Non ho mai espresso niente di me, del mio privato, delle mie vere opinioni, ascoltavo e mi limitavo a parlare della vita degli altri, delle loro mancanze e di come mi sarei comportata io al loro posto nelle loro situazioni. La causa dei miei silenzi era dovuta dalla pochezza di eventi nella mia vita, dal fatto che non ho mai saputo trattare le emozioni forti e sono sempre stata ai margini di una vita non vissuta per colpa di mia madre che per ogni minima cosa era pronta a decidere per me. Dovevo farle rapporto sul perché, sul tempo, su cosa avessi fatto e cosa intendevo fare. Vivere con l'opprimente sensazione di esser nel posto sbagliato, di sprecare i miei giorni destinati a non assistere a nessun cambiamento. È davvero troppo stancante provare ad essere qualcuno.È davvero troppo stancante volere qualcuno. È stancante avere qualcosa da dire e non trovare i mezzi per farlo, sapere di valere qualcosa anche quando nessuno ci guarda e chi lo fa non riesce a guardarci abbastanza a fondo. Ci sono stati momenti nella mia vita in cui ho creduto di essere riuscita a dimenticare, ma poi bastava un attimo, una mano gelida, un profumo, un luogo e ogni difesa crollava e mi sentivo come quando il sole è ancora troppo alto per scaldarti davvero. Il tempo non ti aiuta per niente quando ti trovi costretta a crescere e diventare adulta, con forza persiste anche quando vorresti una tregua e nei miei intervalli ho saputo solo piangere e accusarti delle tue continue mancanze che in realtà ho subìto per pensare ad altro, nei pomeriggi in casa dove il peso del silenzio, dovuto dalla assenza della donna che mi aveva concepita, faceva a pugni con il mio provare a distrarmi. Mi traeva in inganno il sentimento che provavo per te, mi diceva che avremmo potuto farcela come quando da bambini attraversavamo la strada di corsa senza pensare ai pericoli, colmi di un barlume di speranza.
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TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.
Short StoryTi ascoltavo diffidente perché la vita mi ha dimostrato che "Non esserci" è sopratutto una scelta, esserci una convenienza. Io mi siedo ancora lì, lo faccio da quando ero bambino, alla fermata davanti casa dove passavamo le sere a fumare e a guardar...