loro non fanno altro che ridere.
Questa è la vita che ho sempre sognato sia per me che per il mio bambino.
Una vita spensierata.
Senza preoccupazioni.
Senza problemi.
Una vita felice, unica.